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Dopo l’ennesima rissa, Nessi in via Anzani: “Più polizia, controlli sulle attività e Casa di quartiere per i cittadini”

Dopo l’ennesimo episodio che ha richiesto l’intervento in forza della Polizia in via Anzani per due accenni di rissa, Vittorio Nessi – già indicato dalla candidata sindaco Barbara Minghetti quale assessore alla Sicurezza in caso di vittoria al ballottaggio – si è recato sul posto.

VIDEO Como, la corsa al ballottaggio inizia così: Polizia in massa in via Anzani, urla e tensione

“Anche oggi fatti incresciosi – ha affermato – noi intendiamo far sì che la Polizia sia sempre più presente anche tramite la Polizia locale. Poi vogliamo controllare la regolarità dei negozi e delle attività commerciali”.

“Infine – ha concluso Nessi – vogliamo la partecipazione dei cittadini, attraverso la Casa di quartiere”.

Dalla pagina facebook di Minghetti, peraltro, un ulteriore passaggio: “Io credo alle statistiche e credo alle parole del comandante Ajello, ma credo anche a mia figlia che ha paura ad uscire con le amiche la sera. Una paura che dobbiamo, tutti insieme, cittadini e istituzioni, cancellare con i motivi che la provocano. La sicurezza è un valore”.

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9 Commenti

  1. Forse mi sbaglio, ma credo di ricordare che questi interventi per via Anzani fossero uno dei punti programmatici enunciati da Rapinese nel primo incontro tra candidati sua Espansione.
    Copia incolla?

  2. Bisogna riconoscere che è bastata l’esclusione del centrodestra dal ballottaggio e la Polizia è intervenuta in forze per sedare una rissa non particolarmente differente rispetto ad altre e sempre nello stesso angolo della strada e sempre tra gli avventori dello stesso locale. Chissà perché la Polizia non è mai intervenuta con simile decisione in questi cinque anni? Può essere un buon segno per la nuova Amministrazione sia che si chiami Rapinese sia che si chiami Minghetti: evidentemente l’immobilismo è finito. 😊

  3. Non vi è alcun dubbio: in materia di propaganda, la Donna-in-carriera e la sua ghenga piddina sono sempre imbattibili. Provate a contare le volte che si sono degnati di andare o soltanto di parlare dei problemi di via Anzani o di altri quartieri. Ma in campagna elettorale il clan della ZTL invece ci va. In una parola: non fidatevi.

    1. Cosa vogliamo farci. Ogni tanto ritorna il profumo della tracotanza dei “baluba”. “Ghenga” presumo italianizzazione di “gang” non è particolarmente “politically correct” ma cosa vogliamo farci, la tolleranza è la forza della liberaldemocrazia e si è condannati a certi linguaggi.😊

    2. Abbiamo capito che preferisci quello che si batteva contro il dormitorio, per mettere le grate a San Francesco, che parla di Como come Tijuana.

      Tante parole ma zero soluzioni. Contento tu, contenti tutti.

  4. Caro assessore Nessi, non può sollecitare maggiore severità ai suoi ex colleghi magistrati? E comunque sono quasi tutti nigeriani. Possibile manco mezzo rimpatrio?

  5. Già, la moltiplicazione dei pani e dei vigili…ma il dott. Nessi è al corrente dei numeri ? P.s.: Aiello, non Ajello.

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