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Economia

Effetto Covid, crolla l’export lariano. E il tessile segna addirittura un -25%

Dopo il calo del 2019, anche nel primo semestre 2020 prosegue il rallentamento dell’import e dell’export delle imprese lariane. Diminuisce anche l’attivo della bilancia commerciale passando da 2,5 a 1,8 miliardi di euro (-18,3%).

Il Presidente della Camera di Commercio di Como e Lecco, Marco Galimberti, commenta: “Come era prevedibile, a causa dell’emergenza Covid-19 nei primi 6 mesi del 2020 si è verificato un significativo rallentamento dell’interscambio con l’estero. Il calo dell’export (-16,6%) è superiore alla media regionale, e questo dato è legato al peso della componente manifatturiera del nostro sistema economico”.

“Il saldo della bilancia commerciale risente dell’effetto-lockdown pur rimanendo ampiamente positivo, a conferma del valore delle nostre imprese che ogni giorno si confrontano con i competitor di tutto il mondo – aggiunge Galimberti – Con Paesi quali Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito il surplus è particolarmente rilevante, a testimonianza della riconosciuta qualità delle produzioni ‘made by Lario’. In questo momento, più ancora che in altri, fare squadra e lavorare insieme, ciascuno secondo il proprio ruolo, per gli stessi obiettivi saranno decisivi per sostenere il nostro tessuto economico”.

A Como il settore più rilevante è quello dei prodotti tessili (21,7%), seguito dalla chimica-gomma (19,3%). Tutti i comparti mostrano diminuzioni dell’export, a parte gli alimentari (+8,9%, +15,8 milioni di euro): in particolare prodotti tessili, “altro industria” e chimica-gomma (rispettivamente -177,3, -168,8 e -51,4 milioni di Euro, pari a -25,5%, -19,4% e -10,1%).

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