Due notizie di cronaca nazionale hanno unito, per così dire, i mezzi pubblici di Roma e Milano nelle ultime ore. Da un lato, i filmati realizzati sulla metropolitana del capoluogo lombardo in cui sono state riprese alcune borseggiatrici in piena azione, con i video poi postati su diversi social. Un fatto che ha portato la consigliera comunale del Pd, Monica Romano, a stigmatizzare le riprese invitando gli autori a rivolgersi alle forze dell’ordine piuttosto che a postare (qui tutta la vicenda).
“Quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm e di diffondere i video su pagine Instagram con centinaia di migliaia di follower è violenza, ed è molto preoccupante – ha affermato la consigliera milanese – La smettano, sia quelli che realizzano i video, sia chi gestisce i canali Instagram che li rendono virali, di spacciare la loro violenza per senso civico. Non è così, trasformando le persone in bersagli, che si ottiene giustizia”. Come risposta, una valanga di insulti verso Monica Romano, accusata di non capire il senso civico di chi aveva realizzato e diffuso i filmati.
Il secondo caso si è verificato a Roma, dove un dipendente della metropolitana A – come segnalato dalla giornalista Francesca Mannocchi – ha fatto un annuncio ai viaggiatori con queste parole: “Attenti agli zingari, attenti agli zingari”, salvo poi tornare ad annunciare le fermate in arrivo. L’Atac ha poi annunciato un provvedimento disciplinare giudicando inaccettabile l’uso della parola “zingari”. Qui tutta la vicenda.
Oggi su entrambi i temi è pubblicamente intervenuto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il comasco Alessio Butti (Fratelli d’Italia).
“E’ paradossale “guardare il dito” e non “la luna” – ha scritto Butti su facebook – Di fronte al problema sicurezza, che richiede la massima attenzione, è ridicolo che come capro espiatorio venga preso il dipendente Atac che a Roma definisce, sicuramente con un po’ di leggerezza, chi compie i furti “come zingari”, per mettere in guardia i passeggeri da possibili scippi”.
“Così come a Milano sono finite nell’occhio del ciclone le persone che hanno diffuso sui social le immagini delle borseggiatrici in azione – ha aggiunto Butti riferendosi al secondo episodio – Attenzione alla morale ambigua di chi, anziché stigmatizzare chi scippa, stigmatizza chi riprende lo scippo. Così si rischia di non fare più distinzione tra cittadini perbene e delinquenti, con una deriva preoccupante per la nostra società”.
4 Commenti
ma cosa ne pensa il suddetto butti, che fa parte del governo??????????
“La consigliera milanese e la tutela dei ladri”. Ecco percheè certa gente la si dovrebbe tenere lontana dalla politica. I Ladri sono criminali e come tali non dovrebbero avere nessuna tutela della privacy e i cittadini che li filmano e li rendono “visibili” andrebbero encomiati invece di criticarli. Si dovrebbe cominciare a far pagare lo Stato e le aziende per la mancata sicurezza nei trasporti pubblici risarcendo i danni subiti.
Figurati se qualcuno del PD non dava la colpa a chi denuncia. Poveri zingari..Siamo un popolo senza cervello e ci estingueremo presto.
Da quando le denunce si fanno mettendo dei video sui social? Ero rimasto che ci si dovesse rivolgere alle forze di polizia (certo, senza incassare il pollice alzato di tanti followers…). Sono d’accordo, invece, sul fatto che siamo un popolo senza cervello, ma per altri, ben più gravi, motivi.