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Un milione di abitanti, 80mila imprese, 34 miliardi di valore aggiunto: Como, Lecco, Sondrio potenze industriali unite

È stato presentato questa mattina, al centro espositivo Lariofiere, lo Studio Strategico Territoriale ‘Il futuro dell’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna: una visione di co-sviluppo’, che Confindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio hanno commissionato a TEHA Group. L’incontro ha visto la partecipazione di autorità, stakeholder e numerose imprese locali, delle tre province, confermando l’attenzione e l’entusiasmo del territorio verso nuove opportunità di crescita condivisa.

L’iniziativa ha voluto concretizzare una convincente visione per il futuro dei tre territori dell’Alta Lombardia individuando le azioni prioritarie e i progetti-guida sui temi più importanti in ottica sistemica per questa “area vasta”. Un percorso di lavoro, durato quasi due anni, che ha visto il coinvolgimento di oltre 200 rappresentanti delle Istituzioni e della politica, del sistema associativo e imprenditoriale, della ricerca e della formazione, che hanno preso parte alle 5 tappe di un Roadshow nei tre territori, in colloqui individuali e focus group.

Nella mattinata di oggi, dopo la presentazione del Piano Strategico Territoriale da parte di Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di TEHA Group, moderati dal giornalista di Radio 24, Simone Spetia, sono intervenuti i Presidenti di Confindustria Como, Gianluca Brenna, e di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Campanari, Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (in foto), e ha chiuso i lavori  Matteo Salvini, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.

“Presentare un piano strategico per i territori di Como, Lecco e Sondrio è un’opportunità che si presenta una volta ogni dieci anni per progettare il futuro a medio termine. Abbiamo avuto la fortuna di poterci concentrare sulle opportunità del territorio, individuando i driver di sviluppo e, soprattutto come Confindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio, la possibilità di coinvolgere tutti gli stakeholder locali – ha dichiarato Gianluca Brenna, Presidente di Confindustria Como -. Il nostro obiettivo era quello di realizzare uno studio inclusivo, che tracci delle linee guida concrete per lo sviluppo futuro di quella che abbiamo individuato come Area Vasta. A me piace il concetto concreto dello sviluppo e solo insieme possiamo avere quella massa critica per essere attrattivi. Sono molto soddisfatto, inoltre, della partecipazione qualificata che abbiamo registrato oggi: è la dimostrazione che, quando pensiamo a un’area vasta come questa, suscitando interesse oltre i confini delle singole province, rappresentiamo un insieme più significativo di aziende e settori, confermandoci un’istituzione credibile e da ascoltare. Credo proprio sia questo il termine ultimo con il quale noi abbiamo approcciato e finanziato lo studio strategico territoriale che però ha come committente ultimo il territorio”.

“Oggi è stata una giornata importantissima – ha evidenziato il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Campanari -, perché abbiamo avuto modo di presentare davanti a una platea nutritissima di imprenditori e istituzioni questo grande progetto a cui abbiamo lavorato a lungo. Al di là del titolo e del significato più immediato, ciò che conta davvero è il concetto sottostante: un territorio molto vasto, con specificità da salvaguardare, sul quale costruire il futuro, valorizzando al tempo stesso i tanti punti di contatto che permettono di creare sinergie. Ma, ancora più a monte, c’è un ragionamento essenziale: il territorio non solo ha la necessità, ma anche il dovere di riprogettarsi continuamente. Questa occasione è stata quindi fondamentale per immaginare il nostro percorso da qui ai prossimi quindici o venti anni. La presenza del Vicepremier Matteo Salvini, che, come noto, riveste anche la carica di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata cruciale: molte delle riflessioni contenute nello Studio riguardano proprio questo ambito, e il suo intervento ha dato grande rilievo e dignità al lavoro che abbiamo presentato. Ringrazio anche il Sottosegretario Alessio Butti, oltre che per la sua partecipazione, per i preziosi spunti su un tema importante come quello dell’innovazione tecnologica”.

“Lo Studio Strategico Territoriale conferma come l’area vasta di Como, Lecco e Sondrio sia contraddistinta da una forte vocazione manifatturiera e industriale, con filiere che costituiscono asset strategici per la competitività dell’intero sistema produttivo regionale, generando oltre 9 miliardi di Valore Aggiunto manifatturiero, pari all’11% del totale lombardo – ha aggiunto Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di TEHA Group – I risultati del Tableau de Bord mettono in evidenza un sistema produttivo dinamico e competitivo in tutte e tre le province dell’Alta Lombardia, con quasi il 70% dei KPI che registrano una dinamica positiva rispetto alla media regionale e un posizionamento nella Top 3 lombarda in 17 indicatori su 28. Emergono tuttavia anche aree di miglioramento, in cui le sinergie tra le tre province saranno determinanti per rafforzare la competitività del sistema economico-produttivo locale. L’approccio collaborativo tra questi territori, basato sul dialogo continuativo tra gli stakeholder pubblici e privati, permetterà infatti di porre le basi per implementare concretamente le proposte d’intervento che sono emerse dallo Studio”.

Il senatore Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, ha dichiarato: “Il territorio del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna ha tutte le carte in regola per essere protagonista di una grande trasformazione tecnologica. Grazie ai fondi PNRR – pari a oltre 60 milioni di euro per le provincie di Como, Lecco e Sondrio – messi a disposizione del governo, l’innovazione diventa un valore concreto per le persone e per le imprese”.

