Non solo i dubbi del primo cittadino, Mario Landriscina, indeboliscono, giorno dopo giorno, il progetto. Anche maggioranza e opposizione esprimono fortissime incertezze sulla piccola rivoluzione proposta dall’assessore all’ecologia e al Turismo, Simona Rossotti che da qualche settimana sta cercando un punto di convivenza tra la raccolta dei rifiuti e gli aperitivi: eventi quasi sovrapposti da qualche anno.
La proposta (già in agenda nella riunione di maggioranza prevista questa sera) domani pomeriggio sarà discussa ufficialmente in Commissione. In queste ore, però, tra i corridoi del Palazzo è stato abbastanza semplice raccogliere più di una critica.
Mojito e spazzatura: forti dubbi di Landriscina sulla mini-riforma Rossotti
In primis le questioni tecniche. L’ipotesi di esposizione dei rifiuti dalle 22 per bar e residenti e dalle 19.30 (oggi alle 18) per i negozi (appunto per evitare o quantomeno minimizzare l’incontro tra i mezzi di Aprica e l’ora dell’aperitivo) non sembra incontrare molti favori. Il dubbio è che le nuove fasce orarie difficilmente verranno rispettate.
C’è chi ricorda come prima di varare la riforma del sistema di raccolta differenziata (quello che appunto oggi sovrappone prosecchi e ritiro dei sacchi) l’allora assessore all’Ecologia, Bruno Magatti, organizzò quasi 40 incontri pubblici per spiegare ai cittadini i meccanismi in arrivo. In sostanza, è la tesi, i tempi per metabolizzare ogni variazione sono lunghi e le novità non possono partire da un giorno all’altro. C’è anche chi pur non bocciando il senso della riforma ne chiede la sperimentazione a partire dal prossimo autunno per arrivare preparati alla primavera 2019.
Il secondo grande nodo riguarda le competenze a Palazzo. Per ora il percorso portato avanti dall’assessore ha visto il passaggio in Giunta della scorsa settimana (con i dubbi del sindaco), la commissione di domani e un ritorno in Giunta. Percorso non corretto secondo diversi esponenti politici. Il regolamento dei rifiuti è materia del consiglio, gli orari sono definiti all’interno dello stesso documento quindi – è la tesi – non possono essere variate le fasce senza un passaggio, una discussione e un voto in aula.
Inoltre qualcuno parla anche di un sondaggio informale tra gli esercenti della zona potenzialmente coinvolta (quella turistica: Centro Storico, Viale Geno) non vedrebbe un entusiasmo generalizzato. Domani inoltre Rossotti presenterà possibili novità anche per Camerlata, Rebbio e Borgo Vico.
Un commento
i grandi cumuli di spazzatura sono spesso generati proprio dalle attività commerciali come bar e ristoranti che producono grandi quantità di rifiuti, sia per quanto riguarda il vetro che plastica e carta/ cartone per imballaggi oltre all’umido… e non sempre ho visto particolare attenzione a come questi rifiuti vengono esposti e messi in strada. inoltre già oggi con l’esposizione dei rifiuti a partire dalle 18 il ritiro avviene alle ore più disparate con notevole disagio nelle ore notturne per il forte rumore, per cui non oso immaginare posticipando l’esposizione cosa potrebbe succedere. forse andrebbe studiato un modo per diversificare le esposizioni, assimilando residenti e negozi e trovando una fascia oraria diversa per bar e ristoranti