A mezzanotte di questa sera, 5 novembre, scatta il lockdown in Lombardia.
Imprese, negozi e artigiani si adattano. Parliamo di chi domani, codice Ateco alla mano, potrà aprire a prescindere dalla Zona Rossa.
Così il colosso comasco Clerici Tessuto si è portato avanti e ha offerto ai dipendenti la possibilità di effettuare un tampone rapido.
270 in due giorni. Il presidente del gruppo, Sandro Tessuto, spiega perché: “Ci sembrava giusto e corretto. Prima di preservare l’azienda noi vogliamo preservare i lavoratori e le loro famiglie. Poi, certo, salvaguardando loro, salvaguardiamo anche noi”.
Un’operazione costosa? “Eh, non tanto ma un po’, certo non economica. Ma la salute viene prima, sono serio”.
Intanto sta per arrivare la Zona Rossa in Lombardia. “E’ corretto – spiega Tessuto – vista la situazione pandemica. Avessi potuto scegliere, in astratto, avrei chiuso tutto ma ormai è impossibile per l’economia”.
Però: “Mi domando perché non lo abbiano fatto prima, hanno sprecato mesi prima di prendere decisioni. Dai, lo sapevamo tutti da tempo che sarebbe andata così, potevano seriamente pensarci prima. Ora mi domando come andrà l’economia del Paese con negozi, ristoranti e bar chiusi, è un dramma sociale e collettivo. Spaventosamente difficile”.
E il mercato? E l’industria? “Dal punto di vista industriale andiamo avanti ma con il personale in smartwork è complicatissimo. Sul fronte del mercato è drammatica, da una settimana tutto si è bloccato un’altra volta. Come sempre il mercato fiuta l’aria in anticipo”.
Forse dicembre porterà respiro. “Chi lo può dire? Se guardo il numero di contagiati mi vien male. Non ho alcuna idea e sono molto preoccupato a dirla tutta. Dobbiamo aspettare e resistere”.
Un commento
Amico mio, quest’estate di è visto di tutto, la Santanchè che balla in discoteca, Salvini che si strappa la mascherina, Zangrillo che proclama la morte clinica del virus….in queste condizioni, qualsiasi provvedimento di qualsivoglia governo avrebbe provocato la rivoluzione.