Tappa comasca oggi per il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte. Con i candidati alle elezioni regionali Raffaele Erba e Luca Ceruti e assieme al presidente di Cna Pasquale Diodato, Conte ha partecipato a un incontro con il mondo economico-produttivo proprio nella sede dell’associazione.

Uno dei temi caldi è stato quello dell’accordo appena decaduto tra Italia e Svizzera per lo smarworking dei frontalieri: “Qui abbiamo il problema dei pendolari – ha detto Conte – circa 90mila. Noi (quando Conte era premier, ndr) avevamo dato una soluzione: l’accordo con la Svizzera per permettere ai pendolari di lavorare tramite smartworking. Una possibilità che ora andrebbe riproposta e su questo chiediamo al Governo di essere più presente”.

Sulla doppia imposizione fiscale per i frontalieri, Conte ha detto “che è un regime penalizzante, bisogna trovare una modalità per chi si trova a subire una doppia imposizione e siamo favorevoli a trovare una soluzione e dunque a riconoscere anche una condizione particolare nelle zone di confine a chi opera in queste condizioni”.

Accenno anche ai temi delle infrastrutture, ma sul punto specifico Pedemontana-secondo lotto della Tangenziale il leader dei Cinque Stelle ha affermato – in linea con le battaglie storiche dei pentastellati locali – che “non credo che sia utile, bisogna puntare su una viabilità più sostenibile”.

Infine, inevitabile accenno al reddito di cittadinanza che il Governo ha eliminato almeno per le categorie di persone che ritiene occupabili: “Il governo sta facendo la guerra al reddito di cittadinanza. Ha detto che avrebbe lanciato da gennaio corsi di formazione e riqualificazione per l’inserimento professionale. Siamo a febbraio e non c’è nulla di concreto. Il governo ci aiuti a valorizzare le professioni artigiane dove manca la manodopera qualificata e dove alcuni mestieri che servono stanno scomparendo. Sia conseguente almeno su questo fronte, faccia vedere che propone un’alternativa oppure sono solo chiacchiere, è il vuoto”.