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Case vacanza a Como, scongiurato l’aumento (occulto) della Tassa Rifiuti. Aleotti (M5S): “Evitato che si desse con una mano per togliere con l’altra”

Tutto parte nel pomeriggio di ieri. Comune di Como, riunione della Commissione 1. Tema la Delibera di Approvazione delle Tariffe Tari 2020.

Abbiamo anticipato sempre ieri, sulla stessa questioni, le comunicazioni del Cernezzi (prima delle discussioni in Commissione e del voto dell’Aula):

Como, arrivano sconti tra il 30 e l’80% sulle tariffe della Tari per le attività economiche 

Nella Delibera, spiega dall’opposizione Fabio Aleotti, Cinque Stelle,  “sono contenute delle agevolazioni per quelle attività economiche che hanno visto ridurre notevolmente il volume di affari e per quelle che hanno addirittura dovuto chiudere per le diverse restrizioni subite a causa della pandemia Covid-19”.

Tra le modifiche, per capire, c’è anche la nuova classificazione delle Case Vacanza che avrebbero dovuto essere ricomprese nella ‘Categoria 8’ e quindi assimilate agli Alberghi senza Ristorante.

“Lunedì pomeriggio – spiega Aleotti –  in Commissione ho fortemente contestato ritenendo quantomeno inopportuno questo cambiamento di classificazione, infatti prima le case vacanza erano soggette alla tariffa utenze domestiche con capienza il numero di posti letto da effettuare contemporaneamente allo sconto per andare incontro alle attività economiche”.

La nuova classificazione, spiega ancora il pentastellato, “avrebbe portato ad aumenti anche dell’ordine del 30% come se l’Amministrazione con una mano desse l’agevolazione con lo sconto e con l’altra la riprendesse con l’aumento tariffario”.

Una Casa Vacanza di 100 mq con 4 posti letto, evidenzia il consigliere “avrebbe pagato con la tariffa non scontata 2019, vale a dire circa 242euro, mentre con la tariffa 2020, scontata del 50%, avrebbe pagato 280euro”.

“Penso che l’amministrazione, di cui faccio parte anche se come consigliere di opposizione avrebbe fatto una brutta figura – conclude Aleotti sono quindi soddisfatto che l’Assessore Caldara (delega al Bilancio, Ndr) e la Giunta abbiano ascoltato il mio intervento e che abbiano proposto un emendamento alla Delibera che non attua il cambio di tariffazione e sconta quindi il 50% della quota variabile della tariffa come applicata nel 2019 e cioè come utenza domestica”.

Un ulteriore sub-emendamento sempre a prima firma Aleotti, e votato all’unanimità, ha permesso di inserire una modifica per cui la comunicazione dei dati dell’appartamento sia prevista nel caso in cui non fossero stati già forniti. Eliminando quindi l’obbligo di dover dichiarare le specifiche superfici utilizzate come “case vacanza e strutture simili”.

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