Qualche decina di persone, Gaber d’ordinanza (“Libertà è partecipazione”, manco a dirlo) con tanto di amplificatore, un solo consigliere comunale – d’opposizione – all’attivo (Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica, per il resto solo comunicati stampa) e qualche partecipante che non aveva la minima idea della rimozione dell’appuntamento.
Tra questi (ignari) un nome pesantissimo come quello di Marco Mazzone, Compagnia delle Opere (a favore del progetto), che, stupito, è stato aggiornato dall’ex assessore al Commercio, giunta Lucini, Gisella Introzzi.
Dopo il clamoroso dietrofront del Comune (qui tutti i dettagli della magrissima figura), che ha cancellato l’assemblea pubblica su viale Varese le associazioni contrarie al progetto Nessi&Maiocchi, dunque, si sono comunque ritrovate alle 20.30 in biblioteca per contestare modi, contenuti e metodi dell’amministrazione sul fronte del progetto e delle scelte comunicative di Palazzo Cernezzi che, in effetti, ha depennato l’incontro 4 ore e 45 minuti prima della convocazione.
PER APPROFONDIRE
Viale Varese, parcheggio. Quel pasticciaccio brutto dell’assemblea. Majocchi: “Convocati ieri”
“Un paio d’ore fa – ha detto Chiara Bedetti, Legambiente, capofila della protesta – abbiamo ricevuto il laconico e anonimo messaggio dell’amministrazione comunale che rinvia a data da destinarsi l’Assemblea pubblica di questa sera. Il progetto non deve essere portato avanti, in quanto non è riscontrabile alcun interesse pubblico”.
In giornata, ampiamente prevedibile, sono arrivate, lancia in resta, le opposizioni a Palazzo. Riportiamo le note in forma integrale.
Svolta Civica, con Nessi:
“L’amministrazione comunale ha tardivamente convocato un’assemblea tematica sulla proposta di ampliamento del parcheggio di viale Varese. L’iniziativa appariva già inadeguata rispetto alle esigenze di approfondimento del delicatissimo tema considerata la scadenza del 29 luglio per l’eventuale dichiarazione di pubblico interesse del progetto finanziario depositato dall’impresa Nessi & Majocchi.
Apprendiamo, a distanza di quattro ore dall’evento, che, a seguito della pubblica deprecazione fatta dall’impresa interessata circa l’opportunità della convocazione anche in relazione alla riservatezza della proposta, l’amministrazione ha comunicato il rinvio a data da destinarsi della manifestazione. A prescindere dall’osservazione secondo cui la proposta non può più considerarsi sottoposta a clausola di riservatezza avendo la parte interessata già divulgato autonomamente a terzi la propria informazione mediante più presentazioni a operatori del commercio e alla cittadinanza presso l’aula consigliare ed essendo la stessa divenuta pubblica per effetto di numerose illustrazioni apparse sui giornali locali, non si può non censurare l’impropria ingerenza di un privato nei confronti della Città e del suo legittimo interesse a discutere con gli amministratori sul destino di una zona strategica per l’intera collettività.L’amministrazione, dal canto suo, non ha perso l’occasione per smentire la disastrosa confusione con la quale affronta i temi che maggiormente stanno a cuore ai cittadini e l’incapacità di programmare anche i più semplici interventi”.
Partito Democratico:
“Sono imbarazzanti: l’hanno convocata con soli tre giorni di anticipo e ora la disdicono con sole 3 ore di anticipo e l’assessore Butti pensa pure a prenderci in giro. Ma non si rende conto che lui e tutta la Giunta Landriscina in realtà stanno prendendo sonoramente per i fondelli i cittadini di Como?”, se lo chiede Tommaso Legnani, segretario cittadino del Pd, che, assieme ai consiglieri comunali Stefano Fanetti, Gabriele Guarisco e Patrizia Lissi, è ancora esterrefatto alla notizia della mancata assemblea tematica su viale Varese.
“L’assessore alla Riqualificazione urbana faceva lo spiritoso per le nostre proteste circa la modalità di gestione della vicenda. Ora forse si è reso conto che c’è ben poco da ridere e che ai cittadini tutto questo non diverte per niente – incalzano gli esponenti del Pd –. Potremmo capire tutte le motivazioni, anche che, visto appunto i tempi strettissimi con cui hanno convocato l’assemblea, non tutti gli interessati potessero essere disponibili a stretto giro di posta, in una serata di fine luglio. Ma per quanto ci riguarda, speriamo invece che il rinvio voglia dire che il centrodestra ha capito che si tratta di una discussione importante e che non si poteva liquidare velocemente in un unico incontro. E ci auguriamo che in fondo l’impossibilità del progettista a partecipare sia solo una scusa per ripensarci”, concludono.
Movimento CinqueStelle, con il capogruppo, Fabio Aleotti:
“Sono scioccato dal repentino annullamento dell’assemblea tematica su Viale Varese, le assemblee tematiche sono momenti informativi e di confronto. Infatti (cito testualmente dal sito del comune di como): ‘E’ convocata un’assemblea tematica sul tema: riorganizzazione ed ampliamento del parcheggio di viale Varese. Relatori gli assessori Marco Butti e Vincenzo Bella.” Quindi non sul progetto Majocchi.
L’incontro sarebbe stata un’ottima occasione per conoscere l’opinione della cittadinanza sul futuro di Viale Varese in generale ma così probabilmente non era, sarebbe stato solo uno spot pubblicitario per un progetto privato! Infatti il privato in questione può bloccare un incontro tra amministrazione e cittadin. Sic! E con quale motivazione? La riservatezza di un progetto sbandierato ai quattro venti! Spero che presto questa amministrazione si renda conto di essere organo politico di controllo ma soprattutto di indirizzo, indirizzo che non deve essere dettato da interessi privati ma dall’interesse della cittadinanza“.
2 Commenti
Sono andato in biblioteca per l’assemblea tematica, ma l’assessore Butti non c’era. Strano. L’allora consigliere Butti era così sollecito nell’occuparsi dei temi della città: portava i lumini nelle vie con i lampioni spenti, portava le brioche agli operai a Villa Olmo … come si cambia quando si passa dall’altra parte…
Ridicoli, ancora quelli delle paratie.