Nuovo attacco ai frontalieri.
Arriva, manco a dirlo, dal il Mattino della domenica, giornale della Lega dei Ticinesi.
Nei giorni scorsi come abbiamo raccontato il Consiglio di Stato ha deciso, tra le varie misure in chiave anti-Covid, di limitare a 30 persone l’accesso a cinema, teatri e manifestazioni culturali.
Decisione che non è stata ben digerita con un titolo eloquente in un articolo a firma del leader del partito, Lorenzo Quadri: “In 30 al cinema, ma i frontalieri entrano senza limitazioni?”.
Si legge: “Per contrastare i contagi da Covid, il Consiglio di Stato ha deciso un ulteriore giro di vita. Toccate in particolare le sale dei cinema e dei teatri, che non possono ospitare più di 30 persone (prima si era addirittura fisssato il massimo di 5). Ciononostante la svizzera non prende misure sul confine, e gli oltre 70mila frontalieri possono entrare tutti senza limitazioni”.
E ancora: “Abbiamo interpellato alcuni interlocutori, ai quali abbiamo chiesto: in Ticino le misure per il contenimento del coronavirus si inaspriscono, per contro, i frontalieri entrare liberamente, malgrado nella provincia di Varese esplodano i contagi e quella di Como non sia messa granché meglio. Non sarebbe opportuno prevedere delle misure restrittive al confine, magari accompagnate da controlli sanitari?”.
E sotto le testimonianze:
Un commento
Lega = stupidaggini.
Una costante che accomuna le nazioni.