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Elezioni, centrodestra, complotto a corte? Fermi il diplomatico: “Qualche voto autonomo” (E lo spettro di Rinaldin)

Deglutire stavolta è dura. La vittoria di Fiorenzo Bongiasca è uno di quei tranci di roba malcotta (a casa) che davvero il centrodestra locale (quantomeno nelle componenti più strutturate e meno ribelli) non avrebbe pensato di dover masticare (e buttare giù).

Contro (?) ogni previsione l’ex presidente provinciale, sindaco di Gravedona, ieri sera ha conquistato il trono di villa Saporiti (elezione di secondo livello in cui votano – sic! – solo gli amministratori).

Qui tutte le cronache

Nonostante il ruolo istituzionale – è presidente del Consiglio Regionale – e il passaggio di scettro della guida forzista a Mauro Caprani (intervistato qui), Alessandro Fermi è, e resta, il dominus indiscusso dei berlusconiani in terra comasca.

Ieri sera in prima linea fra le mura di Villa Saporiti, era in attesa del risultato.

E’ andata malissimo, presidente
Devo dire la verità, l’altra volta, quando Livio vinse contro Maspero, partivamo in svantaggio, lo sapevamo. Abbiamo condotto una bella battaglia e l’abbiamo persa, ci stava. Questa volta non dico fossimo necessariamente vincenti ma avevamo tutte le carte in regola per portare a casa il risultato

E poi?
E poi è andata al fotofinish, uno scarto di 63 voti su 67mila ponderati

Cosa rimane?
L’amaro in bocca, va bene perdere nettamente ma così è molto diverso. Ti trovi a pensare cosa sarebbe accaduto se solo uno o due in più avessero votato, cioè se avessimo mobilitato più amministratori…

Astensione, scarto minimo, numeri millesimati. Sembra un piccolo capolavoro strategico (da Prima Repubblica) ordito da chi ha voluto dare un messaggio. C’è un complotto a corte?
Ma no. Mai stato complottista. Ho ringraziato Mascetti per disponibilità e entusiasmo. Poi ho fatto i complimenti a Bongiasca, è stato bravo

Presidente, non sembra una vittoria del centrosinistra (e altri variegati), piuttosto una sconfitta di una parte del centrodestra
Non ho fatto una disamina analitica del voto. Per valutazioni di questo tipo servono alcuni giorni. Non ho ancora tutti i numeri

Va bene, però sembra che Bongiasca, da vecchio democristiano, abbia radunato forze trasversali, sedotto un po’ ovunque e scommesso sulle vostre rappresaglie interne. Che ci sono state, eccome
Lei mi sta chiedendo se nel centrodestra alcuni hanno votato Bongiasca? Certo che sì: se sommiamo le maggioranze dei Consigli Comunali di Como e Cantù qualche voto manca

Quindi qualche conto lo ha fatto. Posso pronunciare un nome?
Certo

Gianluca Rinaldin
(Pausa) Mi sta chiedendo se ha fatto vincere Bongiasca?

Eh, sì
Non lo so, non lo sento da mesi, non ne ho idea. A cosa si riferisce esattamente?

A un accordo con Fratelli d’Italia per dare un segnale. Anzi una tranvata pazzesca
Sono cose che non voglio pensare. Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno sottoscritto un accordo ufficiale in cui si è lanciata e sostenuta la candidatura di Mascetti. Non voglio immaginare che gli alleati abbiano votato diversamente

Ma voti e conti alla mano, come lei ammette, qualcosa manca
Qualche consigliere, forse, ha votato in autonomia. Può essere. Sono state date indicazioni diverse da Mascetti? Anche questo è possibile ma indimostrabile

A Roma siete opposizione rispetto a Lega e 5Stelle. Qui (non solo nel capoluogo) state con la Lega e avete i grillini all’opposizione. Il centrodestra ha un problema, Presidente
Certo, oggi il Centrodestra per come lo conoscevamo, non c’è.  Vedremo se tornerà. Io auspico ritorni. E’ chiaro che le tensioni nel Consiglio Comunale a Como influiscono nei rapporti politici. Politicamente con Lega e Fratelli d’Italia in Provincia non ci sono problemi, a Palazzo Cernezzi è diverso e le tensioni influiscono. Anche a Cantù le cose non sono lineari. Che questo abbia causato voti autonomi di alcuni consiglieri o, ripeto, indicazioni differenti è evidente: lo dicono i numeri

Quindi il tema Como, intenso come squilibrio nei rapporti di maggioranza in Consiglio, può aver determinato il risultato provinciale?
No. Ma le tensioni di Como così come quelle di Cantù (qui i dettagli) certamente non hanno fatto da collante nel centrodestra

Dunque sì, Como è un problema
Non solo Como ma anche Cantù, ripeto. Ci sono questioni aperte in entrambe le assemblee: così alcuni consiglieri possono non aver votato Mascetti in risposta alle tensioni

(Fotoservizio, Carlo Pozzoni)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

12 Commenti

  1. Spero che mi qualifichi bene sig. Andrea!!!!!!
    Sulla sconfitta non se ne faccia una colpa ormai dovrebbe essere abituato!
    P.s. il Rolex lo vede bene nella foto!!!

