No, il deputato della Lega Eugenio Zoffili non ha proprio gradito l’intervento del neo Abbondino d’Oro, Luigino Nessi, tenuto ieri a Villa Olmo. Come noto, l’ex consigliere comunale – un passato e un presente nella sinistra cattolica, nell’impegno sociale e sportivo del capoluogo – non ha pronunciato frasi di circostanza davanti al salone pieno e al sindaco Mario Landriscina che gli ha materialmente consegnato l’onorificenza.
Al contrario, Nessi ha chiaramente – ancorché brevemente – contestato alla radice il nuovo Decreto Salvini (“la sicurezza si fa con la fratellanza, con la solidarietà e con la condivisione, non con certi decreti”) e poi ha platealmente chiesto al primo cittadino l’istituzione di un nuovo dormitorio pubblico (“Sogno una città dove nessuno dorme più al freddo per strada”; “ci sono valori dell’uomo che superano le leggi”).
Zoffili – presente con l’altra parlamentare erbese della Lega, Erica Rivolta (nel cerchietto rosso della foto sotto) – ieri ha incassato con savoir faire. Oggi, però, va all’attacco del neo-Abbondino.
“Cerimonia emozionante ieri a Villa Olmo per l’ Abbondino2018 che mi ha particolarmente coinvolto per il massimo riconoscimento della Città di Como che è stato conferito al mio Preside del Liceo Classico Gallio Padre Giovanni Bonacina, un grande uomo che ha insegnato e ha ancora tanto da insegnare a centinaia di giovani e alle loro famiglie”, ha premesso il deputato.
“Peccato però – ha aggiunto il parlamentare leghista – per lo scivolone di chi ha voluto buttarla in politica al quale va comunque la mia disponibilità per il ruolo che ricopro nel rispetto del premio conferito dall’ Istituzione municipale che rappresenta tutti i comaschi”.
Sul Decreto Salvini, Zoffili ribatte che “regolarizzare i flussi migratori equivale a più sicurezza” e poi contesta anche tempi e modi delle affermazioni di Nessi.
“E’ stato un intervento fuori luogo – chiude Zoffili – ma io, a maggior ragione nella mia veste di Deputato, sono assolutamente a disposizione anche di Nessi nel rispetto della massima benemerenza cittadina conferita dal Comune di Como in rappresentanza di tutti i cittadini del capoluogo”.
4 Commenti
Ci sarebbe da domandarsi se l’On. Zoffili avrebbe giudicato il contesto inopportuno se Luigino Nessi avesse invece elogiato l’azione di governo. L’espulsione dal Centro di Accoglienza di Capo Rizzuto, per effetto del Decreto Sicurezza, di alcuni immigrati, tra i quali una famiglia con una bambina di cinque mesi che sarebbe rimasta sulla strada senza l’intervento del volontariato, conferma purtroppo la verità e l’attualità della sue parole. Uno Stato che mette sulla strada una bambina è uno Stato che ha deciso di cancellare dal suo vocabolario, o meglio dalla sua Costituzione, la parola “umanità”.
Suggerirei un hastag per il Deputato (con l’auto-maiuscola) Zoffili: #primalitaliano
“Sono a disposizione… bla bla bla”
La verità è che se qualcuno la pensa diversamente, ecco che dà fastidio.
E guai a esternare il proprio pensiero in un’occasione pubblica.
“La sicurezza si fa con la fratellanza, con la solidarietà e con la condivisione, non con certi decreti”. Visto il risentimento, viene da chiedersi: coda di paglia?
Mah, Luigi Nessi lo ha detto con il cuore, non con la politica…