Giusto ieri davamo conto della clamorosa decisione del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia per Como e provincia, Stefano Molinari, di revocare dall’incarico di responsabile degli Enti locali per il partito il sindaco di Rovellasca, Sergio Zauli (qui tutti i dettagli). Un provvedimento maturato dopo le elezioni regionali, quando dopo l’esclusione dalle liste di Zauli, quest’ultimo appoggiò la candidatura della sindaca di Argegno Anna Dotti, favorendone l’elezione al Pirellone proprio a danno di Molinari.
“Forse dovrei esprimere amarezza, vista la mancanza di un qualsiasi confronto – aveva commentato Zauli dopo il siluramento – ma una situazione molto critica del partito a livello provinciale emersa ieri sera, ove nel 2022 abbiamo registrato quasi un 20% di iscritti in meno rispetto al 2021, ove molti circoli sono inoperativi, e dove la Lega ci ha superato alle ultime elezioni, unico caso lombardo a parte l’anomala Sondrio, mi impongono un forte senso di responsabilità. Come sindaco avrò da statuto comunque la possibilità di partecipare al direttivo provinciale e come ho anche fatto ieri sera potrò liberamente esprimermi e dare il mio contributo per rafforzare FdI territorialmente”. Ma oggi ecco che arriva un nuovo, pesantissimo affondo del coordinatore provinciale nei confronti del sindaco di Rovellasca.
“La premessa è ricordare all’amico Zauli di rinnovare il tesseramento al partito altrimenti con grande dispiacere non potrò farlo presenziare in qualità di invitato, e non di membro effettivo, ai coordinamenti provinciali – esordisce Molinari, con un chiaro monito rivolto a Zauli – Se poi Zauli avesse espresso il suo punto di vista durante il coordinamento provinciale dove io ho relazionato a tutti la situazione gli avrei più dettagliatamente spiegato che una delle cause di questo risultato negativo è proprio lui”.
E ancora, sempre Molinari: “Forse si e dimenticato che l’incarico di responsabile Enti Locali è il piu importante dopo il mio nella gerarchia del partito. E forse si è dimenticato di dire che pur essendo Sindaco di una ridente cittadina di circa 8.000 anime non è riuscito a far nascere un circolo e altrettanto ha dimenticato di sottolineare che non è neppure riuscito a tesserare nessun componente della maggioranza che lo sostiene e nessun componente della sua giunta…e qui mi taccio perché come ho già più volte spiegato il mio compito e quello di riportare Fratelli d’Italia in provincia di Como ai livelli di tesseramenti e di proposta politica che abbiamo sempre ottenuto e non quello di alimentare inutili polemiche”.
5 Commenti
lotta fratricida ( tra Fratelli di merende) ???
Bhe visto che siete fascisti il vostro insuccesso è un successo. Avanti così in Italia come a Como
E allora il PD ???
I capponi di Renzo…
Fra tutti mi sembrate la combriccola del Vasco !!!!