Sta suscitando un polverone politico l’ennesimo capitolo della vicenda riguardante l’Azienda sociale e comasca. Il tema è il commissariamento ufficializzato oggi da Regione Lombardia, con un primo scontro che dapprima ha visto l’assessore regionale Alessandro Fermi e poi Forza Italia annunciare e commentare pubblicamente l’atto inteso come rivolto direttamente al Comune di Como, mentre – dall’altro lato – il sindaco Alessandro Rapinese ha ribattuto che a lui, dopo aver letto la delibera milanese, “non sembra” che l’atto di forza sia rivolto alla sua amministrazione (che, ricordiamo, è l’unica a non aver firmato il documento essenziale per far partire i piani di zona, cioè l’erogazione dei servizi sociali ai cittadini dei comuni che fanno parte dell’Azienda). Qui trovate gli ultimi sviluppi e il documento integrale.
Ora è il turno della Lega, con una nota durissima firmata dalla capogruppo in consiglio comunale a Como Elena Negretti. La pubblichiamo integralmente di seguito.
Per cultura, per scuola e per scelta non gioisco mai quando le cose per i cittadini vanno male, ma mi preoccupo e, come “in questo caso, proprio tanto.
L’ulteriore dura lezione che Regione Lombardia ha impartito al sindaco di Como (‘…Ritenuto pertanto di procedere alla nomina di un commissario ad acta al fine di colmare l’INATTIVITA’ da parte dell’amministrazione comunale di Como…’), la dice lunga sui motivi del perché sia dovuta intervenire.
Qui non si tratta di decisioni certamente complesse, come nel caso dei giostrai che restavano senza lavoro, dei bambini delle scuole messi alla porta, degli appassionati di bocce o delle Associazioni d’arma letteralmente espulsi dalle l’ora sedi e potrei a lungo continuare, qui si tratta di non garantire l’assistenza ai più fragili, ai più deboli, a coloro che più di tutti sono indifesi soprattutto rispetto all’arroganza e alla miopia sociale.
Che si ravveda urgentemente questo Sindaco Superman che peraltro tratta le altre amministrazioni comunali come degli insignificanti inetti. Basta con la protervia. Si metta al lavoro, finalmente in maniera seria e concreta. Auspico che chi lo circonda smentisca, con un minimo di coraggio e onestà intellettuale, questi disdicevoli atteggiamenti e lo convinca alla ragione firmando il documento entro il 31 marzo!
In serata è arrivata anche la nota del Pd firmata dal segretario cittadino Daniele Valsecchi e dal consigliere regionale Angelo Orsenigo.