Si è innescata a tempo record la reazione del Partito Democratico rispetto alla nota del Comune di Como che accusava esplicitamente i predecessori (ma indirettamente anche il gruppo di Fratelli d’Italia di non aver posto attenzione al tema delle barriere architettoniche in città. In una nota, vanno all’attacco – anche dell’utilizzo dell’ufficio stampa da parte di giunta e maggioranza – il capogruppo Stefano Fanetti e la consigliera Patrizia Lissi.
“L’iter del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche era già stato avviato, come abbiamo per altro recentemente ribadito. E anche molti interventi erano già stati realizzati. Quindi, poche chiacchiere. Quello che stupisce ancora di più è l’uso militante che la Giunta Landriscina fa dell’ufficio stampa del Comune, pagato dai cittadini, che non deve essere al servizio di una parte politica contro l’altra”, è diretto Stefano Fanetti, capogruppo del Pd in consiglio comunale, dopo aver letto i toni con cui l’amministrazione comunale è intervenuta in una nota a proposito del Peba”.
Secondo i dem, le fasi previste dalla Giunta Lucini per il Piano erano quattro: la mappatura e la classificazione delle barriere architettoniche esistenti in relazione all’accessibilità dei percorsi urbani, lo studio e la predisposizione delle azioni volte all’eliminazione delle barriere architettoniche riscontrate nelle infrastrutture stradali, il confronto con le associazioni e i portatori di interessi, la prima programmazione per il triennio 2018-2020 degli interventi tesi all’eliminazione delle barriere architettoniche rilevate nelle infrastrutture stradali.
“La redazione del Piano doveva partire a giugno 2017 e concludersi nel dicembre scorso, ma ciò non significa poi che non fosse stato fatto nulla in questi anni – aggiunge Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd – Sono stati spesi 550mila euro solo per abbattere le barriere lungo le strade pubbliche e per rendere accessibili scuole, case, uffici e centri civici. Gli interventi su strade e piazze sono stati 41, sugli edifici 13, tra ascensori e rampe”.
I consiglieri democratici ricordano anche altri interventi ascrivibili alla giunta Lucini: “Per quanto riguarda l’edilizia pubblica sono stati investiti 550mila euro ed è stato fatto l’adeguamento dei servizi igienici aperti al pubblico nella sede comunale, nel centro storico (in via Vittorio Emanuele), in Villa Olmo; è stata adeguata l’aula magna della scuola di Albate, in piazza 4 Novembre, e gli ingressi dei cimiteri Maggiore, di Lora, di Monte Olimpino con un nuovo ascensore e modificato quello della scuola media di Sagnino. Altri adeguamenti hanno riguardato l’edificio per le attività diurne dei disabili alle Serre di Mognano, l’accesso e la realizzazione dei servizi igienici accessibili del mercato coperto, padiglione grossisti, i servizi igienici e la realizzazione dell’ascensore alla scuola di via Picchi. È stata, poi, installata una piattaforma elevatrice alla scuola di via Nicolodi a Breccia, sono state abbattute le barriere dei servizi igienici e degli spogliatoi della palestra della scuola secondaria di 1° grado di via Magenta, realizzata una piattaforma elevatrice a servizio del Centro anziani di Prestino, eliminate le barriere al piano terra della scuola Don Milani di Sagnino e nei servizi igienici al primo piano della scuola primaria di via Perti, nella palestra annessa alla scuola primaria di via Montelungo e in quella annessa alla scuola di via Interlegno. Alla scuola primaria di via Sinigaglia è stata sostituita la piattaforma elevatrice”.
Per quanto riguarda la mobilità e l’arredo urbano, alla giunta Lucini sono ascritti anche “nuovi posti auto riservati alle persone disabili presso edifici pubblici e centro storico. Sulle strade e le reti, è stato fatto un primo intervento sui marciapiedi presso la stazione di Como Lago e vari altri per l’accessibilità alle fermate del bus. Sono stati impiegati anche dei dissuasori ad alta visibilità con catarifrangenti, secondo la richiesta dell’Associazione ipovedenti e ciechi, per un totale di altri 10 mila euro. Più altri 105mila per i marciapiedi delle vie Bellinzona, Rosselli, Borsieri, Leopardi, Risorgimento, Cardina, Varesina, Canturina”.
2 Commenti
Quali sono le percentuali?
Abbiamo avuto tra le mani questo elenco di opere di cui porta vanto il PD; e abbiamo potuto riscontrare che non sia completamente sincero: alcune delle opere in elenco, visitando i luoghi, non sembrano affatto realizzate; e altre …cosìcosì.
La Giunta Lucini ci ha anche coinvolti in uno studio sulle barriere architettoniche che è svanito nel nulla e le proposte che conteneva sono rimaste ampiamente disattese.
Che non si facciano le guerricciole tra politicanti: vogliamo concretezza e abbondanza di risultati!