Nei giorni in cui il dibattito intorno al futuro dello stadio Sinigaglia è sempre rovente, e certo la posizione della Sovrintendenza, anticipata su queste pagine, ha alimentato ulteriormente i fuochi, ecco che arrivano durissime parole da Svolta Civica. Si legge in una nota:
Se c’è qualcuno che sta mettendo a repentaglio la proposta del Como 1907 sullo stadio Sinigaglia, questo è il sindaco Rapinese. Invece di accompagnare la società sul terreno della trasparenza e della misura, ha preferito, per mera propaganda personale, assecondare una proposta che è stata sonoramente bocciata sia dal punto di vista architettonico sia sotto il profilo finanziario.
Da settimane, tecnici, amministratori, cittadini e associazioni evidenziavano dubbi e criticità che sono poi state messi nero su bianco dai soggetti preposti in Conferenza dei servizi. Sarebbe bastato ascoltare questi contributi per evitare di arrivare a questa grave battuta d’arresto. Invece, Rapinese, partendo dalla famosa conferenza stampa di presentazione del progetto, in compagnia del presidente del Como Suwarso, sta mandando il Como 1907 a schiantarsi.
Nel pomeriggio poi l’intervento di Fratelli d’Italia:
Il parere della Soprintendenza sul progetto del nuovo Stadio Sinigaglia era prevedibile, e conferma quanto da tempo sosteniamo: quando si affronta un’opera così complessa, strategica e delicata per la città, non servono slogan o semplificazioni, ma una visione chiara e una filiera istituzionale compatta. Lo stadio vogliamo che si faccia, con tutte le nostre forze, ed è proprio per questo che da mesi diciamo che sarebbe stato molto più utile aprire subito un confronto serio con la città e con tutte le parti in causa, invece di arroccarsi su una posizione solitaria, illudendo i tifosi che bastasse un annuncio per far partire i lavori.
Il nuovo Sinigaglia non è un trofeo da esporre nella bacheca di un sindaco o di un partito politico, ma un progetto che può davvero cambiare volto a Como, e che proprio per questo non deve dividere, ma unire. Quando eravamo al governo della città, abbiamo portato a termine tutti i principali interventi di adeguamento dello stadio – dal rifacimento delle curve e dei distinti ad altri lavori strutturali – garantendo sempre al Como 1907 di poter giocare nella sua casa. Quella esperienza ci ha resi pienamente consapevoli delle peculiarità urbanistiche e paesaggistiche della zona, e della necessità di concordare ogni passo con la Soprintendenza. È anche per questo che abbiamo più volte messo in guardia il sindaco, chiedendo di abbandonare toni propagandistici e di lavorare su basi più solide.
Siamo perfettamente consapevoli delle esigenze della società, che ha investito risorse, energie e visione nel progetto. Proprio per questo riteniamo necessario pensare fuori dagli schemi: il Sinigaglia deve restare un tempio del calcio, con le funzioni commerciali ricalibrate secondo le indicazioni della Soprintendenza, ma eventualmente integrando nel progetto la possibilità di sviluppare altri spazi commerciali o ricettivi in zone strategiche della città che necessitano riqualificazione.
Como ha tutte le caratteristiche per trasformare un vincolo in un’opportunità, ma servono visione, capacità di ascolto e lavoro di squadra. Noi, come Fratelli d’Italia, siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e piena disponibilità a collaborare per il bene della città.
Stefano Molinari – Presidente provinciale Fratelli d’Italia
Alessandro Nardone – Coordinatore cittadino Fratelli d’Italia