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Economia

Como: il commercio è vivo, viva il commercio. Il segreto di Tessabit tra boutique e web

Nell’ultimo numero di ComoZero Settimanale abbiamo dedicato un ampio focus al commercio comasco tra botteghe che resistono, negozi della tradizione e boutique superlusso. Il confine tra commercio reale e virtuale ormai, 2019, è fatalmente indistinto. E c’è chi l’ha capito da un decennio, segno chiaro che è davvero stantio parlare, come qualcuno ancora fa, di “nuovi” fenomeni, piuttosto di fenomeni da saper governare e trasformare a proprio vantaggio. Proponiamo il primo capitolo dell’approfondimento con il celeberrimo gruppo Tessabit.

È ormai consuetudine opporre il commercio tradizionale, viso a viso, all’e-commerce. L’immaginario comune li vorrebbe due mondi opposti e nemici.

Ma non per Tessabit, storica realtà di boutique a Como, per cui, secondo le previsioni dell’amministratore delegato, Andrea Molteni, il 2019 vedrà il fatturato proveniente dalla vendita online superare quello dei negozi. “Abbiamo lanciato Tessabit.com esattamente dieci anni fa, registrando un aumento del volume di affari del 70% anno su anno – ha detto Molteni – quest’anno ci aspettiamo di vedere l’e-commerce superare il 50% dei nostri introiti”.

Il caso di Tessabit, oggi con dodici punti vendita in città, è il risultato di un sapiente equilibrio tra tradizione e innovazione.

La boutique, nata nel 1953 in via Milano, ha aperto i battenti vendendo i primi abiti confezionati da uomo per poi espandersi anche nell’abbigliamento femminile, proponendo nomi come Giorgio Armani, Gianni Versace, Gianfranco Ferrè, Krizia, Missoni e Valentino.

“E’ con Giorgio Armani in particolare che abbiamo stretto fin da subito una collaborazione importante – spiega Molteni – tradotta poi nell’apertura nel 1981 di un negozio completamente dedicato al suo marchio”.

Nonostante i risultati positivi della storia di Tessabit, negli ultimi anni, il settore ha visto realtà unicamente virtuali affermarsi con prepotenza, con ripercussioni per il commercio tradizionale.

Secondo Molteni: “La crisi generale della vendita in negozio è innegabile. Internet ha cambiato completamente le regole del gioco. Abbiamo cercato di puntare su nuovi canali di vendita “digitali” senza dimenticare la nostra esperienza di retailer. Le parole chiave sono unicità e differenziazione”. La particolarità della formula Tessabit è l’intreccio tra online e offline, offrendo un’esperienza d’acquisto unica, senza “confine”.

“L’obiettivo è unire l’esperienza fisica del retail a quella online con servizi innovativi per il cliente che, per esempio, può compilare una wishlist di articoli da trovare poi in negozio – racconta l’Ad – viceversa, un cliente online, anche straniero, può comprare sul sito a qualsiasi ora della notte e ricevere l’acquisto entro 24 ore”.

È della settimana scorsa la notizia dell’apertura di una nuova boutique all’interno del Grand Hotel Villa D’Este, altro punto strategico del network Tessabit.

“I risultati di questi ultimi anni di grandi cambiamenti sono stati il frutto di un’ottima sinergia tra due generazioni: quella di mio padre, portatrice di grande competenza ed esperienza, e la mia, più propensa all’innovazione. Il cambiamento è come un’onda. O la cavalchi o ti travolge” ha concluso Molteni.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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