Sarà il giudizio del sindaco, in sostanza, a determinare (o quantomeno a fare da potentissimo ago della bilancia) se un dirigente del Comune di Como merita o meno il premio per la performance sul lavoro. E’ il passaggio più importante del documento varato dalla giunta Rapinese sulla valutazione della produttività. Parliamo della recente Delibera 501 “Approvazione nuova metodologia di valutazione delle performance dirigenziali” (completa in fondo all’articolo) con cui l’esecutivo ha dato l’ok al documento che rivoluziona il sistema di valutazione interno (anche questo lo trovate completo sotto). Sono 17 pagine dove il passaggio sostanziale è questo:
La valutazione del comportamento organizzativo è di competenza del Segretario, che motiva le valutazioni qualora insufficienti (inferiori a 6/10). Il Segretario propone la valutazione al Sindaco, che, sulla base di motivate argomentazioni, può apportare un correttivo fino al massimo del +/- 30% sul totale della valutazione del comportamento organizzativo individuale. Il ruolo del NIV (Nucleo Indipendente di Valutazione, Ndr) è quello di presidiare la correttezza metodologica di tale processo valutativo.
E ancora:
In considerazione della rilevanza del comportamento organizzativo all’interno della valutazione generale, si prevede che, se la valutazione del comportamento organizzativo individuale, dopo l’eventuale correttivo del Sindaco, è inferiore a 6/10, la valutazione si considera negativa e non consente al dirigente l’accesso alla premialità (a prescindere dal grado di raggiungimento della Performance organizzativa e degli obiettivi di Performance individuale).
Quindi, senza sufficienza, niente premio. Nello stesso documento si legge come l’amministrazione “al fine di garantire il rispetto dei tempi previsti dalla presente metodologia” definirà gli obiettivi entro il mese di gennaio di ogni anno.
Ecco dunque la delibera di giunta:
delibera_giunta_n_501E il documento che ridefinisce il sistema premiale (a pagina 8 il passaggio di cui abbiamo raccontato):
sistema di misurazione e valutazione della performance
10 Commenti
Interessante. A inizio anno, Il Segretario Comunale definisce i parametri oggettivi per la determinazione degli obiettivi ai Dirigenti; alla fine dell’anno determina la percentuale di raggiungimento degli obiettivi parametrati per ogni Dirigente e Rapinese Sindaco decide arbitrariamente la variazione del 30% dell’obiettivo e del conseguente premio? In altri termini, se l’obiettivo parametrato è stato raggiunto al 70%, Rapinese Sindaco può portarlo al 100% con l’erogazione del relativo premio. Al contrario, se l’obiettivo è stato raggiunto dal Dirigente al 100%, Rapinese Sindaco può decidere arbitrariamente di ridurlo del 30% con riduzione del relativo premio. Ma è proprio così?, Il Segretario non è in grado di definire i parametri oggettivi che misurino il raggiungimento degli obiettivi dei Dirigenti e quindi Rapinese Sindaco li deve correggere a “sensazione”? Oppure, non essendo ben chiari gli obiettivi dati dall’Amministrazione ai suoi Dirigenti è meglio evitare di usare parametri oggettivi e determinarli a “cazzum”? Mah…..cosa deve fare Rapinese Sindaco per circondarsi di supporter……. 😊
Ineccepibile.
Per prima cosa bisogna chiarire che dirigenti e personale sono pagati per lavorare bene, al meglio delle loro possibilità e semmai andrebbero considerate le inadeguatezze come demerito. I premi dovrebbero riguardare eccezioni ben documentabili che siano molto al di sopra delle normali competenze già ampiamente remunerate. L’allegra “distrubuzione degli anni passati” oltre allo sperpero di denaro è stato un pessimo esempio.
Quindi uno Sceriffo appena diplomato e con qualche esame di giurisprudenza, mette in piedi un sistema premiale (ammesso che lo abbia ideato e ne sia stato in grado) per valutare la performance di Dirigenti da lui più volte lodati. Dirigenti, al suo contrario, laureati e con diversi master per la tipologia d’incarico ricoperto.
Qui davvero siamo al tragicomico!!!
Sceriffo, ma non sarebbe meglio non premiare nessuno (tanto le prebende sono già belle alte) invece di mettersi dentro un ginepraio come questo?
Ma lui vuol essere ricordato Ah si se la città di Como se lo ricorderàààààààà
Lo Sceriffo che ha donato la Luce!!!
Altro che premi ai dirigenti ( ke x altro percepiscono stipendi stratosferici e fanno poco o nulla…qnd non fanno danni). Dovrebbero diminuirglu gli stipendi aumentare orario di lavoro e fargli pagare i danni. E chi sbaglia x 3 volte ..via a calci in cu….
Quindi bisogna essere simpatici al sindaco..dei dirigenti manco controllano i loro dipendenti che o sono io che ho la sfortuna di vederli o sono sempre gli stessi che fanno pause eterne a fumare nel cortile nuovo ad esempio un signore castano coi capelli a caschetto ed una bionda con gli occhi azzurri di circa 45 anni sempre lì..Mi è capitato per svariati motivi di dovermi recare in comune 6 volte tra ottobre e novembre e secondo me il dirigente che non controlla questi personaggi non merita premi
Ué Rapi dai….raccontaci come andrá a finire…..posto che da Superman in giú fate l’amministrazione Marvel, super Eroi, Salvatori della cittá decadente ed immobile, altruisti, cercatori di soluzioni cosmiche sul dialogo, progettisti con la gomma del destino della cittá allo specchio, rinnovatori anzi risorgimentetori senza se e senza ma, dai raccontaci Rapi qual’é la strada intrapresa per fare il solito italco salto della quaglia per andare a posizionarsi ad un livello superiore dopo aver preso la batosta elettorale che verrá alle prossime elezioni. Gruppone misto, tipo un terzo campari, un terzo gin, un terzo vermouth con scorzetta?
finalmente si va verso la vera meritocrazia negli anni recenti i vari premi andavano a chi durante l’anno non lavorava. bravo sindaco!!
“Meritocrazia”: ecco la parola magica con la quale si riempie di niente il nulla.
Meritocrazia dove?
Finalmente si va verso le vere raccomandazioni: non servono i risultati, basta essere amici del sindaco che un 30% arriva in regalo!