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De Santis: “Rischio terrorismo davanti alla caserma. Restino gli stalli riservati ai vigili”

Arriva in consiglio comunale la decisione, per certi versi clamorosa, assunta dal comandante della polizia locale, Donatello Ghezzo, in pieno accordo con l’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti, con cui saranno eliminati a brevissimo tutti i parcheggi gialli davanti alla caserma della Polizia locale di viale Innocenzo (cosa che peraltro ha fatto infuriare i sindacati).

Oggi quegli stalli – una discreta fila a bordo strada – sono unicamente riservati alle vetture private con cui agenti e funzionari raggiungono la sede, ma il loro destino è diventare “bianchi” a disposizione di tutti i cittadini.

“Magari è un problema del Codice della Strada e questo è senza dubbio importante – ha premesso il consigliere di Fratelli d’Italia, Sergio De Santis – ma non dimentichiamo che l’Italia sta attraversando un momento in cui il pericolo terrorismo è elevato e le caserme e gli uffici governativi possono essere sempre oggetto di possibili attentati. Può far ridere o sorridere ma nessuno può mettere la mano sul fuoco su determinate situazioni”.

Dunque ecco l’invito esplicito a un ripensamento sull’eliminazione dei posti riservati, che dovrebbe concretizzarsi a brevissimo (peraltro, secondo quanto dichiarato dall’assessore Negretti, anticipando identici provvedimenti per tutti gli spazi riservati oggi ai veicoli privati della forze delle ordine: sosta “speciale” potrà essere garantita in tutta la città soltanto a mezzi di servizio e in numero limitato).

“A mio avviso se si potesse fare un ripensamento sarebbe meglio valutare altre soluzioni – ha aggiunto De Santis – O si libera completamente l’area e la sicurezza è assicurata per tutto l’edificio; oppure, piuttosto che lasciare i parcheggi ai privati, dove può parcheggiare chiunque dando adito a problemi, io sarei per lasciare quei parcheggi agli genti perché questo garantirebbe una maggiore sicurezza rispetto a un posteggio pubblico”.

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25 Commenti

  1. Sono già contento che il mio intervento abbia aperto una discussione, a parte il solito buontempone di cui non mi curo. Quando si parla di lavoro e lavoratori, non va dimenticato il tipo di mansioni che esplicano le forze dell’ordine. I turni sono spesso disposti su tutte le 24 ore, non sempre programmabili giorni prima, anzi soggetti a modifiche anche imminenti, basti pensare al personale cosiddetto di “reperibilità”; gli operatori non devono aprire un esercizio commerciale (con tutto il rispetto per chi la mattina apre il bar o la boutique) ma sono persone che devono presidiare il territorio per esigenze di sicurezza collettiva come fanno le volanti del 112/113/117; a volte trattasi di personale aeronavigante, con turni di 8/10/12 ore, spesso impiegato per attività di prevenzione incidenti o di ricerca e soccorso nautico; a volte sono agenti addetti alla sala operativa, aperta e attiva giorno e notte; alcune attività, coperte da consegne di servizio, prevedono addirittura la denuncia alla procura militare per lievi ritardi. Se tutto ciò non merita un minimo di rispetto e di comprensione, allora vi prego, non state lì a piangere il brigadiere dei carabinieri ammazzato come un cane, o stare dalla parte della vedetta della finanza speronata. Siate coerenti. Fregatevene.
    Cosa si può fare? Si può chiedere la modifica dell’art. 7 c. 1 lett D del cds, che non è stato scritto sulla pietra come le tavole di Mosè, e pertanto modificabile, estendendo la riserva dei posti anche alle auto private del personale in servizio. Saluti.

    1. Mi scusi, cosa c’entra l’omicidio di un carabiniere con i posti auto per le auto private?

      I turni anche notturni e non programmati in anticipo riguardano anche mille altre categorie di lavoratori.
      Inoltre, se guarda i posti di piazza del popolo, sono riservati al personale solo in specifiche fasce orarie (diurne), quasi a smentire la tesi della necessità per turni improvvisi, turni notturni e sicurezza anti terrorismo. Lei come se lo spiega?
      Saluti.

      1. Sig. Giorgio, lo riscrivo.
        1. Portate affetto e solidarietà alle forze di polizia quando qualcuno muore in servizio è molto bello ma anche molto facile. Chiedere aiuto e comprensione anche nelle semplici attività quotidiane, che permettono di iniziare a lavorare con un pizzico di serenità, come un parcheggio, queste sono le vere dimostrazioni di vicinanza alle nostre (anche sue) forze dell’ordine.
        2. Sul tipo di lavoro, quindi l’attività di polizia è uguale a tutte le altre, senza distinzione di pericolo, di impegno, di responsabilità. Se questo è il suo pensiero, allora non credo di doverle dire altro sul tema.
        3. Ha ragione sul terzo punto. Fu un errore lasciare questa situazione aperta al resto della città. Il divieto doveva essere permanente.

    2. Ma non era per TERRORISMO? É già rientrato l’allarme? Per fortuna, iniziavo a preoccuparmi. O forse buontempone é colui il quale utilizza parole altisonanti per attirare l’attenzione creando confusione.

      1. Sig. Comino, non è che la dichiarazione successiva deve per forza cancellare la precedente. Gli attentati e l’innalzamento delle misure di sicurezza in tutti i paesi dell’occidente sono un dato di fatto. Ora, o si lascia tutto sgomberato, lasciando comunque posti per le auto di servizio, oppure si cambi il cds e si consenta la fermata anche per le auto private per il tempo necessario all’espletamento del servizio. Si capisce meglio ora?

