Agita da settimane le acque di Palazzo Cernezzi e in particolare quelle della maggioranza in Consiglio comunale la vicenda travagliata dell’Autosilo Gallio. Senza riassumere tutti i capitoli bisogna ricordare almeno i tempi recenti. Lo scorso 24 gennaio il sindaco Landriscina aveva fermato ancora la delibera “per approfondimenti” (qui la cronaca), un nuovo stop, con terremoto politico interno a Fratelli d’Italia, poi il 22 marzo, lo abbiamo raccontato qui: Caos incredibile sull’autosilo al Gallio, nuovo stop. Gorla attacca Butti e lascia Fratelli d’Italia. Non solo Gorla comunque ma dubbi sono arrivati anche da Ada Mantovani del Gruppo Misto al capogruppo di Forza Italia, Enrico Cenetiempo.
Da ricordare come il documento sia planato in aula a dispetto del contenzioso “interno” che vede l’Opera Pia Collegio Gallio (sostenitrice dell’operazione) che ha proprietà delle aree in questione ma con i Padri Somaschi (titolari dell’utilizzo esclusivo dell’area in forza di una bolla papale rinnovata fino a oggi) assolutamente contrari alla realizzazione della nuova infrastruttura come ribadito in due lettere a Palazzo Cernezzi.
La partita comunque non è ancora chiusa. Il tema planerà di nuovo nel dibattito dell’Assemblea questa sera, lunedì 28 marzo, come primo punto all’ordine del giorno.
E così dai banchi dell’opposizione prendono parola Pd e Svolta civica che, con una nota diffusa in queste ore annunciano: “Grande pasticcio, non parteciperemo al voto”. Sottolineano: “L’amministrazione in carica sta gestendo la questione nel peggiore dei modi, forzando un voto di consiglio comunale che vede la stessa maggioranza spaccata, con l’assessore Butti a difendere le ragioni della proprietà del Collegio Gallio e alcuni consiglieri che hanno, nel corso del tempo, modificato la propria opinione e ora si dicono contrari all’intervento”. Oltre alle questioni politiche le due forze contestano anche aspetti tecnici del documento: “Ci troviamo nella condizione di deliberare circa la pubblica utilità dell’intervento, mentre alla delibera non è allegato alcun atto che ne certifichi l’effettivo contenuto pubblicistico. Manca, ad esempio, una bozza di convenzione che indichi chiaramente il tipo di utilizzo del futuro autosilo e i criteri tariffari che esso dovrebbe osservare. In altre parole, al consiglio viene chiesta l’approvazione di una delibera “al buio”, in cui non è possibile avere certezze circa l’utilità pubblica dell’intervento“.
ECCO IL COMUNICATO INTEGRALE
La vicenda dell’autosilo al Collegio Gallio ha assunto tinte, in questi ultimi giorni, che meritano una riflessione seria. Il progetto viene da molto lontano (la sua genesi risale a oltre 10 anni fa) e la realizzazione di un autosilo nella zona del Gallio risulta, dal punto di vista viabilistico, da sempre strategica, dato che andrebbe a servire direttamente l’arteria a Est della città rappresentata dall’asse di viale Innocenzo, togliendo auto anche dalle strade più interne e liberando stalli gialli per i residenti, a beneficio di una migliore mobilità generale.
Dopo il voto unanime da parte della giunta, il progetto sembrava avviato verso un esito positivo, ma così non è stato, visto che da qualche tempo è emerso un acceso contrasto tra i proprietari delle aree e delle strutture del Collegio Gallio (Opera Pia Collegio Gallio) e i gestori in esclusiva dell’istituto scolastico (Padri Somaschi) che, oltre alla struttura, hanno in comodato anche gli spazi esterni che verrebbero occupati dal nuovo autosilo.
È evidente che una scelta così delicata non possa essere operata in un simile clima, in cui le parti in causa non hanno un accordo sul da farsi e nella prospettiva che un probabile contenzioso tra le stesse parti possa avere ricadute pesanti anche sull’amministrazione comunale.
Inoltre, ci troviamo nella condizione di deliberare circa la pubblica utilità dell’intervento, mentre alla delibera non è allegato alcun atto che ne certifichi l’effettivo contenuto pubblicistico. Manca, ad esempio, una bozza di convenzione che indichi chiaramente il tipo di utilizzo del futuro autosilo e i criteri tariffari che esso dovrebbe osservare. In altre parole, al consiglio viene chiesta l’approvazione di una delibera “al buio”, in cui non è possibile avere certezze circa l’utilità pubblica dell’intervento.
In tutto ciò, l’amministrazione in carica sta gestendo la questione nel peggiore dei modi, forzando un voto di consiglio comunale che vede la stessa maggioranza spaccata, con l’assessore Butti a difendere le ragioni della proprietà del Collegio Gallio e alcuni consiglieri che hanno, nel corso del tempo, modificato la propria opinione e ora si dicono contrari all’intervento.
In questo quadro complesso e litigioso, i consiglieri di Svolta Civica e Partito Democratico comunicano la loro scelta di non partecipare alla votazione della delibera di consiglio comunale.
Per Svolta Civica
Barbara Minghetti
Vittorio Nessi
Maurizio Traglio
Per il Partito Democratico
Stefano Fanetti,
Patrizia Lissi
Gabriele Guarisco