Non si vedrà subito in bolletta la riduzione dell’Iva sul teleriscaldamento dal 22% al 5%, come deciso con l’ultima Legge di Bilancio. La ragione sta nel fatto che il governo non ha ancora emanato i decreti attuativi necessari, provvedimento per cui c’è tempo fino al 28 febbraio. Lo conferma Acinque, la multiutility attiva nel Comasco.
“Con riferimento al recente intervento a sostegno del teleriscaldamento approvato nella legge di Bilancio, ricordiamo che l’applicazione dell’Iva ridotta al 5% interesserà i consumi del primo trimestre 2023 (gennaio-febbraio-marzo) – specifica l’azienda – Fino all’emanazione delle modalità di attuazione del provvedimento da parte dell’Agenzia dell’Entrate, prevista entro il 28 febbraio, Acinque Tecnologie e Comocalor non sono nelle condizioni di poter applicare l’Iva al valore ridotto”.
“Le società del gruppo Acinque confermano il proprio impegno nel recepire con la massima celerità possibile le disposizioni del decreto attuativo una volta emanato e provvederanno a restituire prontamente gli importi Iva eventualmente non dovuti attraverso conguagli nella prima fatturazione utile”, chiude Acinque.
3 Commenti
Cambiato fornitore e risparmiato oltre il 20%
Prezzi assolutamente fuori da ogni logica e parametro. Ma il 12 febbraio me lo ricorderò benissimo quando andrò a votare. Come me saranno milioni. Dopo la pandemia si stanno dissanguando tutti i cittadini italiani onesti a cui si stanno togliendoi risparmi per pagare bollette da strozzo che arricchiscono 4 gatti.
Vergognoso e criminale che nessuno faccia nulla per fermare questo schifo.
Acinque ci ha sparato a ottobre novembre e dicembre delle bollette a prezzi esorbitanti!