“Contrariamente a quanto sempre avvenuto nella ricorrenza del 4 novembre Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, quest’anno non sono state deposte le corone d’alloro ai Monumenti di Civiglio, di Camnago Volta, alla lapide nel quartiere di San Marino e a quella di Garzola, tutti dedicati ai nostri Caduti. Un fatto che mi ha lasciato stupito e amareggiato”. Così in una nota inviata nel pomeriggio il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Como Lorenzo Cantaluppi.
Aggiunge il consigliere: “Ogni anno la deposizione di una corona d’alloro rappresenta un atto di rispetto, riconoscenza e memoria verso coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la pace di cui oggi godiamo. Rendere onore ai Caduti è un dovere morale e istituzionale che non dovrebbe mai venire a mancare”.
E conclude: “Ritengo che la mancata osservanza di questa tradizione sia stata un segno di disattenzione e disinteresse verso la nostra Storia e i valori fondanti della nostra società.
Presenterò un’interrogazione per capire i motivi di questa scelta”.
13 Commenti
Mah, io credo che semplicemente il tempo passi e pian piano la memoria perda i pezzi. Non dico che sia giusto, dico che sia fisiologico. E la dimenticanza procede “a scatti”, ieri ha approfittato di una amministrazione poco sensibile o distratta, per esempio. C’est la vie.
Cinquant’anni fa il piazzale davanti al monumento ai caduti era gremito di folla, non ci stava nemmeno, invadeva il viale di accesso e anche i giardini pubblici. Ieri, a parte i vigili urbani, i carabinieri, la polizia, la protezione civile, il personale di soccorso, la polizia penitenziaria eccetera, c’erano 4 gatti. Giusto 4.
Dispiace? La vita procede così, il tempo con i cambi generazionali consegna le emozioni alle cronache di storia, fino – un giorno – a coprire anche queste. Comunque la destra avrebbe potuto votare un altro sindaco, invece ha sostenuto questo. Metta via da parte sin d’ora i soldini per le corone dell’anno prossimo, se ritiene.
Speriamo che il Comune di Como abbia delle valide giustificazioni per non aver reso omaggio ai Comaschi caduti in guerra, con la deposizione delle tradizionali corone ai piedi dei monumenti e delle lapidi presenti nei vari quartieri cittadini.
Purtroppo se è trattato di una ingiustificata quanto inspiegabile “dimenticanza”.
Mala tempora currunt
Potevi portarli tu cantaluppi !!!
NON HANNO MESSO LE CORONE MA HANNO DATO IL PERMESSO DI BALLARE SUL MONUMENTO DEI CADUTI!!! INCREDIBILE…VERGOGNA!!!
Il fenomeno Rapinese non si smentisce mai, rispetto per nessuno e nulla…
650.000 morti e un numero imprecisato di feriti.
Una guerra di cui c’è poco da essere orgogliosi.
MILESI non è questione di orgoglio, ma di memoria e rispetto , se non arrivi a capirlo ho pena x te
Proprio per la memoria, e soprattutto per il rispetto, di chi è morto bisognerebbe rinominare tutte le vie e le piazze di cui oggi è titolare Luigi Cadorna. In fondo basterebbe cambiare il nome da Luigi a Raffaele.
La ringrazio per la pena, ma questa la riservo alle 650.000 vittime di una follia chiamata guerra.
Saluti.
HA SPESO TUTTO PER COMPRARE IL POLITEAMA
Già si vive un continuo e progressivo impoverimento (direi scomparsa neppure troppo lenta) dell’orgoglio nazionale, manca pure che dimentichiamo chi ha dato la vita per la nostra libertà. Quella libertà che ci ha portati ad essere uno dei paesi migliori al mondo e che ora si sta trasformando in una latrina.
L’ultima volta che l’Italia è stato uno dei migliori paesi al mondo è stato durante il Rinascimento. Cioè quando ancora non esisteva.
Infatti! Il primo paese NON SICURO è proprio l’Italia.