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Rapinese ieri fuori dal seggio in Provincia
Attualità, Politica

Elezioni provinciali, esulta il centrodestra e si scatena contro Rapinese: “Ha isolato Como e fatto naufragio”

Canta vittoria il centrodestra comasco – in particolare con Fratelli d’Italia – dopo la netta affermazione alle elezioni provinciali. Con 7 eletti, la lista Centro Destra in Provincia risulta quella con il maggior numero di nuovi consiglieri provinciali. E nello specifico Fratelli d’Italia porta a Villa Saporiti Monica Colacicco, Claudio Ghislanzoni e Francesco Cavadini (qui tutti gli eletti).

“Questo risultato è il frutto del grande lavoro che abbiamo portato avanti negli ultimi anni sul territorio, a stretto contatto con i cittadini e le istituzioni locali – afferma in una nota Stefano Molinari, presidente provinciale di Fratelli d’Italia – l’elezione di tre consiglieri provinciali rappresenta un riconoscimento alla nostra coerenza e all’impegno costante per difendere gli interessi del territorio comasco con serietà e competenza. Sono sicuro che Claudio Ghislanzoni, Francesco Cavadini e Monica Colacicco porteranno il loro valore aggiunto in Provincia; a loro auguro buon lavoro a nome di tutta la direzione provinciale”.

Molinari inoltre sottolinea il flop del candidato Rapinese che, con la sua lista, ha ottenuto un solo eletto, senza nemmeno riuscire a confermare tutti i consensi del suo gruppo: “Il modesto risultato di Rapinese, conferma che il sindaco della città capoluogo è completamente isolato a livello istituzionale, così come lo è con sempre più cittadini comaschi. Questo isolamento è il risultato del suo atteggiamento ostile ed egoriferito. Lui è così e lo sappiamo, ma il vero problema è che isolandosi lui, isola anche Como”. Infine, Molinari fa notare come “la sinistra sia stata sonoramente battuta, evidenziando il ruolo determinante di Fratelli d’Italia nel contesto politico provinciale”.

Come si diceva, anche il commissario cittadino di Como città, Sergio Zauli, ha commentato: “Il centrodestra stravince le elezioni provinciali di Como (votano ahimè solo sindaci e consiglieri comunali) e Fratelli d’Italia con una massiccia mobilitazione dei propri amministratori iscritti e simpatizzanti elegge ben 3 consiglieri provinciali. Buon lavoro alla più votata Monica Colacicco a Claudio Ghislanzoni e Francesco Cavadini. E io lo avevo detto in tempi non sospetti che non sarebbe bastata una brezza autunnale per salvare il sindaco di Como Rapinese dallo scioglimento o meglio, visto il risultato , da un vero e proprio naufragio”.

Soddisfazione anche da Forza Italia: “Le elezioni provinciali sono state un grande successo per la coalizione di centrodestra, premiata dall’impegno di tanti amministratori locali – dice il consigliere regionale di Forza Italia Sergio Gaddi, coordinatore provinciale del partito azzurro – Forza Italia è andata benissimo, è sempre più radicata sul territorio e quindi ringrazio i nostri candidati e faccio i complimenti al nuovo consigliere Umberto Cappelletti, capogruppo a Cantù”.

“Al tempo stesso osservo il pessimo risultato del partito di Rapinese, confinato con un solo rappresentante al quarto posto, nonostante i roboanti proclami della vigilia e il sostegno bulgaro dei consiglieri di Como, che avevano un forte valore ponderato in termini di punti – aggiunge Gaddi – La provincia di Como ha invece necessità di rappresentanti seri e competenti, che il centrodestra ha espresso e che lavoreranno per il territorio”. In totale, la lista Centrodestra in provincia ha totalizzato 40.618 preferenze, e 3.540 sono andate al forzista canturino Umberto Cappelletti.

E ancora da FdI arriva il commento della consigliera regionale Anna Dotti che si dichiara “Soddisfatta della risposta del territorio”. Ecco l’Intervento

Lo sforzo congiunto di partito che ha coinvolto gli amministratori iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia ha portato al grande risultato dell’elezione di 3 Consiglieri Provinciali che rappresentano in modo omogeneo tutto il territorio comasco, elezione che non solo conferma il trend esponenziale di Fratelli d’Italia, ma che conferma anche la volontà degli amministratori locali di dare continuità al lavoro iniziato dai banchi del Governo e che prosegue giornalmente in Regione Lombardia.

Auguro buon lavoro a tutti i neo-consiglieri nell’interesse unico del territorio.

 

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5 Commenti

  1. Ma come volevate finisse? Gente amante della poltrona e di miseri privilegi da “piccolo politico” di paese, espressione di partiti nascosti dentro false liste civiche (una triste moda) , avrebbero mai votato per il “NEMICO” della politica? Dopo i vergognosi cambi di maglia visti a Como e le altrettanto vergognose nomine di assessori esterni, dirigenti etc., ancora parlano…. Destra e sinistra a braccetto. Paga sempre pantalone, cioè i cittadini.

    1. Sicuramente è come dici. Ora però facciamo un gioco di ruolo: sei un consigliere comunale di un piccolo Comune della provincia, uno realmente civico, uno di quelli che sono dieci anni che si studia le delibere, che prova a risolvere i problemi del suo piccolo Comune, sottraendo tempo alla sua famiglia, solo perché credi che la competenza e lo studio possa migliorare la vita delle persone, dei tuoi concittadini. E hai a disposizione un voto, perché questo amore per la competenza e lo studio valga non solo nel tuo Comune, ma anche a un livello più alto, quello provinciale. Ti sei immedesimato? Ok. Ora dimmi, seriamente, che avresti votato Roperto.

    2. Chiedo scusa, a proposito di nomine discutibili: chi è che ha nominato assessore il proprio capo di gabinetto? È successo prima o dopo l’entrata in vigore dei nuovi (generosissimi) emolumenti (ovviamente previsti per legge)?

  2. Utilizzando parole e atteggiamenti alla Rapinese verrebbe da definire questo sito particolarmente cattivo nei confronti di un soggetto che è la massima espressione dell’egocentrimso e narcisismo. La foro che avete pubblicato è però la testimonianza di come siamo davanti ad un soggetto che, proprio a causa del suo esagerato egocentrismo, è in realta solo. Ora farà partire la caccia alle streghe verso chi tra i suoni non ha votato e verso chi, tra i sottoscrittori della lista, gli ha fatto una pernacchia, non sostenendolo nell’urna. Un soggetto solo, incapace di delegare, di dialogare, di confrontarsi. Dal vostro articolo, però, spicca anche l’assenza di una presa di posizione della Lega, sostenitrice di Rapinese sin dal primo turne nelle scorse elezioni.

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