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Como, Fratelli d’Italia: “Sardine, comunistelli ispiratori di violenza. Esponiamo i tricolori”

Fratelli d’Italia – per paradosso molto più della Lega che è il loro obiettivo originario – dichiara ormai ufficialmente guerra alle Sardine, il movimento spontaneo nato a Bologna essenzialmente come argine a Salvini in vista delle regionali dell’Emilia Romagna.

Aveva già suscitato un forte dibattito la presa di posizione del deputato comasco meloniano, Alessio Butti, che aveva accusato di arroganza la decisione di organizzare il primo raduno comasco l’8 Dicembre, domani, in piazza Vittoria (ore 18.30), in una giornata che tra Balocchi, mercati e shopping già si annuncia come minimo critica sotto il profilo di afflusso e traffico (infatti sono circolati appelli tra gli aderenti alla manifestazione a evitare di bloccare via Milano – che per la verità bus a parte dovrebbe essere chiusa al traffico – in caso di partecipazione massiccia, e semmai occupare l’adiacente via Mugiasca).

Como passanti in via Milano alta ph: Carlo Pozzoni

Oggi il segretario provinciale sempre di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari, sferra un attacco ancora più massiccio contro le Sardine. E ancora una volta, accade via social ed esattamente tramite Facebook.

Pesantissime le parole scelte da Stefano Molinari.

“Sardine, leggete il loro manifesto e capirete che i fondatori di questo movimento sono comunistelli che pensano come sempre di essere depositari della verità – ha scritto il segretario provinciale di FdI – Si ergono a paladini della democrazia e della non violenza verbale e fisica ma riempiono il loro manifesto di messaggi antidemocratici ispiratori di violenza. Ma è un film già visto che non ci fa paura”.

Pesantissimo anche il comunicato del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Gioventù Nazionale che parla di “carnevalata di una sinistra ormai priva di concetti, idee, argomenti” con il fine di andare contro “la democrazia e la libertà di pensiero”.

Segue un consiglio ai comaschi che intendessero dissociarsi anche pubblicamente dal movimento delle Sardine e dalla manifestazione comasca dell’8 Dicembre: “Esponete un tricolore dall’abitazione per ricordare che non esiste amore più puro di quello per la Patria”.

Nonostante questi echi da battaglia di tutta l’area-Meloni, tra i fondatori della pagina social di riferimento, Antonella Topputo ancora il 4 dicembre ha rivolto un appello alla distensione: “Sappiamo che qui saremo contrastati ferocemente e questo ci convince ancor più della necessità di manifestare con calma e serenità. Speriamo non vi facciate fermare da questo, anzi, la nostra dovrà essere una festa. Ancora una volta gli attacchi verbali dimostrano quanto sia malata la nostra democrazia e quanto difficile sia rispettare il pensiero di tutti.. Noi non ci fermeremo e voi?”.

Infine, i partecipanti sono invitati a portare con sé in piazza generi alimentari inscatolati, da donare in beneficenza all’associazione Como Accoglie, il cui stand sarà per l’occasione posto tra via Mugiasca e via Milano.

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9 Commenti

  1. Io sono leghista da più di 25 anni e non mi sento di sinistra se partecipo con fervore ai valori proposti dalle Sardine!!! ..Essere italiani vuole anche dire essere saggi, propositivi, pacati, culturalmente emancipati. La politica vuota, arrafazzata, arrogante e falsa degli ultimi anni non l’approvo e non la riconosco… Ben vengano le Sardine con propositi trasversali alla ricerca di sereni confronti e valori di verità e cultura

  2. Vorrei sommessamente ricordare al Segretario dei FdI che il tricolore attuale, senza alcun altro simbolo nel bianco (quindi ben diverso da quello del “ventennio” ed anche da quello di alcuni anni tragici ’40) è la bandiera della Repubblica uscita dalla Resistenza e dalla guerra contro il nazi-fascismo. Quindi è la bandiera di una Repubblica antifascista che ha come fondamento una Costituzione che si fonda su chiari valori. E può certamente esporla chi condivide questi valori. Alcuni altri è forse meglio di no. Sarebbero incoerenti.

  3. Gli unici attacchi arrivano da chi è contro!
    La politica ha raggiunto livelli bassissimi, quella di Como non si è mai elevata oltre lo ZERO!
    Che manifestino e nessuno rompa le balle.

  4. Li ho visti stamane a Porta Torre. Sono sempre gli stessi. Impettiti, quasi inamidati, indiscutibilmente invecchiati. La sfida oggi non è tra comunistelli e “fascistelli” ma tra sardine e “baccalà”….siamo nel XXI secolo da vent’anni. Sveglia!

  5. Gaio Giulio Cesare, regina di Bitinia non mi è mai piaciuto;

    non stupisce il calo delle nascite;

    l’unico vessillo che espongo è la bandiera del calcio Como ?⚪️

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