Nulla di fatto. Ci vorrà almeno un’altra settimana affinché venga chiusa l’analisi delle offerte arrivate alla Canepa di San Fermo. L’azienda, in procedura di concordato dallo scorso dicembre, ha ricevuto 9 offerte (non vincolanti) tra aziende e fondi interessati all’acquisizione (parziale o totale).
Obiettivo del management (Canepa è controllata al 67% dal gruppo Dea Capital) è evitare lo la frantumazione dell’azienda spacchettando la cessione (il rischio “spezzatino” denunciato, dai sindacati e dai lavoratori) e viceversa puntando a un partner industriale (quindi operativo) da inserire nel progetto di rilancio (quel piano industriale previsto dalla procedura di concordato). Al momento è impossibile sapere se le offerte sul piatto mirino all’intero complesso o a singoli segmenti.
Secondo quanto appreso le offerte sono piuttosto articolate e per questo l’azienda ha deciso di riservarsi ancora tempo per incontrare i singoli proponenti.
Entro la fine del mese dunque potrebbero configurarsi diversi scenari. Una volta conclusi gli incontri alcune offerte potrebbero essere accorpate a altre, escluse o accettate in toto. A quel punto verranno messe nero su bianco e diventeranno vincolanti. Solo in quel caso, a scrematura avvenuta, una (o, come detto, più di una in caso di accorpamenti) entrerà a far parte del piano industriale (ovviamente con l’avallo del giudice incaricato dal tribunale di Como).