Continua a suscitare polemiche e dibattito politico al calor bianco la vicenda del cartello “vergogna” apparso qualche giorno fa sulla passeggiata ex Amici di Como completamente rinsecchita e ingiallita.
Durante il consiglio comunale – e poi anche via social – è stato Alessandro Rapinese a risollevare la questione attaccando sia Franco Brenna (Insieme per Landriscina) che aveva dato del “vigliacco” all’anonimo autore del blitz, sia l’assessore al Verde Marco Galli.
“Vergogna”. Passeggiata ex Amici di Como in condizioni pietose: spuntano i cartelli condanna
Verso Brenna, Rapinese si è detto “stupito della definizione di vigliacco per chi ha messo il cartello con scritto vergogna, ma se non conosce Como perché vive in Tremezzina, si faccia portare in giro da un comasco per vedere quali sono le reali condizioni del verde”.
“Scrivere vergogna è la cosa più civile e democratica del mondo verso una classe dirigente che permette che ci sia un deserto sul lungolago”, ha concluso Rapinese che poi nel video qui sotto, come accennato, ha messo nuovamente nel mirino pure l’assessore Galli.
A rispondere subito a Rapinese è stato Franco Brenna, il quale dapprima ha ribadito “il furto inopportuno e imprevisto della centralina di irrigazione”.
“In effetti vivo in Tremezzina da 7 anni – ha premesso Brenna – ma sono nato in via Giovio 8 a Como, abbastanza in centro, 65 anni fa, sotto il segno del Sagittario, in dicembre, e ho studiato e vissuto in città, dove lavoro e pago le tasse oltre a partecipare alla vita con onore e qualche dispiacere”.
“Vergogna”. Passeggiata ex Amici di Como in condizioni pietose: spuntano i cartelli condanna
“Per quanto riguarda il verde – ha affermato andando alla questione – avendo visto Como crescere negli anni, reputo che sì, forse non sarà più il verde degli anni migliori, ma rispetto ad amministrazioni precedenti, senza voler imputare colpe a destra, a sinistra o al centro, rispetto a sei, otto o dieci anni fa, l’ho trovato nettamente migliorato. Parlo della città turistica, i quartieri li conosco meno, ma penso ai giardini di viale Tokamachi, alla passeggiata di Villa Olmo, a quella di viale Geno, alla zona del Tempio Voltiano”.
“Certo, ci sono anche problemi – ha concluso Brenna – ma è da vigliacchi segnalarli con un cartello anonimo, sarebbe molto più giusto segnalarli agli uffici comunali, o discuterne in consiglio comunale. Ma un gesto eclatante e anonimo mi dà fastidio, ecco perché ho parlato dato dei vigliacchi”.
6 Commenti
Spero che la prossima amministrazione sia piu’ seria e capace, sulla difesa dell’ indifendibile non dico niente, Como e’ allo sbando da tempo, perfettamente in linea con il panorama nazionale, ci sarebbe da dire ben altro che “vergogna ” , indignazione un po’ ridicola….
Ho visto le foto pubblicate da cittadini comaschi su comozero-Facebook in merito alla questione e mi rattristo.
Aggiungo all’elenco lo stato pietoso dei giardini (se così si possono definire) di piazza del Popolo. Non ho foto ma gli stessi sono facilmente visibili ad occhio nudo dalle finestre dell’assessorato in questione. La Ferragni neanche a pagamento si farebbe un selfie con Leone.
Mi rattristo perché devo uscire da COMO per far giocare mio figlio in un parchetto decoroso (San Fermo, Capiago, Cantù ecc…), mi rattristo perché devo uscire da COMO per far praticare sport a mio figlio di sei anni.
Come dire, poveri poveracci, o io so io e voi….
La scritta chiaramente non è un lavoro artigianale, dubito che chi l’abbia ideata l’abbia anche realizzata e posata.
Ma chi ha sempre avuto particolare interesse per la sistemazione di quell’area? Fuoco amico?
Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione che non si diventa politicanti per caso.
Come un orologio rotto che ogni 12ore dà l’ora esatta, ci si trova a dar ragione al comasco Rapinese. Non c’è nulla di vigliacco nell’esporre un cartello con scritto” vergogna” su uno sterrato che avrebbe dovuto essere un’aiuola. La protesta ci sta. Non si discute se l’erba è tagliata troppo alta o troppo bassa, si constata che l’erba non c’è proprio. Tra l’altro, non si direbbe che prima ci fosse meno verde che adesso ma se calcoliamo nel computo anche le erbacce che crescono indisturbate nei cimiteri forse un po’ più di verde c’è. Diamo merito allo splendido Assessore ai Servizi Cimiteriali di Fratelli d’Italia, se non ci fosse lui il verde sarebbe ancora meno…..imbeccata per la prossima surreale giustificazione. ?
No, caro Brenna, se guardiamo alla precedente amministrazione, il verde è peggiorato, e nemmeno di poco, e probabilmente era meglio anche sotto l’amministrazione del pregiudicato.
E, comunque, un consigliere comunale che dice di conoscere solo la città turistica e non i quartieri, come a voler far intendere che l’importante è avere dei bei giardini in centro (cosa, tra l’altro, non vera visto che fanno pietà anche lì), mentre del resto della città chi se ne frega, farebbe meglio a tacere.
Immagino l’espressione di disgusto del “nostro” quando, abituato al porfido di Via Giovio o alle azalee della Tremezzina, è costretto a transitare a bordo del suo SUV per i popolari “quartieri”…che non meritano, nemmeno, di essere da lui conosciuti.