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Politica

Como, rivolta di tutte le opposizioni: “Quasi 300 case all’Aler ma a noi documenti solo all’ultimo”

Nei giorni in cui sarebbe utile la coesione trasversale delle forze politiche comasche, vista la sfida con il territorio unito di Varese per ottenere i 25 milioni del Pnrr per un nuovo centro federale del ghiaccio, a Palazzo Cernezzi va in scena una frattura tra giunta e maggioranza da un lato, e opposizioni dall’altro, con pochi precedenti. Tutti i gruppi di minoranza, infatti, hanno appena siglato un durissimo comunicato congiunto sulla questione della convenzione con l’Aler per il passaggio in gestione di quasi 300 appartamenti comunali (qui i dettagli). Ma il consiglio comunale di stasera, dove è previsto il via libera, si preannuncia tempestoso. Di seguito, il comunicato congiunto delle opposizioni: Pd, Svolta Civica, Noi con l’Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto.

Questa sera alle 19, il Consiglio comunale discuterà l’approvazione della convenzione con Aler, che prevede il passaggio di 297 alloggi di edilizia residenziale pubblica all’azienda. Vorremmo poter dire la nostra. Vorremmo poter rappresentare i cittadini che ci hanno affidato l’incarico attraverso il loro voto in maniera consapevole e decisa.

Tuttavia, non ci è stata data la possibilità di prepararci adeguatamente per la discussione, studiando a dovere una convenzione il cui testo ci è stato recapitato solamente ieri sera. Sera in cui, tra l’altro, il Consiglio comunale si è protratto fino alle 2 di notte. Oggi, come tutti, siamo andati a lavorare, per poi ritrovarci alle 17.30, con tempi ristrettissimi, nella Commissione dedicata.

Non capiamo, prima di tutto, per quale motivo sia stato conferito carattere d’urgenza alla delibera. In secondo luogo, ci rammarica molto dover constatare che, un tema così importante, in quanto riguarda fasce di persone fragili del nostro Comune, sia stato gestito con tale leggerezza. Questioni sensibili come questa avrebbero bisogno di ben altro tempo e di ben altro coinvolgimento delle minoranze, le quali sarebbero ben felici di dare il proprio contributo e la propria opinione all’Amministrazione. Evidentemente, però, la Giunta Rapinese non ha il minimo interesse a coinvolgerle nelle decisioni che riguardano tutta la cittadinanza. E deliberare senza conoscere è tutt’altro che serio.

Lorenzo Cantaluppi
Alessandro Falanga
Stefano Fanetti
Eleonora Galli
Stefano Legnani
Patrizia Lissi
Barbara Minghetti
Giordano Molteni
Elena Negretti
Vittorio Nessi
Antonio Tufano
Luca Vozella

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3 Commenti

  1. Come spesso, accade Rapinese Sindaco cade sulla forma e pregiudica in questo modo la sostanza. La scelta del passaggio ad ALER della gestione delle case popolari è sacrosanta. Se ci si ricorda della gestione della Giunta Landriscina, in particolare dell’Assessore al Patrimonio di Fratelli d’Italia, Pettignano della scelta incomprensibile di murare gli accessi presi dalla Giunta Lucini e se si guarda lo stato di degrado in cui da molti anni versano gli alloggi, la decisione di cedere la gestione a chi lo fa di mestiere non è solo una decisione saggia ma ormai l’unica percorribile. Tuttavia, come sempre, Rapinese Sindaco si dimentica l’importanza della forma. Chiedere la procedura d’urgenza e lasciare poche ore di tempo alle opposizioni per poter studiare i documenti è poco saggio. A cosa serve? È un dispetto? È un modo per evitare critiche? Mah….. L’aspetto buffo è che, probabilmente senza volerlo, ha fatto un favore alle odiate opposizioni. In questo modo, darà loro la possibilità di non intervenire e di evitare di spiegare gli errori, quelli veri, che hanno fatto quando governavano loro. Povero Rapinese Sindaco, anche quando fa una cosa giusta finisce per sbagliarla. 😊

  2. È che il sindaco è abituato al fatto che il suo gruppo consiliare non legga mai le delibere, preme direttamente “SÌ” senza fiatare!

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