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Attualità, Politica

Alan Howard, ecco chi è il magnate che blinda Villa Olmo per un mese

Alla fine, abbiamo (almeno a quanto ci risulta al momento) recuperato il nome. E’ Alan Howard il ricchissimo, straricchissimissimo, magnate che ha affittato villa Olmo per un intero mese o quasi. Si deve sposare, fa le cose in grande: è andato in Comune a Como, cioè ha inviato gli emissari, ha staccato l’assegnone e, legittimamente, ha fatto la sua proposta. La giunta Landriscina, il 5 agosto scorso, ha detto: “Ok, hai il permesso” (ecco ogni dettaglio).

In questi giorni abbiamo raccontato tutto quello che è stato giornalisticamente possibile, a proposito di una decisione politicamente discutibile (tutte le cronache qui, con documenti e retroscena) ma ormai fattuale.

Il matrimonio del magnate Alan Howard a Villa Olmo: la dimora si tinge di mille colori (aspettando Lady Gaga)

Schivo, non avvezzo alla scena, Howard è uno dei potenti veri del pianeta. Gestore di hedge fund sta, ultimamente, investendo nell’ecosistema delle crittografie di valuta. Per dire, il 15 maggio il Financial Times scriveva: “La banca Goldman Sachs e Barclays investono nella piattaforma crittografica di Alan Howard“.

In ogni caso, per i poveri mortali, basta una ricerca su BigG per conoscere il personaggio: tipo qui.

Scrivevamo su ComoZero di Howard nel 2019 a proposito di un’opera di Attilio Terragni: JFK, Attilio Terragni e Bellagio: quell’opera geniale sul Potere che parla dell’Italia. Raccontava Chiara Taiana nell’articolo: “E Bellagio, a 56 anni di distanza (con il sostegno del magnate britannico Alan Howard, da sempre innamorato della Perla del Lario), nel progetto di restyling del lungolago ha pensato di dedicare un monumento proprio alla memoria di JFK, il presidente che avrebbe potuto cambiare il mondo e che, anche se solo per una sola notte, fece splendere Bellagio: il Memorial Kennedy”.

Già perché Howard a Bellagio è connesso, molto (e per estensione al capoluogo, evidentemente). Proprietario di Villa Placida, tra le altre cose, nel 2018 donò alla Perla del Lario 330 dei 600mila euro necessari per rifare Lungo Lario Manzoni e piazza Mazzini.

Qui da Wikipedia globale

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7 Commenti

  1. Adesso e’ comprensibile il perche’ il comune di como non e’ riuscito ad organizzare il 2do Festival della Musica presso la Villa Olmo, come l’estate dell’anno 2021… Era troppo troppo bello. Musica per tutti! Alla fine a vinto il turbocapitalismo.

  2. Visto il patrimonio del “magnate”e le operazioni finanziarie di parecchi milioni di dollari compiute, come si può ben reperire dai siti dedicati al mondo della finanza, la cifra dell’ affitto è un vero affarone! Bravo lui!
    C’è da chiedersi però quali siano stati i criteri comunali, se esistono, per stabilire la quotazione di una simile operazione, che non può essere la semplice Cosap!
    Altro motivo per contestare con il voto di domenica questo tipo di scelte che danneggiano la nostra comunità e i turisti e avvantaggiano i pochi come già scritto.
    E per fortuna che qualcuno a Como ha dichiarato che loro non sono con ” i poteri forti”….infatti hanno compiuto un balzo in avanti con il turbocapitalismo!!

  3. Considerato il dato di fatto che al mondo vengono affittati yatch per due milioni di euro al giorno (anche tre), pagare poco più di un milione per un angolino romantico della metratura valore storico e bla bla bla come Villa Olmo X 30 giorni (sic!), credo che l’abile futuro sposino si stia ancora sfregando le mani dalla felicità… Della volpe della finanza che trova aperta la porta del pollaio se ne potrebbe fare una storia per i bambini comaschi, quantomeno per tutelarsi che almeno loro impareranno a riflettere bene prima di andare a votare .. Please don’t eat the yellow snow, cantava quel tale..

    1. Ma si che c’era la fila per affittare villa Olmo, un rudere scrostato con davanti un catamarano mezzo affondato. Sarà arrivato col grano nella valigia e i ladri di galline che operano al municipio sì, si saranno fregati le mani…

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