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Como, bufera politica in consiglio sulla chiusura delle scuole e sul caso Civiglio. Scintille Cantaluppi-Rapinese

Arriva in consiglio comunale la polemica sull’annunciata chiusura di una serie di scuole a Como città da parte della Giunta Rapinese entro il 2024. In particolare, a inizio seduta, è stato l’esponente di Fratelli d’Italia, Lorenzo Cantaluppi, a chiedere che almeno la primaria di Civiglio – il piccolo quartiere a 600 metri d’altezza – venga salvata dalla scure dei tagli per risparmiare.

“Ancora l’altro giorno è saltata la corsa del bus Asf – ha affermato Cantaluppi – In queste condizioni i minori avrebbero serie difficoltà a raggiungere la città. Quella di Civiglio è l’unica scuola montana oltre quota 600 metri, con 70 bambini che fanno un percorso molto particolare e usufruiscono di un servizio indispensabile. Già Garzola venne privata del servizio qualche anno fa, ma lo spirito di comunità, di unione e di amicizia di realtà come Civiglio va aiutato. Facciamo i consigli comunali senza riscaldamento, rinunciamo ai gettoni di presenza, troviamo qualsiasi altro modo per risparmiare”. Il consigliere ha poi invitato il sindaco all’Open Day della primaria di Civiglio il prossimo 3 dicembre.

Sulla stessa linea anche la consigliera di Svolta Civica, Barbara Minghetti: “Quella di Civiglio è una scuola d’eccellenza che sta crescendo, voglio attestare anche io la mia vicinanza a quella scuola e sono sicura che il ragionamento sarà molto attento ai luoghi meno vicini alla città per garantire di poter andare a scuola nel miglior modo possibile”.

La consigliera del Pd Patrizia Lissi ha allargato il discorso alla zona di Como Nord, ha sottolineato il tema delle criticità del trasporto pubblico ma soprattutto ha rilanciato “la necessità di una Commissione urgente sul tema delle scuole per avere chiarimenti e dati”.

Poi è intervenuto il sindaco Alessandro Rapinese: “Io non pretendo che chi ha causato i problemi di questa città li possa risolvere – ha attaccato – Il patrimonio edilizio scolastico è sotto gli occhi di tutti e non l’ho fatto andare in malora io. I costi della gestione ordinaria dei plessi non li ho inventati io. Forse non sapete che ci sono scuole con 50 bambini con i serramenti che cadono. Ci sono plessi di cui ci si dovrebbe vergognare, ma noi governiamo da 4 mesi”.

E poi ancora – dopo aver precisato che “non abbiamo ancora preso decisioni, per ora abbiamo fatto uno studio” – rivolto alle opposizioni: “Ditemi come li sistemiamo questi plessi, dove prendiamo i soldi? Dire di voler mantenere tutto aperto è gettare fumo negli occhi. Abbiamo fatto un investimento di un milione di euro in via Gramsci per salvare una delle scuole più popolate, ma le salviamo tutte? Allora vuole dire non salvarne nessuna”. Infine, sul caso Civiglio toccato da Cantaluppi, Rapinese ha incalzato dicendo che “vorrei sapere quanti studenti sono davvero di Civiglio (circa la metà, ndr)? E quanti di Tavernerio? Ecco – ha concluso rivolgendosi seccamente all’esponente di FdI – allora non parli se non sa i dati”.

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15 Commenti

  1. Mabi mi scusi, ma lei ha fatto conto del calo demografico ?? Io ho una figlia che fino a sei anni fa andava in una scuola materna di una periferia di Como che conta 9500 abitanti. C’erano 180 inscritti, questanno, 64. Parliamone, dove sono le famiglie con bambini ??

  2. Non è solo un problema economico, ma anche di visione circa il futuro della nostra città: mettere o meno scuole nei vari quartieri significa incentivare o meno famiglie con bambini ad abitarci. Sono cose che insieme al piano regolatore raccontano la città del futuro.
    Il programma di Rapinese racconta una città del futuro con tante macchine parcheggiate in centro e periferie dormitorio.

  3. Grande Sindaco, accorpare e ridurre le spese !!! Poi le do un consiglio, prenda come assessore esterno il Professor Gioele che è uno stratega amministrativo. Prepari un po di tavoli però….

  4. Rapinese Sindaco ha deciso di chiudere alcuni plessi scolastici per motivi economici. Lo ha argomentato alla televisione, sui giornali, sui social, mentre si leggeva la Gazza, al bar di via Volta dove prende il caffè, ovunque anche senza che nessuno lo ascoltasse. Quello che conta è ripetere convinto, determinato, sempre sul pezzo il mantra di questa settimana: le scuole antieconomiche, fatiscenti, con pochi bambini ed energivore devono essere chiuse. Poi, dopo una settimana di esposizione mediatica, si è presentato in Consiglio Comunale senza uno straccio di piano di trasporto pubblico (niente di niente!!!), senza nemmeno un’ipotesi di scuola bus (niente di niente!!!), senza nessuna proposta per ridurre il disagio delle famiglie di Civiglio e delle scuole che saranno chiuse (niente di niente!!!), senza neppure la formazione con cui giocherà il Como domenica e che ha imparato sulla Gazza…… oltre al solito mantra, proprio niente di niente!!!

      1. Gentile Lucia, non badi a quelli di RapiGoverno.
        il nostro Rapi fa bene a voler chiudere gli asili di periferia, i bambini che frequentano Civiglio, vivono in periferia e non in città murata, faranno i contadini, a che gli serve la Cultura?
        Molto meglio investire i milioni in cassa del comune e quelli risparmiati coi tagli alle periferie per abbellire il centro, viva il Natale a Como!

  5. Non si possono fare eccezioni, altrimenti tutti troveranno una giustificazione per non chiudere il plesso del proprio bacino di voti. Poi i soldi non sono di Cantaluppi (solo).

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