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Attualità, Politica

Como e provincia, accusa pesantissima: “Meloni toglie 12 milioni di euro in servizi ai cittadini”. Il documento

E’ durissima l’accusa del consigliere regionale comasco del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.

Citando i dati contenuti nel Decreto Coesione del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, approvato il 4 luglio, che portano le cifre definitive per i tagli agli enti locali (in fondo all’articolo la tabella diffusa dal consigliere), Orsenigo annuncia l’azione del gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale lombardo nelle prossime sedute dedicate al Bilancio di assestamento.

Spiega il Dem: “Il governo Meloni si appresta a tagliare 9,2 milioni di euro ai Comuni della provincia di Como e 2,7 milioni all’amministrazione provinciale lariana nei prossimi cinque anni. Un totale, pesantissimo, di 12 milioni di euro tolti direttamente dalla spesa corrente degli enti: ovvero quelle risorse che permettono di erogare servizi al cittadino. Noi non ci stiamo. Nei prossimi giorni porteremo in Consiglio regionale una richiesta precisa alla Giunta Fontana: impegnarsi perché su questi tagli si faccia immediatamente marcia indietro e che il bilancio regionale presenti delle chiare politiche aggiuntive di investimento da parte di Palazzo Lombardia sugli enti locali per incrementare le possibilità di sviluppo e crescita delle nostre comunità”.

E ancora: “In una prospettiva regionale, secondo gli ultimi dati dei Ministeri, saranno tagliati quasi 242 milioni di euro a Comuni e Province lombardi nel prossimo quinquennio – continua Orsenigo – i tagli colpiranno duramente servizi delicati per i cittadini come le assunzioni di personale, i trasporti, la manutenzione ordinaria del patrimonio, le iniziative culturali, l’assistenza agli anziani. Siamo di fronte a un decreto che, tra l’altro, colpisce più duramente le amministrazioni lombarde che hanno portato a termine i progetti finanziati con i fondi Pnnr”.

Conclude dunque Orsenigo: “Insomma, alla competenza di tanti ottimi amministratori si risponde con un colpo di forbice. Diverse centinaia di sindache e sindaci, di cui molti vengono proprio del nostro territorio, hanno scritto ai ministri Piantedosi e Giorgetti per sollecitare un’inversione di rotta. Martedì arriverà in Consiglio regionale l’assestamento di bilancio: chiederemo a tutta l’aula di schierarsi con noi contro questi pericolosi tagli che andranno irrimediabilmente a scaricarsi sulle nostre comunità. Non possiamo permettere che siano le cittadine e i cittadini a pagare le conseguenze delle scelte scellerate del governo Meloni”.

LA TABELLA DIFFUSA DA ORSENIGO [documento navigabile con la barra in fondo]

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14 Commenti

  1. Mi dispiace quello che ho letto dei tagli, perché le famiglie in difficoltà sono tante e vedo che si racconta poco della realtà di tanti in difficoltà per il lavoro gli affitti e le bollette oramai fuori controllo. Vado a votare da sempre, ho 68 anni quindi da una vita non manco il mio impegno alle urne. Succede però che il numero dei votanti cala sempre di più. Credo che la gente sia stufa nel vedere una classe politica di destra, sinistra ed altro senza qualità. Totalmente incapaci ma solo legati al proprio tornaconto. Si afferma però la corruzione legata alle mafie che come un cancro sta distruggendo il nostro paese. Bisognerà riprendere con persone più oneste e preparate la politica del paese se vogliamo uscire da questo vicolo cieco, perché ci porterà alla rovina.

  2. li tagliano per regalarli al ponte sullo stretto, tra pagare il pedaggio od il traghetto che senso c’è oppure soldini agli hub albanesi con tutte le caserme abbandonate in territorio italico se ne sentiva il bisogno. Purtroppo abbiamo gente di destra e sinistra che fan solo che i fatti loro e spesso pure per le loro tasche, fan danni che poi paghiamo tutti noi. In effetti la politica è l’unica professione che non ha requisiti di scienza e conoscenza o che richieda una polizza rc professionale obbligatoria.

  3. Tutto un bla, bla, bla, ma non avete spiegato il perché di questi tagli, per quale motivo? . Sempre pronti al lamento perpetuo senza proposte alternative convincenti e realizzabili.

