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Elezioni, Minghetti debutto con la coalizione: “Sarò un sindaco per lo sviluppo. Le mie parole: cura, relazione, ascolto, quartieri e condivisione”

Davanti a un edificio tutt’altro che casuale – la piscina di Muggiò chiusa ormai dal 2019 – questa mattina Barbara Minghetti, nel corso di una conferenza stampa, ha presentato la coalizione completa che sosterrà la sua candidatura a sindaco di Como e, soprattutto, ha iniziato a delineare i punti chiave del suo programma a partire dallo slogan: “Viva Como viva”.

“Le parole cura, relazione, ascolto, quartieri, condivisione e partecipazione saranno il nostro punto di partenza perché quello che voglio essere è un sindaco per lo sviluppo, una parola che ha tantissime declinazioni e racchiude una progettualità ampia e complessa – ha infatti dichiarato -dallo sviluppo sostenibile e ambientale, con la valorizzazione del ciclo pedonale e le soluzioni per risolvere il problema della viabilità che attanaglia Como, fino allo sviluppo umano, che significa creare una città di tutti e per tutti occupandoci delle difficoltà, ma anche dando valore ai quartieri, valorizzando gli spazi per lo sport e per la cultura con la C minuscola, quella che fa aggregazione. E ancora le scuole, i parchi e una grande attenzione per i ragazzi che vada dall’alta formazione a un polo di hub e start-up, spazi creativi e soluzioni per l’abitabilità. Infine un turismo che possa lavorare tutto l’anno, creato attraverso relazioni anche con altre città partendo dal presupposto, però, che un turista può vivere bene la nostra città solo se tutti comaschi per primi vivono bene”.

Obiettivi ambiziosi, che nei prossimi mesi andranno poi declinati in un programma concreto, sottoscritti dalle cinque coalizioni che sosterranno Minghetti nella sua corsa alla poltrona di sindaco ovvero Pd, Svolta Civica, Agenda Como 2030, Europa Verde e da oggi anche Como Comune, la formazione ecosocialista che unisce Articolo Uno, PSI, Sinistra Italiana, Socialisti in Movimento e persone impegnate nella cittadinanza attiva.

“Una lista civica da sola non potrebbe correre ed è per questo che è importante il sostegno dei partiti, costituzionalmente depositari da sempre dei valori della collettività – ha sottolineato Vittorio Nessi (Svolta Civica) – alle parole già dette aggiungerei anche i concetti di competenza, professionalità e dialogo e una grande e profonda sensibilità sociale che unisce tutte le forze di questa coalizione, ma soprattutto l’idea di non fare grandi promesse che poi non potranno essere mantenute, come abbiamo visto in passato,”.

“La nostra attenzione sarà per tutte le persone che vivono a Como, non solo per i cittadini perché la sicurezza di una città non deriva da un controllo militarizzato, come abbiamo visto in alcuni casi, ma dalla coesione sociale, dall’essersi presi cura delle situazioni di vulnerabilità – ha sottolineato Celeste Grossi (Como Comune) – e la vulnerabilità è qualcosa che può toccare tutti”.

“Nell’ultima relazione di Italia Oggi sull’ambiente, Como si posizione sotto il novantesimo posto su 107 province per inquinamento, piste ciclabili, verde urbano e numero di veicoli ibridi e elettrici – ha detto Elisabetta Patelli (Europa Verde) – per questo abbiamo condiviso con tutta la coalizione la necessità di intervenire in modo deciso sulla mobilità dolce, sulle infrastrutture, sulla rigenerazione urbana e sulla riforestazione urbana, l’arma più economica e potente contro i cambiamenti climatici oltre che uno strumento per garantire una qualità della vita alta”.

