La XXII edizione del Festival Ticino Musica, svoltosi in 15 comuni del Cantone Ticino dal 18 al 31 luglio 2018, si è appena concluso ed è stato un susseguirsi di eventi di musica classica caratterizzati da una ricerca della qualità, cura del dettaglio ed entusiasmo nell’espressione di un’esperienza musicale profonda.
Questo “fiume” di eventi musicali – in piena già nei mesi precedenti l’inaugurazione – ha dato vita fin da marzo a eventi attraverso i quali Ticino Musica è stato sempre presente e “vivo” sul territorio ticinese anche nel corso dell’anno: le selezioni dei cantanti per l’Opera studio, il Concerto di gala con cui i vincitori si sono presentanti al pubblico, il Concerto offerto dal Circolo Amici e le serate di introduzioni all’Opera con il musicologo Fabio Sartorelli.
Si è poi arrivati al 18 giugno, con l’inizio dei “lavori” dell’Opera studio internazionale “Silvio Varviso” e subito dopo al 18 luglio, con la “prima” dell’”Italiana in Algeri”, accolta con grande entusiasmo e consenso da parte del pubblico e della critica. Il doppio cast di cantanti e l’ensemble strumentale, composti entrambi da giovani musicisti provenienti da tutto il mondo hanno dato prova di grande preparazione e professionalità raggiungendo, guidati da Umberto Finazzi (direzione musicale), Marco Gandini (regia) e Claudio Cinelli (scenografia e costumi), un risultato qualitativo notevole. Dopo la performance dell’”opening night”, “L’italiana in Algeri” ha “viaggiato” in Ticino con quattro repliche tra Ascona, Bellinzona, Sorengo e la Hall del LAC. La produzione operistica, pur nella complessità che per definizione un simile evento implica, ha costituito tuttavia soltanto uno dei tasselli principali del ricchissimo cartellone di Ticino Musica, composto da oltre 70 eventi in cui grandi e giovani maestri si sono alternati o confrontati sul palcoscenico, dando vita ad un’interazione che ha rappresentato l’essenza di Ticino Musica.
I recital dei grandi maestri hanno visto “sfilare” Calogero Palermo (clarinetto), Andrea Oliva (flauto), Ingo Goritzki (oboe), Gabor Meszaros (fagotto), Christian Lampert (corno), Vincent Lepape (trombone), Marco Rizzi (violino), Jürg Dähler (viola), Francesco Dillon (violoncello), Homero Francesch (pianoforte), Fabrice Pierre (arpa), Pablo Márquez (chitarra), Ulrich Koella (musica da camera con pianoforte), Stefano Molardi (organo), richiamando ciascuno un folto pubblico di appassionati che ha ogni volta sottolineato l’apprezzamento della proposta artistica con caldi applausi.
I giovani maestri, musicisti al termine del loro percorso di studi di perfezionamento o in avvio di carriera, si sono esibiti in numerosissime occasioni, dai Concerti Pomeridiani (appuntamento quotidiano nell’Aula Magna del Conservatorio), ai “Pranzi in musica” al LAC, ai concerti di Musica da Camera al Centro Culturale Elisarion di Minusio, ad altri concerti “a tema” svoltisi in suggestivi luoghi del Ticino, dalla Chiesa della Madonna della Valle di Monte Carasso, alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Maggia, fino alle Chiesa di San Bernardo al Curzutt.
Tutti questi concerti, seguiti con nutrito interesse da un pubblico variegato hanno rappresentato e rappresentano, per i giovani, una preziosa occasione per esprimersi e “conquistare” la professionalità richiesta dal mestiere di musicista. Parallelamente, i concerti di giovani musicisti danno al pubblico la possibilità di scoprire nuovi talenti e di ripercorrere il repertorio classico attraverso la fresca interpretazione di un musicista proiettato a divenire un grande maestro. Tra i giovani maestri, un posto di rilievo è ogni anno occupato dagli “Ensemble in residence” e dai musicisti premiati in Concorsi musicali internazionali.
Quest’anno come Ensemble in Residence sono stati invitati il Quartetto d’archi “Lugano 4tunes”, formato da 4 giovani strumentisti ticinesi attivi tra Svizzera, Francia e Germania – e il quintetto di ottoni spagnolo “Thinking Brass”, alla seconda partecipazione a Ticino Musica dopo il successo ottenuto lo scorso anno.
L’accostamento e il connubio tra la maturità di artisti affermati e lo slancio di musicisti al principio della loro carriera professionale è sfociato in questa edizione in un vero e proprio progetto di collaborazione – “Grandi maestri e giovani promesse” – che ha trovato piena realizzazione nei concerti del 19 luglio a Minusio (Ulrich Koella e il quartetto d’archi “Lugano 4tunes”), del 26 luglio al Museo Vela di Ligornetto e del 27 luglio nell’Aula Magna del Conservatorio con ensemble di fiati e archi. In ognuno di questi eventi il pubblico ha potuto osservare e ascoltare talentuosissimi giovani strumentisti in totale sintonia con gli stessi maestri da cui prendono esempio.
Oltre a tutti gli eventi dedicati al repertorio classico, una presenza di crescente importanza a Ticino Musica è rappresentata dalla musica contemporanea, che quest’anno ha toccato il proprio culmine nella co-operazione con il rinomato ensemble vocale “Neue Vocalsolisten Stuttgart”, presentatosi in veste “solistica” il 25 luglio nella Cattedrale di San Lorenzo e in due successivi concerti (28 luglio al Museo Vela di Ligornetto e 29 luglio al LAC) “al servizio” dei 20 giovani compositori che hanno partecipato all’International Academy for Young Composers, progetto coordinato e diretto da Oscar Bianchi in collaborazione con Bernhard Gander (compositore ospite per l’edizione 2018).
Oltre alla speciale opportunità di ascoltare i propri lavori eseguiti da interpreti di fama internazionale, di portarli a maturazione con la loro supervisione e consulenza, i giovani compositori hanno potuto confrontarsi con cinque compositori svizzeri, che hanno presentato la loro opera nelle 5 conferenze del ciclo intitolato “Compositori svizzeri si presentano”. Questo articolato laboratorio di musica contemporanea si può definire in sintesi come una caleidoscopica fucina di idee nuove, un’esplorazione di nuove sonorità, condotta il rigore dell’approfondimento e lo stupore dell’avventura verso l’ignoto. Accanto all’offerta artistica, con l’Academy il Festival Ticino Musica ha anche in questa edizione incarnato un’offerta formativa unica nel suo genere: 20 masterclass che hanno avuto luogo tutte nello stesso periodo e nello stesso luogo, sistema che consente uno scambio intenso e produttivo tra le varie classi di strumento, un fecondo dialogo che ha dato vita a numerosi gruppi cameristici esibitisi nelle svariate occasioni concertistiche in programma.
Questo è stato il Festival Ticino Musica per chi lo ha vissuto, ciascuno nel suo ambito specialistico, ciascuno con la fatica e il sudore che lo studio della musica e l’espressione di essa ad altissimi livelli richiede.
Ticino Musica Festival farà ritorno per la sua XXIII edizione dal 18 al 31 luglio 2019, con un’offerta artistica che si preannuncia sempre in crescendo.