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Dl sicurezza, “papà” Molteni esulta: “Risposta a un Paese trasformato in campo profughi”

Dopo un impasse tra Lega e M5S che sembrava sul punto di spaccare la coalizione di governo, il Decreto Sicurezza ha finalmente sfondato al Senato, ottenendo fiducia piena.

Non sono mancate le dichiarazioni di uno dei fautori comaschi del decreto, il Sottosegretario all’Interno e personalità leghista di spicco in città, Nicola Molteni, che ha detto a Comozero: “Si tratta di una grande soddisfazione. È un risultato importante per Matteo Salvini e per il governo che in questi cinque mesi ha dimostrato e sta dimostrando di fare più di quanto i precedenti governi abbiano tentato in passato. Governi che ci hanno consegnato un paese trasformato in un campo profughi.”

Il voto, secondo Molteni, non è solo una vittoria strettamente politica. La fiducia data al DL Sicurezza è anche una dimostrazione dello “stato dell’unione”, della compattezza della maggioranza: “Ho presenziato a tutte le commissioni, a tutti le ottocento votazioni sugli emendamenti al decreto. C’è stata condivisione piena anche con esponenti di Forza Italia e Fratelli D’Italia. La maggioranza è solida e si è dimostrata tale nel voler garantire più sicurezza, meno immigrazione, espulsioni più rapide e un contrasto serio alla criminalità organizzata.”

Nonostante la vittoria in parlamento, il Decreto Legge ha però alzato pesanti cori di critiche in quanto rimuove la possibilità per potenziali richiedenti asilo di richiedere la protezione internazionale.
Le proteste di chi da anni si trova sulla prima linea dell’emergenza migranti non sono mancate soprattutto a Como. Questa settimana il presidente dell’Osservatorio Giuridico per i Diritti dei Migranti, Antonio Lamarucciola, ha definito il DL Sicurezza una “bomba a orologeria” pronta a esplodere e a trasformare molti degli stranieri tra la popolazione migrante comasca in irregolari, in fantasmi agli occhi dello Stato.

La risposta di Molteni è semplice: “Questo decreto non significa la fine dell’integrazione. Significa fare migliore integrazione, più giusta. Chi scappa dalla guerra sarà accolto. ” Nemmeno nel giorno della vittoria si risparmiano poi gli strali per l’opposizione. “Chi critica questo decreto, non l’ha letto davvero. Chi critica è il Partito Democratico che ha favorito l’immigrazione indiscriminata degli ultimi anni, consegnandoci un paese invaso.”

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