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Il colosso svedese in Svizzera aumenta gli stipendi minimi (molti frontalieri): si parte da 4300 franchi

Ikea aumenta gli stipendi dei suoi dipendenti in Svizzera (tra cui, inutile dirlo, molti frontalieri) in particolare il salario minimo. Il compenso più basso per 40 ore settimanali nei settori della vendita, della ristorazione e della logistica – a partire dal 2025 – sarà di 4.300 franchi, a fronte dei 4.000 franchi attuali, con un aumento del 7,5%.

“In un momento storico nel quale le persone si trovano ad affrontare un aumento del costo della vita è particolarmente importante adeguare gli stipendi delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori alla realtà”, afferma nella nota ufficiale  Janie Bisset, Ceo di Ikea Svizzera.

Il personale di Ikea – riferisce sempre l’azienda stessa – può contare su retribuzioni competitive, ma anche su altri vantaggi esclusivi. Per esempio nei ristoranti aziendali vengono offerti pasti a prezzi ridotti, come il menù vegetariano a 3,50 franchi e quello a base di carne a 4,50 franchi. Ikea sovvenziona inoltre i costi del trasporto pubblico, coprendo 1250 franchi oppure l’85% del prezzo di acquisto dell’abbonamento di percorso annuale. Il gruppo garantisce anche 28 giorni di ferie, che salgono a 37 per chi ha più anni di servizio. Sono anche previsti 20 settimane di congedo maternità e 8 di congedo paternità.

“Per noi – sottolinea ancora Bisset – oltre a un compenso adeguato al mercato, è importante anche investire nella qualità della vita quotidiana di tutti i nostri dipendenti: naturalmente il salario è importante, ma per favorire la motivazione sono altrettanto fondamentali tempo libero sufficiente e uno stile di vita sano”. Più di un terzo degli oltre 3500 dipendenti lavora per Ikea Svizzera da almeno 10 anni, sottolinea la dirigente. Inoltre il 90% dei manager, a tutti i livelli, ha raggiunto la posizione attuale attraverso un percorso di crescita interna.

Ikea è presente in Svizzera dal 1973, quando ha aperto lo storico negozio di Spreitenbach (ZH): è stato il primo al di fuori dalla Scandinavia. Oggi l’azienda è una realtà che a livello elvetico ha un fatturato di 1,2 miliardi di franchi.

A livello globale l’azienda fa risalire le sue origini al 1943: è allora che venne fondata, in Svezia, da Ingvar Kamprad, allora 17enne. La ragione sociale deriva dall’iniziale del suo nome e cognome, nonché dal nome della fattoria dei genitori (Elmtaryd) e del villaggio in cui essa si trovava (Agunnaryd, nel sud del paese). Il primo catalogo Ikea – che presentava i mobili non come oggetti singoli, bensì già inseriti in un arredamento complessivo: all’epoca una grande novità – è del 1951. È poi seguita un’enorme crescita: nel 2023 il giro d’affari ha sfiorato i 42 miliardi di euro (39 miliardi di franchi). Il fondatore Kamprad ha vissuto per oltre 40 anni in Svizzera, nel canton Vaud. È stato uno degli uomini più ricchi del pianeta.

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