  2. Caro Andrea ” non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire”
    Vergognarsi di chi è sempre stato di CDX per esempio ma pronto a cambiare casacca!
    Vergognarsi di aver sostenuto un candidato civico alla bisogna, Vs.
    Vergognarsi di aver sostenuto un candidato appoggiato da transfughi di FDI vicini al signore della politica locale pluriindacato! Che presto presentera’ il conto!
    Vergognarsi di non aver proposto un candidato di CSX pur sapendo che avrebbe perso!
    Vergognarsi di non aver più dignità di partito di Sx!
    VErgognarsi insomma di continuare strenuamente a stare attaccati alle cifre e ai numeri senza saper più chiamare a raccolta la base per iniziare un cambiamento nuovo!
    Vergognarsi insomma di fare i socialisti con i Rolex!

  3. Forza Italia, Lega , PD ecc. ecc, ancora a parlare di chi sta a destra o sinistra, Fiorenzo è semplicemente uno che nonostante sia sindaco di un piccolo paese (comunque fantastico) riesce a muoversi bene , a quanto pare è meritatamente benvoluto e stimato dagli altri amministratori, quindi tutti ,e dico proprio tutti, dovrebbero fare a lui i complimenti e gli auguri di buon lavoro per il bene di tutta la provincia

  4. La gestione di Fermi e Caprani (chi è costui?) è enormemente dannosa per Forza Italia, già in crisi da tempo. Se vogliono arrivare all’estinzione e alla totale distruzione del partito ci stanno riuscendo benissimo. Speriamo che qualcuno a Milano veda questo scempio e inizi a fare qualche riflessione.

  5. Sarebbe interessante sviluppare un dibattito costruttivo fra le opinioni espresse da Carlo e Renato , ne trarrebbe giovamento il partito .
    Le opinioni sopra riportate sono entrambe condivisibili, rispecchiano le due opposte opinioni all’interno del partito.
    Da un confronto può nascere qualcosa di positivo.

  6. L’unica cosa che risulta chiaramente da queste elezioni è che il PD ha votato come Rinaldin, il che la dice lunga sulla lungimirante classe politica di questi dirigenti! Spero che almeno non abbiano la faccia tosta di intestarsi questa vittoria politica! VERGOGNATEVI!!!

    1. Ma il PD esattamente di che cosa dovrebbe vergognarsi?
      Di aver sostenuto un candidato alternativo a quello di Forza Italia e Lega, che ha vinto?
      Di aver sostenuto un candidato civico, che è riuscito ad andare oltre il potenziale bacino di amministratori di centrosinistra?
      Di aver posto le basi per proseguire il lavoro fatto da Maria Rita Livio in questi anni in Provincia, della quale Bongiasca è stato Vicepresidente?
      Che vergogna, in effetti…

    2. ….è più probabile che abbia suggerito di boicottare le elezioni: l’obiettivo non era far vincere il candidato del PD ma far perdere il candidato del cdx. La differenza è sottile…?

  7. La gestione del partito fatta da Caprani ( il braccio armato ) e Fermi ( lo stratega ) ha portato a questi risultati.
    Fermi si è circondato di fedelissimi e sta in un castello, per ora , inespugnabile
    Quanti si riconoscono in questo partito ininfluente che non è capace di aggregazione e di attrazione verso le persone.
    Quali idee si propongono , su quali battaglie ci si impegna ? Apparentemente nessuna e questo allontana le persone.
    L’unico obiettivo e la gestione del potere , l’occupazione degli spazi , le trame per gestire il sottobosco di interessi clientelari .
    In questo modo non si va da nessuna parte .
    Non c’è confronto interno e questo è gravissimo.
    Ora dopo la sconfitta si andrà a cercare chi ha tradito , chi non è stato allineato e si individuato a torto o ragione verrà espulso.
    E poi si pensa o ci si illude di crescere ?

  8. Alessandro Fermi ha ragione. Al netto dell’assurdo sistema di elezione per la Provincia, appare evidente che un problema esista. La stragrande maggioranza delle amministrazioni locali del comasco hanno un orientamento politico ben preciso. Como, Cantù ed Erba sono governate da maggioranze di centrodestra. Sarebbe stato quindi naturale aspettarsi un risultato diverso da quello che è uscito dalle votazioni di ieri l’altro.
    Temo che la cosa si possa ripetere anche a Gennaio quando gli amministratori saranno (ri)chiamati ad eleggere i consiglieri provinciali. E nella prossima primavera ci saranno anche le elezioni amministrative. Da semplice iscritto a Forza Italia vorrei permettermi un semplice ed umile suggerimento. Bisognerebbe ripartire dalle donne e dagli uomini che amministrano i nostri paesi. Dal più piccolo al più grande. E che lo fanno, il più delle volte, con spirito di servizio e grande sacrificio e dedizione. Investendo tempo e spesso anche risorse proprie.
    Giusto cercare di rafforzare l’alleanza politica con Fratelli d’Italia e Lega. Sarebbe altrettanto importante rafforzare il partito di Forza Italia in città e in provincia.
    Io ho votato Mascetti anche perchè rappresentava un’area politica ben precisa entro cui mi riconosco.
    Auguri di buon lavoro a Bongia.

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