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Cultura e Spettacolo

“Rojava-Diario di un viaggio” Il Liceo Ciceri porta al Teatro Sociale lo spettacolo ‘per non essere indifferenti’

Progetto davvero speciale quello che approda sul prestigioso palco del Teatro Sociale venerdì 3 giugno alle 20.45 (ingresso libero). Si tratta dello spettacolo “Rojava-Diario di un viaggio” che vedrà gli studenti protagonisti, con la regia di Elisa Carnelli e musiche del maestro Antonello Rizzella.

Gli studenti impegnati sono 75 ragazzi di tutti gli indirizzi e dal 1° al 5° anno che hanno lavorato seguiti dall’attrice Elisa Carnelli, dai docenti Simona Vergani (responsabile del progetto), Antonello Rizzella, Alessandro Dotti, Stefano Palumbo, Francesca Monico e supportati dal tecnico Stefano Fossati e da un ex allievo, Filippo Carnetti, all’interno di tre laboratori, quello di teatro, quello di scenografia, quello di musica a sua volta articolato nei laboratori di strumento e di coro. I laboratori hanno proceduto in modo autonomo, ma parallelo, ognuno per dare la propria parte di contributo e arrivare a confluire insieme nello spettacolo finale.

L’evento nasce nell’ambito del Progetto Teatro Musica e Scenografia del “Teresa Ciceri”, iniziativa pedagogica e culturale caratterizzante dell’istituto comasco, con una tradizione pluridecennale e con una presenza significativa di messe in scena anche sul palco del Sociale, che torniamo a calcare grazie alla rinnovata convenzione tra il Liceo Musicale e il Teatro. Il Liceo è stato “scuola pilota” del Progetto LAIV di Fondazione Cariplo, nell’ambito del percorso performativo di teatro-musica e ha vinto nuovamente il bando di LAIVin a settembre 2019. Questo è valso l’inserimento in un programma a livello regionale, che coinvolge 3.000 studenti e studentesse di 60 Scuole Secondarie di secondo grado della Lombardia e delle province di Novara, del Verbano-Cusio-Ossola e che prevede anche la partecipazione dal vivo al Festival LAIVin organizzato a maggio presso l’Idroscalo di Milano.

“Abbiamo iniziato la costruzione di questo evento nell’autunno 2019 – spiega la presentazione di Rojava-Diario di un viaggio – ignari che il mondo sarebbe stato sconvolto da una terribile pandemia di lì a pochi mesi. Ci siamo dovuti fermare, ma non prima di aver messo al riparo una piccola creatura già abbozzata: l’idea di portare in scena temi sociali forti e importanti come la guerra, la riflessione sulla democrazia, l’emancipazione femminile, le istanze di cambiamento di modelli, rapporti tra generi e ruoli sociali”.

“A distanza di tre anni, arrivando fino ad oggi, 2022, anno che si è purtroppo aperto con la guerra in Ucraina, colpisce davvero che inconsapevoli di tutto ciò che sarebbe stato, avessimo scelto di lavorare proprio su un tema di così stringente attualità – purtroppo – una grapich novel, il diario di un viaggio, nella terra martoriata da anni, dal 2011, da un’altra orribile guerra, definita dall’Unicef una vera catastrofe umanitaria soprattutto e come sempre per i bambini: la guerra in Siria. Questo spettacolo è per non essere indifferenti. Per provare a raccontare con gli strumenti dell’arte le storie, le tragedie e i piccoli successi di chi sembra molto lontano da noi, quando in realtà non c’è nessuno di veramente lontano se noi decidiamo di sentirlo vicino. Non possiamo non aprire lo sguardo sul resto del mondo, sull’Altro; perché apparteniamo non solo al nostro gruppo di amici, alla nostra classe, al quartiere, alla città: la nostra appartenenza più profonda è quella ad un’unica specie, alla famiglia umana”.

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