Due giorni fa il Pd, con il consigliere Stefano Legnani, accusava il nuovo Regolamento per l’amministrazione condivisa varato dal Consiglio comunale: “Tagliate le consulte. Rapinese chiude e non favorisce la partecipazione”. Oggi sullo stesso tema interviene con durezza Civitas, la lista fondata dall’ex assessore e consigliere (giunta Lucini), Bruno Magatti.
Proseguendo con i colpi di mano, la Giunta Rapinese sceglie di abrogare le Consulte delle Associazioni previste e incardinate nella gestione democratica del Comune di Como dall’articolo 10 dello Statuto comunale e che avevano in passato garantito la realizzazione di progetti di valore per la comunità comasca.E lo fa molto furbescamente mentre adotta in parallelo un “Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni materiali e immateriali del Comune di Como con gli Enti del Terzo settore”. Inutile rammaricarsi che questa decisione della Giunta sia stata lunedì 2 ottobre scorso ratificata dall’attuale Consiglio Comunale.Qualcosa come 208 Associazioni comasche – iscritte da circa un decennio all’Albo ufficiale Associazioni comunali nei vari settori Economico, Sociale, Culturale, Educativo, Ambientale, Sportivo-ricreativo – perderanno ogni possibilità di rappresentanza e interlocuzione diretta con il Comune e di confronto tra di loro. In sostanza, non potranno più dare un contributo – nello stile di condivisione e confronto democratico orizzontale tipico della “Consulta” – alla governance, alla realizzazione di Progetti e all’orientamento delle scelte amministrative comunali nei rispettivi settori di interesse.Il Sindaco e l’Assessora ai Servizi Sociali non sono affatto preoccupati di questa perdita di democrazia rappresentativa e pluralismo nella gestione del Comune di Como perché hanno scelto di vedersela direttamente a tu per tu con ciascuno della decina soltanto di soggetti del Terzo Settore ammessi dal nuovo Regolamento, che diventano così di fatto monopolisti nella relazione e nella prestazione di beni e servizi con il Comune, alla faccia del vigente Statuto Comunale .A tutti gli altri soggetti che erogano “Sussidiarietà” e che sono stati esclusi con questo sonoro schiaffo in faccia, non resterà che evaporare o intrupparsi, o – forse meglio ancora – “capitalizzarsi”…
Un commento
Poi toccherá a voi dell’opposizione…..la fará lui dandosi la delega.