“Como ha sempre avuto un grande potenziale ma ora ha bisogno di una spinta per ripartire e per diventare il polo di eccellenza che merita di essere e sicuramente la candidatura di Barbara Minghetti porterà Como in questa direzione”, è stato invece il commento di Francesco Cima Vivarelli (Agenda Como 2030) mentre una vera e propria investitura è stato l’intervento di Federico Broggi (Pd) che ha sottolineato la convinzione con cui il suo partito sostiene la candidatura di Minghetti: “Fin da subito abbiamo sostenuto fermamente la candidatura di Barbara Minghetti e siamo qui con grande entusiasmo per mettere a disposizione della città una nuova stagione che deve portare grandi novità, a cominciare dall’avere un sindaco donna, ma non solo – sono state le sue parole – infatti Barbara porta con sé una serie di competenze che le sono riconosciute a livello internazionale e siamo felici che a sostenerla ci sia una coalizione larga che garantisca la governabilità”.

“Da oggi partono i tavoli di lavoro sui temi della città che poi apriremo anche alla città, continueremo il nostro viaggio nei quartieri iniziato proprio da Albate – ha concluso Minghetti – e proprio per concretizzare fin da subito il tema del dialogo, così importante per noi, è già attivo un filo diretto sul nostro nuovo sito e a breve apriremo anche le porte della nostra sede per chi vorrà venire a confrontarsi con noi”.

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7 Commenti

  1. Egr. Sig. Gelindo, Lei è in attesa dei carri armati di Putin. inolte è il classico comasco che deve denigrare, senza mai proporre/esporsi.
    Le auguro una serena giornata se Le riesce.

  2. La parola “sviluppo” utilizzata dalla Donna in carriera fa semplicemente rabbrividire. Perché svela, riassumendoli in un termine, i capisaldi di una visione letteralmente opposta a quella di cui avrebbe urgente bisogno il capoluogo lariano. Le parole sono importanti e i suoi dissimulati propositi ultraliberisti possono al massimo fare leva sulle nullità politiche di Italia morta e sugli eucarioti piddini che si cibano di puro opportunismo politico. Prepariamoci, qualora vincessero, al circo permanente del “politicamente corretto”, ovvero: pura fuffa finto-sinistrese condita da una bella verniciata di verde.

  3. Ho avuto modo di ascoltare tutta la presentazione. È indiscutibilmente interessante. In primis perché finalmente, e al contrario di altre esperienze, la visione temporale è a 20-30anni. Vogliono senza paura cambiare il volto della città e farla finalmente entrare nel nuovo millennio. Inoltre, ipotizzano confronto e sinergie sia con i piccoli centri della provincia, soprattutto in tema viabilità, sia con le altre città di provincia lombarde con storia e cultura simili. Non vedono una città autistica e chiusa nel proprio “particulare” ma una città che possa compararsi con altre eccellenze. Oltre a ciò, rispetto al primo embrione dei programmi visti in seno alla coalizione, quello di Agenda 2030, si dà il giusto peso a due aspetti cruciali per Como: la viabilità e la sostenibilità ambientale. La città deve assolutamente risolvere il problema del traffico e deve risolvere l’inquinamento che la rende tra le città meno vivibili in Italia. Infine, la centralità sulle nuove generazioni. Una città con un’età media molto alta deve divenire attrattiva per i giovani. Altrimenti muore. L’inizio è più che promettente anche se sarà fondamentale il ruolo dei Tavoli programmatici. Il sogno è degli artisti, la creatività è degli ingegneri perché consente di scoprire il modo per realizzare i sogni. In ogni modo, per ora godiamoci i sogni. Il pragmatismo in questa fase è di quelli che pianificano di mettere a posto i tombini perché sono consapevoli che più di questo non sanno fare.

  4. A me son cadute le braccia (per usare un eufemismo)
    Leggo dal programma: “Le parole cura, relazione, ascolto, quartieri, condivisione e partecipazione saranno il nostro punto di partenza .
    Il consueto bla, ba, bla .
    Forse mancava qualcosa e trovo aggiunto: “competenza, professionalità e dialogo e una grande e profonda sensibilità sociale ”
    Non manca niente.
    Qualsiasi cosa faranno, potranno dire “era nel programma”

  5. Spero porti concretezza al di là delle belle parole di circostanza.
    Spero sappia comprendere l’opportunità unica data da una proprietà illuminata del Calcio Como con la quale il giusto dialogo può portare alla pedonalizzazione dell’area stadio, alla creazione di un impianto moderno che diventi anche polo vivo e pulsante di una città che deve darsi una nuova identità.
    In bocca al lupo

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