        1. Sig.De Santis, lei crede davvero che lasciare la possibilità di occupare i posti auto con auto private fuori dalle caserme possa avere un minimo di senso anti terroristico? Noti bene, i posti possono comunque essere lasciati liberi quando non c’è personale. E quindi come potrebbe giovare la cosa? Si capisce meglio ora l’inutilità del discorso in questa ottica? Chiara invece la sua volontà di lasciare o dare un privilegio, come ha giustamente argomentato. Non concordo e credo come me molti altri ma va bene provarci; si guadagnano punti Meloni? Dà fastidio tirare in ballo argomenti più grossi o drammi; questo é scorretto e moralmente triste, a mio avviso. Buona battaglia ma per quanto mi riguarda persa. Saluti

          1. Non mi va di farmi trasportare da lei in inutili polemiche. Rilegga ancora. O spazi liberi o occupati da macchine di servizio. Io aggiungo magari anche auto di persone in servizio. Se non riesco a spiegarmi, amen. La saluto.

  2. Ha ragione De Santis, quei posti vanno lasciati. Ricordo un incidente alle 3 di notte quando fu proiettato un dissuasore di sosta contro il portone dei Vigili (2006 forse) e l’attentato incendiario in provincia di Modena ed alcuni atti intimidatori avvenuti in Puglia. A mio avviso lasciare quei posti non costa nulla alla collettività

  3. Ma perché devono toglierli? … quarta gente dove andrebbe a parcheggiare ? .. Non saranno due o tre parcheggi on più a risolvere il probl3ma parch3ggi a Como.. per quello ci sarebbe l’area Ticosa da adibire a parcheggi per i cittadini .
    Che i dipendenti parcheggio tranquillamente davanti alla stabile . Stimo la Negretti ma non condivod o quest’idea

    1. È questione di equità: se per andare a lavorare prendi l’auto privata, cerchi posto come qualsiasi cittadino.

      Certo non si pretende di risolvere il problema posteggi, anche se sarebbe interessante sapere quanti sono i posteggi riservati a auto provate in tutta la città.

      Le auto di servizio invece giustamente devono avere posti riservati.

      PS. pure un singolo posteggio riservato solo per me in piazza Cavour non darebbe nessun fastidio, perché non me lo danno?

  4. È curioso che l’Assessore alla Sicurezza abbia tolto i parcheggi riservati ai Vigili Urbani. Non se ne capisce il motivo a patto che si voglia incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Ma sarebbe stato sufficiente dirlo. Perché? Motivi tecnici? Mah…
    È altrettanto curiosa se non sorprendente la dichiarazione del Consigliere di Fratelli d’Italia. Il Comando dei Vigili Urbani di viale Innocenzo XI è un obiettivo “sensibile”. Lo è quasi come Montecitorio, Palazzo Chigi, al pari dell’Ambasciata americana o di quella inglese o di una multinazionale francese…… Ha ragione! Come è possibile questa leggerezza dell’Antiterrorismo, dell’AISE, della DIGOS e dei GIS. Come non pensare che il terrorista in attesa di martirio non aspiri a immolarsi per conquistare la tanto agognata “paletta” dei ghisa comaschi e farla diventare un trofeo per i malconci combattenti dell’ISIS?
    Sarebbe stato meno originale ma più efficace se il Consigliere di Fratelli d’Italia avesse detto semplicemente che avevano ragione i Sindacati. Ma hanno ragione? Mah…

    1. Il motivo è stato ben esplicitato. Basta leggere l’art. 7 del Codice della Strada per capire che quei posti non possono essere riservati alle auto di proprietà dei Dipendenti Pubblici che prestano servizio al Comando di Polizia Locale.

      1. Ha ragione e grazie di avermi consentito l’approfondimento.
        Il D.Lgs 285/1992 “Codice della Strada” è stato modificato dalla Legge 145/2018 “Bilancio di previsione dello Stato…” (cosa c’entra! mah…) che è stata resa attuativa dal 30.6.2019. Nella nuova stesura dell’art.7 non è esplicitata la possibilità di riservazione dei posteggi attraverso Ordinanza Comunale. 🙂

  5. Posti riservati unicamente per la auto di servizio.
    Per quella privata i poliziotti si cerchino posteggio come tutti.

    Ottima decisione di Ghezzo e Negretti, ridicole le allusioni al terrorismo di De Santis

  6. Sai mai che un terrorista, magari pure suicida, in preda al terrore per trenta euro di multa per divieto di sosta, rinunci ad un attentato. Se il problema è davvero la sicurezza, allora si tolga completamente il parcheggio, non lo si riservi ai dipendenti comunali.

    Ma poi tutti questi dipendenti pubblici con il posto auto gratis vengono tassati per questo benefit aziendale fornitogli gratuitamente, o sono solo i lavoratori delle aziende private che devono pagare tasse anche se ti regalano una caramella a Natale? A minimo 10 euro di parcheggio al giorno risparmiati, fanno 2.500 euro l’anno in più. In pratica due stipendi di un normale operaio.

  7. Sì, certo. Allora, per lo stesso motivo, andrebbero riservati i posti anche davanti a Palazzo Cernezzi. Vogliamo poi parlare del rischio autobomba nei parcheggi dei vari Centri Commerciali?

  8. Sì in effetti i terroristi hanno il terrore di venire multati per aver lasciato l’autobomba in seconda fila, in divieto di sosta o su un marciapiede. So di attentati sventati da ausiliari della sosta. Addirittura una volta un carroarmato è stato multato e confiscato per essere sceso dalla napoleona a 56kmh (non aveva la revisione e aveva i cingoli invernali in piana estate).

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