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Conte: “A dicembre non avremo zone rosse. No vacanze sulla neve. Scuola, ipotesi aprire prima di Natale. Negozi, orari anti-assembramento”

“Spostamento tra regioni?”, chiede Lilli Gruber. “Ci stiamo lavorando”, risponde il premier Conte.

Questa sera, ospite a Otto e Mezzo, il presidente del consiglio ha chiarito diversi passaggi in vista del prossimo Dpcm in programma per il 3 dicembre.

“Ragionevolmente in dicembre non ci saranno zone rosse ma arancioni e gialle ma si avvicina il periodo natalizio e serviranno misure ad hoc. Non possiamo permetterci di ripetere Ferragosto”, ha aggiunto Conte.

Poi sui temi di queste ore, festeggiamenti natalizi e impianti sciistici (la cui riapertura oggi è stata invocata dalle Regioni interessate dal turismo montano) è stato molto chiaro: “Il protocollo (quello di sicurezza elaborato sempre oggi per gli impianti, Ndr) è una cosa ma è quello che ruota intorno alle vacanze sulla neve che è difficilmente controllabile, ci stiamo confrontando a livello a europeo e siamo consapevoli che non si possono consentire vacanze sulla neve o avremo una nuova ondata”.

“Sarà un Natale più sobrio” ha ribadito più volte conte rispondendo alle domande di Gruber e di Sandro Sallusti.

Cene e incontri ridotti ma consentendo “la tradizione dei doni, è controproducente limitare gli orari dei negozi. Proveremo di consentire l’apertura con orari che permettano di evitare assembramenti”.

Sul fronte scuole il premier ha detto: “Cercheremo di aprirle prima di Natale, stiamo lavorando”.

Proprio su questo fronte la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina ha detto: “Non possiamo immaginare un dicembre con strade affollate il pomeriggio e scuole chiuse la mattina. Le Asl sono andate in affanno, si è chiesto a tutto il Paese di fare un sacrificio e la scuola ha dato una mano. Spero sia una parentesi brevissima, gli studenti hanno diritto di stare il più possibile a scuola”.

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Un commento

  1. Eh si direi proprio che se dall’esperienza estiva si trae una lezione è che se si aprono le piste da sci e i centri commerciali non si riaprono le scuole perché con tutto aperto a fine gennaio torna la zona rossa e i morti sono già stati 50000 forse è il caso di pregare invece di andare a sciare!

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