“Nel Consiglio comunale di ieri sera (26 giugno, Ndr), l’Amministrazione Rapinese ha dimostrato ancora una volta di guidare una macchina che conosce una sola precipitosa marcia e di non essere, ahinoi, in grado di frenare per valutare con oculatezza le scelte da prendere. Duole constatare che, anche su un tema così delicato come la concessione di 297 alloggi ad Aler, le parole delle minoranze, compatte nel denunciare un’eccessiva fretta della maggioranza nel deliberare, non sono state prese in considerazione”, così dichiara il segretario cittadino del Pd, Tommaso Legnani.
Il tema è questo: Como, rivolta di tutte le opposizioni: “Quasi 300 case all’Aler ma a noi documenti solo all’ultimo”.
Conclude Legnani: “Rapinese e il suo gruppo hanno tirato dritto, senza dare la possibilità al resto dell’aula che, ricordiamo, ha ricevuto la documentazione solamente la sera prima, di valutare pro e contro e di dare i propri consigli all’Amministrazione, come insito, appunto, nel ruolo del consigliere comunale. La delibera, giusta o sbagliata che sia, avrà conseguenze che andranno a interessare le fasce più fragili della cittadinanza. Proprio per questo, ribadiamo, sarebbe stato giusto fermarsi, dare la possibilità a tutti di dare il proprio contributo alla discussione, per poi prendere la decisione migliore per Como e per i comaschi”.