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Caprani: “Il gruppo di Forza Italia, ragione e freschezza per Como. Vicari? Resta”

Sono giorni di grande movimento in Forza Italia. Tra la notte di lunedì scorso, quando il gruppo consiliare ha “mandato sotto” la giunta sul provvedimento per gli appalti e le ultime ore, con il tema del doppio ruolo del coordinatore del partito a Como città, Stefano Vicari, scosse e scossette non mancano.

A rimettere qualche puntino sulle “i”, in particolare a spiegare nel dettaglio la seconda situazione, oggi è il coordinatore provinciale del forzisti, Mauro Caprani, con un intervento che pubblichiamo integralmente.

L’unica notizia vera di queste ore riguardante Forza Italia racconta di un gruppo di persone perbene che con la loro esperienza sommata alla freschezza dei giovani consiglieri comunali hanno assunto piena coscienza dell’importante ruolo a Loro attribuito dai Cittadini del capoluogo, ed in virtù del fatto di essere il gruppo consigliare più numeroso cercheranno di indirizzare, con gli argomenti della ragione, l’attività amministrativa nella direzione più adeguata che la Città di Como merita.

Nella riunione del gruppo consiliare di ieri sera non si è affrontato il tema del doppio ruolo di Stefano Vicari né, di conseguenza, non vi è stata nessuna pressione da parte di nessuno dei presenti affinché lasci l’incarico di coordinatore cittadino per il semplice motivo che il tema non esiste.

Come già accaduto in altre occasioni, sono stato invitato dal gruppo consiliare ad assistere al loro confronto interno in relazione agli atti amministrativi, anche significativi, che a breve il consiglio comunale dovrà affrontare; confronto che ho molto apprezzato per la sincerità ed autonomia dei pensieri espressi.

Il consiglio comunale

Sono intervenuto nella discussione a precisa richiesta e, come è mio costume, non ho espresso valutazioni sulla linea politico-programmatica propria del gruppo ma unicamente rappresentando le esperienze mie e di molti altri amici sindaci, seppur di comuni demograficamente molto inferiori al capoluogo, che da quasi 5 lustri si onorano di governare i loro piccoli territori e che possono, se richiesto, essere portatori di esperienze amministrative ma anche politiche.

Nell’esprimere una serie di considerazioni che derivano da quanto io ed altri amici abbiamo appreso perlopiù dai “maestri” della purtroppo defunta Prima Repubblica ho posto l’accento sulla necessità di dotarsi di metodi, di rispetto (a prescindere dai comportamenti altrui) nei confronti di alleati ed avversari e di cultura politica che stanno alla base di un confronto serio e leale che, a mio avviso, è piuttosto latente ultimamente.

In questi ragionamenti di carattere generale uno degli argomenti affrontati consisteva nel fatto di non sovrapporre gli incarichi reciproci (all’interno del gruppo consiliare) per questioni di merito ed anche di dispendio di energie mentali ma anche fisiche.

Stefano Vicari è stato portato dal sottoscritto ad esempio in quanto presente all’incontro ed in quanto tale immediatamente riscontrabile, ma a titolo esclusivamente personale e senz’altro anche impropriamente, di una sovrapposizione che in altri tempi non sarebbe mai avvenuta per questioni sia politiche che di opportunità.

Senza ovviamente sentenziare che un tempo tutto era giusto ed ora tutto sbagliato. E viceversa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Peccato che tutto ci non corrisponda al vero.. Che i politici facciano una cosa poi ne dichiarino un’altra è arcinoto… Ma tutto ha un limite… Gettano il sasso e poi nascondono la mano.. Questa è la loro coerenza e onesta. Per me Caprani se ha il coraggio delle sue azioni dovrebbe venire nel coordinamento e spiegare a tutti… Soprattutto a scusarsi con Vicari.. M di certo non lo farà..!!! Cavadini

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