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Abbondino anche ai politici in carica. Fanetti: “Rapinese vuol darlo a se stesso?”. Il sindaco: “Non si limita la libertà”

Con 18 voti favorevoli (tutta la lista Rapinese Sindaco) e 7 contrari (i gruppi di minoranza) ieri sera il consiglio comunale di Como ha approvato le modifiche al regolamento per l’Abbondino d’oro, la civica benemerenza del Comune. Il cambiamento sostanziale di fatto è che le attribuzioni passano dal massimo delle tre attuali a una soltanto “e non è detto che venga conferita tutti gli anni”, ha precisato il primo cittadino.

“Le onorificenze devono essere il più possibile condivise e il più possibile importanti, dunque riteniamo che vadano centellinate per rappresentare un vero orgoglio per la città – ha aggiunto il sindaco che ha illustrato anche questo provvedimento – Io sono molto attivo in città ma forse, anche per mia colpa, mi è capitato che non conoscessi chi ha avuto l’Abbondino. Non si può conoscere tutti, ma l’Abbondino deve avere un valore per l’intera cittadinanza e non solo per l’insignito”. La benemerenza potrà essere conferita a persone in vita o decedute (senza limiti temporali) operanti in città mediante un’unica votazione a maggioranza della Commissione dedicata “e quello che esce, esce”. In caso di ex aequo potrebbero esserne assegnati due, anche se in particolare il consigliere Stefano Legnani del Pd ha rimarcato che introducendo il meccanismo del voto a maggioranza per l’attribuzione, l’ex aequo potrebbe diventare una contraddizione in termini.

Sarà il sindaco a decidere anche il testo per l’attribuzione: “Per le prossime quattro edizioni sarà scritto da me – ha sottolineato Rapinese – Niente di nuovo, il sindaco ogni giorno scrive 40-50 lettere”.

Tra i vari emendamenti rigorosamente bocciati proposti dalle opposizioni, uno ha suscitato uno scambio tra il sindaco e il consigliere dem Stefano Fanetti. Quest’ultimo infatti chiedeva che “le civiche benemerenze non venissero attribuite ad amministratori in carica del Comune di Como”.

“L’inserimento mi sembra essenzialmente una questione di opportunità e buon senso – ha spiegato Fanetti con una punta di ironia verso Rapinese – Pensiamo, ad esempio al caso, in cui la Commissione voti per attribuire la benemerenza a un suo stesso membro, che so, il sindaco. Secondo il parere di legittimità della segretaria generale questo emendamento sarebbe addirittura discriminatorio, se capisco bene la scrittura. Mah. Il parere tecnico del dottor Chiarion non è invece favorevole perché questa prescrizione sarebbe “ultronea” in ordine all’inserimento in un regolamento. A parte che mi fa sorridere il frequente utilizzo del termine “ultroneo” da parte del Dott. Chiarion, devo evidenziare che questo divieto di attribuzione agli amministratori in carica è già previsto nei regolamenti di altri comuni (Locate Varesino, Pioltello, Voghera…)… E’ sufficiente una veloce ricerca Google per verificarlo”.

“Ovviamente nessuno si sognerebbe di dare la civica benemerenza a Legnani o a Nessi o agli altri colleghi veterocomunisti e non credo nemmeno a un consigliere di centrodestra – ha proseguito ironicamente Fanetti – in fondo siamo rappresentanti più o meno diretti di quei partiti che hanno devastato questa città…Una città dove abbiamo dato libero sfogo a cani incontinenti, genitori ritardatari, evasori della Tari e svizzeri indisciplinati che parcheggiano le loro costose macchine in ogni dove”.

“Ma ora abbiamo un sindaco superman, inseguito dal consenso, e sull’onda dell’entusiasmo popolare è possibile che vengano raccolte migliaia di firme per premiare il salvatore di questa città – ha concluso Fanetti – Sono consapevole che il sindaco, nella sua grande umiltà, difficilmente accetterebbe un simile riconoscimento. Tuttavia non si sa mai e meglio levare da un possibile imbarazzo il sindaco rispetto a una sua candidatura, oltre che nel sottoscrivere e nel comporre il testo del diploma di civica benemerenza destinato a se stesso”.

Il sindaco ha poi replicato che “introdurre il divieto che gli amministratori in carica colpirebbe un principio intimamente democratico, non si può limitare la libertà del rappresentante del popolo. E poi perché introdurre il limite solo per gli amministratori in carica adesso: lo diamo a Lucini perché è stato in carica in passato?”.

“Non credo di dover insignire qualcuno del mio gruppo – ha concluso Rapinese – ma se volessi farlo, il non poterlo fare sarebbe una limitazione della mia libertà. Poi ci sono le elezioni: voi governerete tra 300 anni, ma ogni 5 anni si può fare un reset se qualcuno non ha amministrato bene. E forse se una lista contenente il mio nome è il primo partito politico da tanto tempo, un perché c’è, anche se può dispiacere”.

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12 Commenti

  1. Appunto…si astengono….ecco perchè ha infilato il suo successo, che in ogni caso non sposta il nocciolo della questione.
    Servono fatti non parole e oggi di fatti se ne sono visti pochissimi, solo promesse al vento e null’altro. Ma vedremo fino a quando riuscirà a destreggiarsi con le promesse e con le funaboliche narrazioni tutte sue.

  2. “Nel 1928 Ahmed Zogu, presidente della Repubblica albanese si autoproclamò Zog I Re degli Albanesi, governando (…) il paese per ben 11 anni prima di essere rovesciato (…)”

    Fonte, la gran madre delle fonti: Wikipedia!

  3. IMBARAZZANTE. non più un personaggio gogoliano, è andato oltre, degno di un episodio del film “I mostri” del grande Dino Risi

  4. Mah, se riuscisse nell’opera di ridare dignità alla città, aprisse le piscine, i palazzetti dello sport, mettesse a frutto l’investimento sul politeamala e gestisse la ticosa (per un uso definitivo e valorizzante, non solo parcheggi) e lo skate park perchè non dovrebbe meritarselo anche un sindaco in carica? Aspettiamo e vedremo. Vedremo che il veto in discussione non sarà necessario 😉

  5. …“Non credo di dover insignire qualcuno del mio gruppo – ha concluso Rapinese – ma se volessi farlo, il non poterlo fare sarebbe una limitazione della mia libertà”.

    Meravigliosa sintesi del “Potere” di chi, chiamato da una minoranza di elettori a governare la città, fa un uso distorto dello stesso.

    Pensi il Sindaco a governare con i fatti e non con le promesse, invece di preoccuparsi delle limitazioni della sua libertà!!
    Ma soprattutto dia risposte a questioni spinose dalle quali fugge a gambe levate.

    1. @Malpelo, votanti. La maggioranza dei votanti non degli elettori. A Como gli elettori si astengono e quindi sono strac@@@zi loro.

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