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FOTO Firmato Mussolini. Il consiglio regionale lombardo ricorda Cesare Mori con la frase del Duce. Poi la toglie

Ha abbastanza dell’incredibile il messaggio pubblicato dai profili Twitter e Facebook del Consiglio regionale di Regione Lombardia per ricordare Cesare Mori (Pavia, 22 dicembre 1871 – Udine, 5 luglio 1942), soprannominato il prefetto di ferro per la lotta alla mafia condotta nel periodo in cui fu prefetto in Sicilia, dal 1924 al 1929 (senatore dal 1928). L’immagine scelta – visibile ancora nel momento in cui scriviamo – è nientemeno con un omaggio firmato da Benito Mussolini, la cui inconfondibile sigla è perfettamente visibile in fondo al testo.

La frase del Duce scelta dall’account del Consiglio regionale lombardo presieduto da Federico Romani di Fratelli d’Italia recita testualmente: “Vostra Eccellenza ha carta bianca, l’autorità dello Stato deve essere assolutamente, ripeto assolutamente, ristabilita in Sicilia. Se le leggi attualmente in vigore la ostacoleranno, non costituirà problema, noi faremo nuove leggi”. E subito dopo l’autografo di Benito Mussolini.

Inevitabilmente, si è scatenato un polverone. Tanto che Regione Lombardia, con una nota ufficiale, ha corretto il tutto:

Nel giorno dell’anniversario di Cesare Mori, sui canali social del Consiglio regionale la Struttura Stampa ha pubblicato un post con il seguente testo: “#5luglio #AccaddeOggi: viene ricordato con l’appellativo di “prefetto di ferro” per i suoi metodi decisi contro chiunque infrangesse la legge. Nel 1942 moriva Cesare Mori, nato e cresciuto a Pavia. Tra le sue più eclatanti operazioni vi fu l’assedio di Gangi nel gennaio del 1926”.

Nell’immagine venivano riportati una foto di Cesare Mori con a fianco il messaggio di Benito Mussolini con cui l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d’Italia affidò a Mori l’incarico di recarsi in Sicilia per combattere la mafia.

L’immagine del post iniziale è stata sostituita con una nuova immagine priva del messaggio di Benito Mussolini, a conferma che non c’è certamente da parte della Struttura Stampa del Consiglio regionale della Lombardia nessuna intenzione di revisionismo e nessuna apologia di fascismo.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

6 Commenti

  1. Quelli che lanciano il sasso e nascondono la mano…sempre la stessa pantomima poi si infervorano se vengono additati come nostalgici di quel periodo e di quei personaggi.

  2. Non è incredibile, è il nuovo corso; poi se qualcuno dice che son fascisti s’alza súbito il coro, da destra, da sinistra e dal centro, dei grandi pensatori: NO, NON È VERO! BASTA CON QUESTE STUPIDAGGINI!

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