Un attacco durissimo – e a memoria, con pochi precedenti – arriva dall’ufficio stampa del Comune di Como ed è in gran parte diretto alla giunta Lucini ma indirettamente anche al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Il tema è quello del Piano di abbattimento delle barriere architettoniche (PEBA) che prevede l’adeguamento alle prescrizioni per tutti i comuni entro un anno dalla sua entrata in vigore.
“La giunta Landriscina – si legge nella nota ufficiale diramata da Palazzo Cernezzi – a novembre 2017 ha deliberato la costituzione della commissione tecnica prevista dalla legge e mai realizzata in passato”.
Il presidente della commissione tecnica per la stesura del PEBA è il segretario generale del Comune di Como Andrea Fiorella che, in collaborazione con altri dirigenti e tecnici comunali, ha predisposto il cronoprogramma approvato dalla giunta ieri per la realizzazione del progetto. “Nel corso della giunta è stato fatto un ulteriore passo avanti per il percorso di attivazione della commissione tecnica, individuando degli stakeholder più interessati al processo di abbattimento barriere architettoniche e contestualmente di inclusione sociale con i quali condividere il percorso”.
“Riteniamo fondamentale per ogni città, che si definisca civile e moderna, dotarsi di un piano di abbattimento della barriere architettoniche e, soprattutto, intraprendere delle strategie di inclusione sociale e di accessibilità universale che spontaneamente scaturiscano dalle azioni e dall’operato delle proprie amministrazioni.
Fin qui, dunque, la parte istituzionale. Ciò che sorprende, come già accennato, sono i toni pesantemente polemici rivolti alle giunte precedenti (e sebbene “di sponda” al gruppo di FdI in consiglio), contenuti nel paragrafo intitolato: “Bocciato un ordine del giorno pretestuoso e inutile”.
“Si ritiene pertanto chiarito il motivo per cui è stata bocciata nella seduta di Consiglio Comunale del 13 marzo l’Ordine del giorno presentato (da Bruno Magatti di Civitas, ndr) al DUP, in merito all’inserimento di alcune aree individuate dove legittimamente si ritiene opportuno abbattere barriere architettoniche esistenti o migliorare l’accessibilità dei luoghi, in quanto tutti gli interventi saranno oggetto del progetto generale”. Va precisato, peraltro, che l’ordine del giorno “pretestuoso e inutile” è stato bocciato in virtù di due votazioni finite in pareggio (la seconda, decisiva per la bocciatura, con 3 voti favorevoli di Fratelli d’Italia – Maesani, De Santis, Ferretti, astenuti pure i forzisti Canova e Cenetiempo).
“Dopo anni di immobilismo e vuoto politico su questi temi – è la chiusura al veleno della nota – l’attuale Amministrazione si è immediatamente attivata e sta lavorando come prescritto dalla legge e come il buonsenso e il dovere civico ci richiede di fare”.
5 Commenti
anch’io sono d’accordo con pipperaio, e se c’è da manifestare io ci sono
Concordo in tutto con Pipperaio
“Per tutta la vita il mio compito quotidiano è stato quello di cogliere il bisogno delle persone e fare il possibile per rispondere. L’esperienza mi ha condotto a una prospettiva sobria e concreta sull’esistenza e intuire il limite di irrisolvibilità dei problemi. A tutto il resto c’è rimedio. Oggi voglio provarci per la nostra città, insieme a chiunque desideri offrire il proprio contributo e sia convinto che, al di là di enunciati e programmi, siano le persone a fare la differenza”.
Questo aveva dichiarato Mario Landriscina in campagna elettorale!
Notare che voleva collaborare “insieme a chiunque desideri offrire il proprio contributo”.
Qualcuno conosce il trauma che lo ha portato a divenire così settario?
L’accusa non è rivolta, ovviamente, alla sola giunta precedente: l’obbligo del PEBA risale a una legge del 1986 che, dunque, è stata disobbedita per 32 anni da tutte le giunte precedenti.
Bocciare un provvedimento che ha un percorso di realizzazione inferiore a un anno con la giustificazione che farà parte di un Piano più generale che, forse, verrà redatto nei prossimi cinque anni (questa è la previsione realistica) sa di insufficienza respiratoria! Chiamiamo il 118!
Che figura ci fà una Giunta che dichiara queste corbellerie con tanta pervicacia? Ce l’hanno un po’ di autostima o se la sono venduta per il seggiolone?
Si puo’ anche solo pensare di votare contro un provvedimento la cui realizzazione pratica non intralcerebbe in alcun modo nè la stesura nè la realizzazione del PEBA?
Si puo’ pensare di costringere la cittadinanza ad aspettare ancora altri anni per poter fruire liberamente della propria città?
Dimissioni!
Insopportabile!
La Giunta ci prende ulteriormente in giro con giri di parole che tentano di convincere il “pooplino” dimesso e privo di spirito che l’ha votata!
Non hanno la minima dignità: la stesura del PEBA richiede tempo e, cominciando a conoscere questi soggetti, richiederà tutto il quinquennio del mandato; invece di cogliere l’occasione per avviare dignitosamente a soluzione l’eliminazione delle barriere architettoniche si perdono in guerricciole di partito! Accusano Fratelli d’Italia di aver votato a favore invece di opporsi compatti a un atto di civiltà! La furia della loro follia li governa ormai senza freno.
Poi bollano come pretestuosa la proposta di emendamento: che si dimettano, e di corsa!