Dopo le polemiche, e in particolare quelle rilanciate da Fratelli d’Italia, per l’obbligo di togliere i dehors fissi dal suolo pubblico per i 6 mesi estivi – quando molti stavano tutto l’anno – questa sera ha replicato l’assessore Maurizio Ciabattoni.
“Non è una scelta politica ma l’applicazione obbligatoria di una legge nazionale – ha ribattuto l’assessore, in particolare replicando a Fratelli d’Italia – Una volta che una legge dello stato viene approvata si rispetta, un’amministrazione seria lo fa”.
“Nessuno dei consiglieri di Fratelli d’Italia durante la discussione della delibera in consiglio comunale ha chiesto chiarimenti tecnici – ha proseguito l’assessore – per questo faccio fatica a comprendere che si imputi una scelta al comune quando si tratta di applicare una legge dello Stato. E nessuno vuole punire qualcuno. Chi contesta, contesta il testo unico dell’edilizia perché o ci allineavamo alla legge nazionale oppure chiudevamo gli occhi. Noi abbiamo scelto la legalità e la trasparenza”.
Infine l’assessore ha affermato che “definire come atteggiamento anticomasco questa scelta (termine usato da FdI, ndr), significa che per essere comasco non si rispetta la legge. Se una legge si ritene sbagliata, si modifica a Roma”.