Con il secondo lotto su cui, a oggi, esiste solo la certezza che come pensato in origine da Pedemontana non nascerà mai a causa dei costi lievitati tra i 700 e gli 800 milioni rispetto ai 450 iniziali, Como punta almeno a ottenere la gratuità per il primo lotto della Tangenziale, il famoso “moncherino” realizzato tra Villa Guardia e Como (con circa 300 milioni). A tentare la sortita – che include speculare ragionamento anche per la tangenziale di Varese A60 – è il consigliere regionale comasco del Pd, Angelo Orsenigo che ha presentato alla Giunta di Regione Lombardia, durante la sessione del Bilancio di previsione 2025, la richiesta della “gratuità del transito del primo lotto delle autostrade A59 e A60 e compimento del collegamento tangenziale di Como-S.S. 342/S.S. 639 e del secondo lotto della tangenziale di Varese”.
“Attualmente sul territorio comasco Autostrada Pedemontana Lombarda è attivo il primo lotto, che collega l’Autostrada A9 (a Grandate) allo svincolo di Acquanegra, con una lunghezza di circa 3 km – si legge nel documento – Questo tratto è in funzione dal 2015, mentre il secondo lotto, da Acquanegra fino ad Albese con Cassano, è stato espunto dalle previsioni del Piano Territoriale Regionale in occasione dell’aggiornamento 2024 allegato alla NADEFR, rinviando la soluzione della connessione dalla S.S. 342/S.S. 639 alla A59/A9 ai progetti ancora non definiti dell’autostrada regionale Varese-Como-Lecco”. Riferimento, quest’ultimo, al freschissimo botta e risposta sul tema con l’assessore regionale comasco Alessandro Fermi.
“Ricordo – dice Orsenigo – che nel 2018 è stato approvato un emendamento che inseriva la “gratuità del transito sulle tangenziali di Como e Varese e la realizzazione dei secondi lotti nei ‘Risultati attesi’ del Programma regionale di sviluppo della XI Legislatura, ma attualmente nessuno di questi impegni è stato realizzato. Tutto ciò rende le tangenziali di Como e di Varese opere incomplete che non raggiungono lo scopo per le quali sono state progettate e realizzate”.