Mentre Fratelli d’Italia è alle prese con il gran rifiuto del sindaco di Casnate con Bernate, Fabio Bulgheroni che ha detto un secco no alla candidatura del collega di San Fermo, Pierluigi Mascetti, a presidente della Provincia annunciando contestualmente l’addio al partito della Meloni, Forza Italia – almeno nel capoluogo – si schiera compattamente per la scelta di coalizione. O almeno, a sostegno dell’indicazione data ieri dai coordinatori forzista, leghista e meloniano alle “truppe di base”.
In una riunione ad hoc svolta ieri in città, infatti, il coordinatore forzista Mauro Caprani ha incassato le firme di tutti i consiglieri comunali berlusconiani pro Mascetti. Un segno di compattezza, dunque, che arriva mentre non proprio tutto il centrodestra va d’amore e d’accordo.
A Cantù, per esempio, continua a far sentire i propri strascichi la clamorosa frattura tra lo stesso Caprani e la coppia Mirko Gaudiello-Ciro Cofrancesco, rispettivamente presidente del consiglio comunale e capogruppo a palazzo ma ormai entrambi ex di Forza Italia.
“Prima di tutto non è Caprani che ci espelle o ci caccia ma siamo noi che ce ne andiamo – affonda Cofrancesco – E se quello attuale è il destino di ciò che è stato un grande partito liberale, sono sempre più convinto di aver fatto bene a lasciarlo. Il problema, poi, non è quanto sta accadendo a Cantù, ma è chi è stato messo a capo del partito. Qualcuno (Gaudiello, ndr) ha evocato la figura del kapò. Mi sembra adatta”.
Lo scontro, dunque, è tutto con il coordinatore provinciale di Forza Italia, al quale Cofrancesco manda un altro messaggio: “Parla di espulsioni ma per farlo dovremmo almeno avere la tessera: io sono anni che non la ottengo. E poi fa sorridere l’idea che uno si alzi la mattina e annunci esplusioni: esiste uno statuto, servono delle motivazioni. Quali siano quelle di Caprani, nessuno lo sa. Io non ho nulla da nascondere – conclude l’ex capogruppo forzista a Cantù, ora confluito in un nuovo soggetto con Gaudiello – Il dittatore comandi i quattro gatti che sono rimasti, l’unico mio dispiacere è per Silvio Berlusconi che vede il suo partito distrutto in questo modo”.
Infine, sul fronte del centrosinistra, il silenzio e l’incertezza sulle candidature paiono l’unica vera bussola tra Pd e dintorni. Nessun candidato ufficiale, nessun annuncio di alcun tipo, fumose riunioni senza nomi né proposte formali. Il che, però, in controluce (ma non senza qualche mal di pancia nelle ali più a sinistra anche dei dem) pare rafforzare l’ipotesi di un sostegno diretto all’attuale vicepresidente di Maria Rita Livio a Villa Saporiti, Fiorenzo Bongiasca. Il quale, dicono i rumors, domani dovrebbe annunciare ufficialmente se correrà per la presidenza della Provincia oppure no.
Un commento
Spiace che il Sindaco di Casnate lasci Fratelli d’italia perché è una persona disponibile: ha dato la disponibilità a candidarsi a sindaci di Como; ha dato la disponibilità a candidarsi a Presidente della Provincia. Con uu Po di pazienza avrebbe potuto dare la disponibilità a candidarsi per le europee. Peccato, Fratelli d’italia dovrà farsene una ragione!!!!!