Continua a lasciare strascichi il consiglio comunale-corrida di lunedì sera (qui la cronaca e i video). Uno dei momenti caldissimi è coinciso con l’interrogazione della consigliera del Pd Patrizia Lissi che chiedeva conto del programma di chiusure delle scuole comunali, domanda a cui il sindaco Alessandro Rapinese ha risposto che le risposte arriveranno se e quando ci saranno atti ufficiali.
Oggi Lissi torna sulla vicenda: “I metodi del sindaco Rapinese, chiusi verso qualsiasi forma di dialogo e collaborazione, hanno raggiunto nuove vette inesplorate – scrive in una nota l’esponente del Pd – Fin dal suo insediamento, l’attuale Amministrazione, ha annunciato di voler chiudere più di una scuola, ottimizzando, a suo dire, le spese. Una scelta che però, non tutti i genitori, costretti a dover portare i figli lontano da casa, approvano. Per questo motivo, già il 29 luglio ho presentato un’interrogazione per chiedere se siano in programma chiusure o accorpamenti”.
“Non solo non ho ricevuto risposta scritta, ma nemmeno a voce, nonostante l’abbia richiesta più volte. Come da regolamento, dunque, ho chiesto l’iscrizione della stessa interrogazione all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Il sindaco non si è degnato di fornire alcun chiarimento, limitandosi a dire che lo sapremo a tempo debito – aggiunge Lissi – Sorgono spontanee alcune domande: i cittadini non hanno diritto di sapere con anticipo le intenzioni dell’Amministrazione e la scuola che dovranno frequentare i propri figli, al fine di organizzarsi al meglio? Devono scoprire lo stato delle cose sempre a giochi fatti? Rapinese pensa sia giusto non rendere conto delle proprie azioni e decisioni ai cittadini? E l’assessore non ha niente da dire? Se l’Amministrazione è in buona fede, qual è il problema? Forse ha qualcosa da nascondere…”. Qui sotto il video della risposta (e degli sfottò per un errore materiale nel testo dell’interrogazione) del sindaco alla consigliera Pd.
4 Commenti
Lissi, ma lei dov’era negli anni passati?. Il problema delle scuole e non solo di quelle a Como si protrae da decenni e adesso pensa che con un “colpo magico” disastri e burocrazia scompaiano?. Meno propaganda e più collaborazione.
lei se la deve prendere con chi oggi è al governo della città (poveri noi), non che è all’opposizione. forse ha bisogno di chiarirsi le idee. se ci prova, le chiarisce.
Questa amministrazione è in modalità “va tutto bene madama la marchesa”.
Così facendo si arriverà a fare le magliette “Rapi go home” ed a portargliele sotto le finestre del fortino Cernezzi. Per me una taglia M grazie. E se fate una tazza per la camomilla sempre con “Rapi go home” ne prendo un paio.
Probabilmente non hanno ancora preso una decisione …