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Da Traglio a Calenda, fino alla foto con Gaffuri e Del Barba: Terzo Polo a Palazzo con Minghetti?

Potrebbe essere la novità dell’autunno politico comasco. Ma tutto sommato, se accadesse, perché siamo ancora una fase di circospezione e sondaggi, non sarebbe nemmeno così inaspettata.

Partiamo dalla foto in copertina: ci sono il coordinatore provinciale di Italia Viva, Alberto Gaffuri sulla destra, il deputato dello stesso partito Mauro Del Barba al centro, e sulla sinistra l’ex candidata sindaco e sfidante di Alessandro Rapinese alle ultime elezioni, Barbara Minghetti. Come noto, il partito renziano è alleato di Carlo Calenda e insieme hanno dato vita al Terzo Polo.

A chiudere il cerchio, c’è poi la piccola elegia di questo incontro immortalato in città due giorni fa, sempre a firma Gaffuri: “Il senso ultimo dell’impegno civile e politico è creare relazioni che possano servire, oggi o in futuro, al luogo in cui si vive. Discutere tra sordi radicalizza le posizioni, farlo con Barbara Minghetti – consigliera comunale per Como e Mauro Del Barba, invece, regala positività. L’Italia sul serio, in fondo, nasce per unire, non certo per proporre ulteriori divisioni”.
Parole a cui ha fatto eco lo stesso Del Barba: “A Como sto trovando una miniera di ‘capitale umano’, come dicono quelli che studiano! Persone preparate, impegnate e reti forti che hanno retto l’urto della pandemia e stanno reggendo quello della crisi. E pure una forte coscienza politica. Mettiamola così: val la pena cercare parcheggio per farci ottimi incontri”.

Insomma, germoglio di Terzo Polo con prospettiva di ingresso anche a Palazzo Cernezzi, magari proprio tramite l’adesione di peso di Minghetti? Per ora, di ufficiale non c’è nulla. Ma i contatti, i confronti, il dialogo sull’eventualità è tutt’altro che inesistente. Come andrà a finire – tenendo conto che oggi Minghetti siede all’opposizione in consiglio nella lista Svolta Civica assieme a Vittorio Nessi e Luca Vozella – è difficile dirlo. Ma di sicuro, se anche l’ex candidata sindaco si avvicinasse al Terzo Polo (o chissà, ne diventasse portavoce in aula) non si potrebbe parlare di rivoluzione a freddo.

Minghetti, infatti – ospitò Carlo Calenda nella sua sede elettorale ai tempi della campagna per le comunali e il leader di Azione pronunciò una frase così: “Io voterei Barbara e l’avrei voluta con me nella mia campagna per Roma per il suo profilo. Che è un profilo non solo civico ma civico impegnato, che è una declinazione molto importante. E da qui la decisione di sostenerla”.

Ma non solo: fu la candidatura di Minghetti, almeno in parte, a rappresentare per Anna Veronelli, attuale candidata del Terzo Polo alle Politiche, l’elemento essenziale per dire addio alla ventennale storia in Forza Italia e inaugurare una nuova stagione politica e personale.

E fu ancora Minghetti – qui, alla fine, soccombendo – ad assumere la posizione più morbida in assoluto quando in Azione Como scoppiò il caso di Doha Zaghi.

A tutto questo va aggiunta la storica sintonia di Minghetti – oltre che con Alberto Gaffuri – con Maurizio Traglio, ex candidato sindaco del centrosinistra nel 2017, suo compagno di opposizione nei cinque anni della Giunta Landriscina e vicinissimo a Matteo Renzi da sempre (come dimostrarono l’incontro decisivo per la scelta della candidata sindaco al Birrificio, nell’inverno scorso, e la presenza dell’imprenditore anche all’ultima visita dell’ex presidente del Consiglio a Como, pochi giorni fa).

Insomma, la vicinanza di Minghetti con il mondo che oggi costituisce il Terzo Polo è nei fatti. Un ulteriore avvicinamento, se solo “ideologico” o anche concreto benché magari soltanto personale e senza coinvolgere l’assetto di Svolta Civica a Palazzo, per dare uno sbocco istituzionale alla nuova creatura politica in città, non è ancora inciso nella pietra. Ma sembra svilupparsi con una certa logica, in questi giorni.

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2 Commenti

  1. Il risultato alle elezioni, visti gli ultimi sondaggi, sembrerebbe scontato. Tuttavia, sarà interessante vedere quanti voti il Terzo Polo recupererà dai delusi del PD e quanti voti recupererà dai delusi di Forza Italia e della Lega. Ebbene sì! Moltissimi miei amici leghisti non tollerano più le smargiassate del Capitano. Ci sta. Chi ha sognato l’Italia Federale in un’Europa Federale (l’idea di Miglio), fa fatica a riconoscersi nel sovranismo della Meloni e della Lega di Salvini. Anche molti elettori di Forza Italia si riconoscono molto più in Calenda/Renzi piuttosto che nella vestale dello statalismo inefficiente e sovranista. Tra le prime cose che vedremo, l’aumento di stipendio per quelle categorie di dipendenti pubblici che meglio si identificano nella destra estrema. D’altro canto, molti elettori dell’area riformista del PD che non hanno ancora digerito la precedente alleanza con i 5Stelle, si trovano a dover digerire l’anacronismo di un Fratoianni o il fanatismo ambientalista di Bonelli. Insomma, l’unica novità di queste elezioni sarà il Terzo Polo. Il resto, compreso i 5Stelle, è ormai la solita zuppa! 😊

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