Se considerate insieme, le province di Como, Lecco e Sondrio rappresentano un asset strategico e un motore di sviluppo in termini economico-produttivi per la regione: 1,1 milioni di abitanti (11,1% del totale regionale), circa 80.000 imprese attive, 34 miliardi di euro di valore aggiunto (8,2% regionale) – di cui 9 miliardi di euro dal manifatturiero (10,9% regionale), con l’8,4% dell’export manifatturiero lombardo.

Lo sviluppo economico e produttivo dell’area vasta dell’Alta Lombardia è trainato da sei filiere-chiave in cui il territorio si è specializzato: metallurgia (4,2 miliardi di euro di fatturato), meccatronica (oltre 4.400 imprese), moda (2,1 miliardi di euro di fatturato, per il 20% riconducibile alla produzione serica), arredo (25% delle imprese attive in Lombardia nella fabbricazione di mobili), agroalimentare (1 miliardo di euro di export, pari al 9,7% del totale regionale, con un ruolo di traino della Valtellina) e turismo (7,3 milioni di presenze).

 Per restituire una fotografia integrata delle dinamiche economiche, sociali e demografiche del territorio, il Tableau de Bord strategico dell’attrattività e della competitività dell’area vasta dell’Alta Lombardia ha analizzato le performance su più di 60 Key Performance Indicator (KPI) su 5 macroaree. Como, Lecco e Sondrio, come un unico aggregato territoriale, hanno registrato una crescita e una dinamica positiva rispetto all’anno precedente in quasi il 70% dei KPI esaminati. Se considerate come singole province, i tre territori si collocano nella Top 3 lombarda per il 61% degli indicatori.

L’area vasta dell’Alta Lombardia è strategica per i corridoi europei Mediterraneo, Scandinavo-Mediterraneo e Reno-Alpi: la sua posizione la rende un nodo cruciale per la logistica e l’export, sia a livello nazionale che internazionale, nell’ottica della creazione di una macroregione alpina interconnessa a livello infrastrutturale per salvaguardare il futuro delle valli e potenziare i collegamenti infrastrutturali con i principali mercati europei. Tuttavia, occorre gestire i problemi collegati alla congestione della viabilità in alcune tratte prioritarie per i collegamenti tra le tre province e con Milano (SS36, SS340, SS639) e completare l’infrastrutturazione della rete ferroviaria, in parte ancora a binario unico (80% nel Lecchese).

 

Considerando che oltre l’80% dei trasporti nell’area avviene su gomma, occorre sviluppare un sistema intermodale, sostenibile e smart, in grado di ridurre i costi logistici, favorire la coesione territoriale e potenziare lo sviluppo economico. Possibili interventi strategici sono: progetti basati su multimodalità, sostenibilità e accessibilità alle aree montane e turistiche, la creazione di una piattaforma intermodale ferro-gomma connessa alle reti TEN-T, soluzioni alternative per la galleria del Monte Piazzo e il traforo del Mortirolo per collegare Valtellina e Valcamonica. Ulteriori ambiti d’intervento riguardano il trasporto lacuale e la connettività digitale. Infine, la vicinanza agli scali aeroportuali di Milano Malpensa, Milano Linate e Bergamo-Orio al Serio rappresenta un vantaggio competitivo per il sostegno all’export di merci e al turismo internazionale. Intervenire sulla rete infrastrutturale è fondamentale in vista dei prossimi Giochi Olimpici invernali in Valtellina, che potranno rappresentare un volano per turismo sostenibile e la destagionalizzazione dei flussi di visitatori, favorendo una sempre crescente interazione tra l’area lacuale e l’area montana.

In particolare, l’Alta Valtellina, già meta turistica di prestigio, necessita di rafforzare la propria competitività rispetto ai grandi comprensori alpini europei attraverso un progetto di integrazione degli impianti sciistici. Lo Studio Strategico Territoriale suggerisce la creazione di un unico comprensorio interconnesso che colleghi Livigno, Bormio, Santa Caterina Valfurva e Cima Piazzi – San Colombano, ampliando l’area sciabile dagli attuali 200 km a circa 315 km di piste, grazie alla realizzazione di 10 nuovi impianti. Tale intervento consentirebbe di attrarre un turismo internazionale di fascia medio-alta, aumentare la permanenza media dei visitatori e destagionalizzare l’offerta con attività estive come escursionismo e mountain bike.

Alla luce delle analisi realizzate sul sistema socio-economico dei tre territori, del confronto durante i Tavoli di Lavoro tematici e delle indicazioni raccolte dal percorso di ascolto degli stakeholder locali, lo Studio Strategico Territoriale ha elaborato una roadmap articolata in 7 ambiti prioritari d’intervento per lo sviluppo futuro e la valorizzazione dell’area vasta di Como, Lecco e Sondrio come driver competitivo per la Lombardia: si spazia da interventi a sostegno del rafforzamento dell’industria manifatturiera fino a progetti collegati alla transizione digitale ed energetico-ambientale, senza dimenticare azioni su pilastri portanti per la competitività dell’area (capitale umano, turismo, rete infrastrutturale e servizi per la collettività). Queste priorità strategiche trovano oggi concrete possibilità di realizzazione grazie agli strumenti messi a disposizione dal Governo.

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