  4. Dopo anni di governo di sinistra e 5 stelle non ci sono più soldi e anzi debito,
    Quindi adesso bisogna stringere la cinghia,i cittadini ringraziano la sinistra

    1. Balle spaziali, come sempre. Questi buttano via soldi a destra e a sinistra (costruiscono, per esempio, inutili quanto costosissimi ponti; fanno condoni per i soliti noti ecc.), e poi tagliano sui servizi. È facile dare sempre la colpa a quelli di prima per nascondere la propria ignavia.
      P.S. Prevengo: non si tiri in ballo il 110%, perché Salvini, Meloni e tutta la combriccola avrebbero pure voluto ampliare la platea. Nessuno era contrario.

    2. Bisogna avere l ‘onesta di e il coraggio di guardare in faccia la realtà siamo un paese che sta spendendo tutte le risorse che abbiamo.per una guerra che non ci interessa per aumentare i nostri.armamenti che serviranno solamente a ingrassare chi li produce.Tutte le nostre disponibilità vanno in quei settori per noi ci sono solo tagli alla sanità e a tutti i servizi indispensabili

  5. E’ noto che la memoria storica degli italiani ( fortunatamente non tutti ) è assai labile per cui notizie di questo genere non interessano la plebe. Alla prossima caterva di voti ai soliti impresentabili e via andare.

  6. Beh, se non ci sono più soldi da qualche parte bisogna prenderli.
    L’Europa è difficile che ce li dia o che chiuda un occhio sui nostri bilanci: come è noto, “è finita la pacchia” (ma per noi, non per gli altri : qualcuno lo spieghi alla signora).

    A questo punto, i soldini li devono mettere i cittadini. Io propongo di prenderli da quei delinquenti che hanno le cassette di sicurezza piene zeppe di nero: peccato che siano gli stessi che votano la destra governativa, e quindi si tornerà a prenderli a impiegati, operai, pensionati.
    Il ceto medio sta sparendo, ma è così coglione che sega l’albero su cui è seduto, imbesuito da TeleMeloni.

    Mi raccomando, nel frattempo qualche altro condono e depenalizzazione di reati fiscali.

    La corda sta per spezzarsi.

      1. E chi si ricorda. Può darsi. Però mi ricordo che la destra, e solo lei, ha candidato alle europee una ventina tra indagati e pregiudicati. E che cerca da sempre di impedire in tutti i modi le intercettazioni dei politici corrotti. E che ostacola tutto quello che può frenare l’evasione fiscale (pos, carte di credito, limiti ai contanti, depenalizzazioni). E che sta isolando l’Italia nell’Europa che conta, perché oscilla tra Orban e il buon senso. E che dopo anni di strepiti all’opposizione sta innalzando l’età pensionabile, mantenendo le accise, svuotando le carceri anziché costruirle, occupandosi maldestramente di argomenti marginali (dai rave party alle declinazioni femminili delle professioni…) Questa destra non ha lo spessore per governare in Italia e per farsi rispettare nel mondo. Abbiamo al vertice una furbetta che sa come urlare all’opposizione, ma con in mano le leve del comando va in panico. Intanto “gli altri” portavano a casa i soldini, lei ovunque vada in Europa o nel nord Africa porta a casa solo sconfitte, o peggio prese per il naso come i centri che dovremmo costruire e mantenere in Albania per poi comunque far rientrare da noi gli ospiti.
        Sembra di tornare ai tempi del Berluska, quando i presidenti francesi e tedeschi lo irridevano platealmente per le sue farneticazioni. Poi le cosucce le hanno dovute sistemare gente del calibro di Monti e Draghi, che invece l’Europa ascoltava e ci invidiava.
        Chissà chi dovrà sistemare tra qualche anno il macello sociale ed economico che state creando. Invece di piantare colonnine elettriche, raccontate la favola del mago intorno ad un ponte che non verrà mai costruito e che non interessa a nessuno, a parte la mafia.
        Se quelli di prima erano mediocri, voi siete una rovina disumana, portate in Europa contraddizioni insanabili, non sapete chi votare, la borgatara pensava di aver guadagnato simpatia con un piatto di orecchiette e una tarantella, povera illusa, e adesso tutti la schifano.
        Ora intitolate qualche altro aeroporto a qualche delinquente e fate ridere tutto il mondo: ci sarà – ulteriormente – utile.

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