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Elezioni, anche la sinistra di Como Comune con Minghetti. E mercoledì coalizione alla piscina di Muggiò

Il polo di sinistra formato da Civitas e probabilmente M5S, alternativo alla coalizione di centrosinistra che fa perno sul Pd assieme a Svolta Civica, Verdi e Agenda Como 2030, perde un pezzo.

Como Comune, il raggruppamento che unisce Articolo Uno, Psi, Sinistra Italiana e Socialisti in Movimento, abbandona la tentazione e, per l’appunto, sosterrà Barbara Minghetti. Ad annunciarlo, la stessa candidata sindaco.

“La coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura a Sindaco di Barbara Minghetti, finora composta da Partito Democratico, Svolta Civica, Agenda Como 2030 ed Europa Verde, comunica con soddisfazione e piacere l’adesione al progetto di sviluppo della Città di Como da parte di Como Comune, formazione ecosocialista che unisce Articolo Uno, PSI, Sinistra Italiana, Socialisti in Movimento e persone impegnate in pratiche di cittadinanza attiva”, si legge nella nota ufficiale.

“A Como – dice Barbara Minghetti – abbiamo costruito un’ampia coalizione di proposta e di governo. Siamo sempre disponibili, per la nostra natura democratica, a ragionare con chi volesse chiedere di entrare in questa forza propulsiva, ed eventualmente ad accogliere chi si ritrova nella nostra voglia di offrire soluzioni concrete alle urgenze della città e di prendersi la responsabilità di governare bene Como, facendo fronte alle sfide che la attendono, condividendo spirito, passione e linee programmatiche”.

Oltre al livello politico, prosegue anche il “tour” tra i quartieri di Minghetti e dei partiti a sostegno: la coalizione, infatti, sarà presentata mercoledì 23 febbraio, alle 11, in un “punto stampa” davanti a un luogo da tempo al centro di cronache e polemiche: la Piscina comunale di Muggiò.

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8 Commenti

  1. Ma possibile che la storia in Italia la ricordino sempre in pochi?
    Sig. Gelindo, lei che va in cerca (in politica…) di supposte adamantine coerenze identitarie, certo rammenterà che perfino il sovietico Togliatti fu Vicepresidente del Consiglio ed anche Ministro di Grazia e Giustizia.
    Si sta parlando di un politico, non certo di un imbelle.

  2. I piccioni comaschi della sinistra, che a livello nazionale si sono tenuti alla larga dalla ghenga piddina, nel capoluogo lariano sono stati accalappiati nella voliera che la Donna in carriera ha predisposto appositamente, anche per loro. D’accordo: politicamente erano già morti da un pezzo, ma ora la sinistra-zombie rischia di subire vilipendio di cadavere. E soprattutto lo spubblicamento di quell’etica politica cui teneva al di sopra di ogni cosa.

    Perché quand’anche alle prossime amministrative prevalesse questa coalizione contronatura, che va da Sinistra italiana a Italia morta, il pallino lo avranno in mano le élite rappresentate dalla Donna in carriera. E ai piccioni della sinistra non andrà neppure un chicco di mais. A meno che abbiano legittimamente deciso di “sporcarsi le mani”, ma in tal caso abbiano almeno il pudore di cambiare ragione politica rinunciando a definirsi Sinistra.

  3. Perdoniamole il primo piccolo errore di una campagna elettorale che ha iniziato piuttosto bene. L’annuncio che Como Comune partecipa alla coalizione doveva essere fatto dal portavoce di Como Comune che in questo modo avrebbe avuto la possibilità di argomentare la scelta del suo gruppo. A parte questo, la scuola politica dei leader di Como Comune si è fatta sentire. Differenze di principio su alcune impostazioni del programma, vedi Asili Nido per esempio, ci sono e probabilmente resteranno ma al contrario di chi ha preferito autoescludersi, i leader di Como Comune sanno bene che nei Tavoli programmatici si potranno discutere e mediare le differenze fino ad annacquarle. La politica è fatta di mediazioni e di compromessi: se non fosse così non avremmo Draghi al Governo, non ci sarebbe stato il Governo di larghe intese di Enrico Letta e così buona parte dei Governi dei primi 70anni della nostra storia repubblicana. La rigidità delle posizioni è tipica di chi riesce solo a vivere all’opposizione. Infatti, sia con Lucini sia con Landriscina c’è chi non ha resistito a fare opposizione perfino dai banchi della maggioranza.

  4. E adesso Magatti correrà in tandem con l’M5S, oppure da solo con la sua Lista graziella, destinata a diventare, alla conta dei prossimi voti, un piccolo e inutile monopattino?
    Secondo me, secondo me… si coalizzerà

  5. Egr. Sig. Simone,

    Como negli anni dal dopoguerra ha avuto solo 3 giunte di Centro-Sinistra (Pigni-Simone-Lucini), quante di Centro-Destra? Controlli solo gli ultimi 30 anni. Ci perdiamo con Rapinese che vuole vendere “The Electric Life” su ebay, vuole asfaltare Piazza Roma, ecc.. ecc… Si pensa al problema della buca in strada, (perfettamente corretto), ma nessuno ha una visione di Como tra 20/30 anni, nessuno pensa ai giovani, va bene Piazza Volta in siffatto modo? Eventi culturali = 0. Quanti Assessori alla cultura (in minuscolo) negli ultimi 4 anni? Patrimonio Comunale, Aree dismesse, Periferie, Traffico. Perchè il sig. Rapinese che era in Consiglio al momento delle ratifiche non ha sollevato il problema dei parcheggi del Sant’Anna. e se lo pone ora?
    Cordiali saluti

  6. Non sono d’accordo. Penso che nella lista civica a favore di Minghetti vi siano davvero persone intenzionate a cambiare le cose. Il vero problema e la causa dell’inattività della giunta attuale, sono, secondo me, i dirigenti comunali, impassibili, immobili e sclerotizzati da anni. Solo levandoli dai piedi, turnandoli o svecchiando la dirigenza, si potrà sperare in qualcosa di meglio.

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