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Politica

Clamoroso: Giuseppe Guzzetti torna nel Pd a Como. “Letta persona giusta. Ho chiesto a Angelo Orsenigo di iscrivermi”

Sul “nuovo” Pd guidato da Enrico Letta, dopo l’abbandono della segreteria di Nicola Zingaretti, sale a bordo un comasco più che illustre: l’avvocato Giuseppe Guzzetti, 87 anni, originario di Turate, già segretario della Dc comasca, presidente di Regione Lombardia e al vertice per anni di Fondazione Cariplo. Uno degli uomini più influenti e potenti d’Italia, in estrema sintesi.

Guzzetti ha rivelato la scelta di campo pubblicamente, in una lunga intervista al quotidiano Repubblica.

“Mi iscrivo per i giovani, i tanti che come mio nipote Kevin fanno attività fantastiche sul territorio, ma poi politicamente non vanno da nessuna parte perché tutto si decide a Roma – ha dichiarato – Finora non me la sentivo di spingerli a fare i portatori d’acqua dei capicorrente di turno. Ma Letta è la persona giusta per disarticolare questa situazione degenerata, che ha allontanato tanti elettori del Pd e lo ha reso un partito leaderistico e largamente minoritario. Lasciamoli alla destra questi modelli”.

“Ero tesserato Dc e poi del Partito popolare, ma – spiega Guzzetti – non rinnovai la tessera dal 2001, non riconoscendomi in un segretario ex radicale (Francesco Rutelli, ndr) che non condivideva la nostra storia. Poi negli anni in Cariplo ho ritenuto di non affiliarmi a partiti per evitare accuse di partigianeria. Da due anni son tornato libero cittadino, ma non avrei aderito al Pd senza uno come Letta”.

“Ho chiesto ad Angelo Orsenigo, consigliere regionale lombardo, di poter aderire alla sezione di Como. Alla mia età – sottolinea infine Guzzetti, con un altro retroscena comasco al 100% – non credo di essere sospettabile di scelte strumentali o ambizioni. Mi piacerebbe dare una mano a Letta, e a tante valide risorse del partito sul territorio, contribuendo con le mie esperienze in politica e nel Terzo settore, se le vorranno ascoltare. Ne ho parlato anche con gli amici di tanti anni Guido Bodrato e Romano Prodi: gente che, come me, con Letta potrebbe riscoprire la voglia di fare politica insieme”.

L’effetto Guzzetti nella Como dove i meme sguaiati riempiono (male) l’assenza di futuro e dibattito pubblico

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7 Commenti

  1. Caro Amico,
    Buongiorno. Un po’ di grafica pop/futurista, per una politica molto più di “Nani e Ballerine” (con rispetto per i veri nani e ballerine, quelli reali e seri) della Prima Repubblica. Guardi che se la coglie c’ è molta ironia in quel che annoto qui, è più lacca che lecca.
    Con Affetto.
    Davide Fent

  2. Buongiorno, da analista non vedo incongruenze. Essendo come sappiamo il PD unione di più “anime” politiche. Il Presidente Giuseppe Guzzetti è stato uno dei leader massimi della corrente di sinistra della Democrazia Cristiana. Ora il neo segretario del PD, Professor Enrico Lecca, viene dalla stessa area politica, così come molti dirigenti, penso al Ministro Dario Franceschini. Unica cosa, pensando e facendo un po’ di “fantapolitica”, l’ Avvocato Giuseppe Guzzetti potrebbe essere candidato dai grandi elettori PD, in primis il Segretario Provinciale di Como dottor Orsenigo e Onorevole Chiara Braga, come Presidente della Repubblica. Il curriculum è illustre e l’ appoggio parlamentare trasversale.
    Vedremo. Buona giornata. Cordiali Saluti.
    Davide Fent
    @davidefent

    1. Al di là del fatto che il PD sta diventando la nuova DC e non è detto che tutti i suoi elettori siano poi così contenti, lei usa troppe maiuscole inutili, caro Fent. L’ho già notato in altri suoi interventi.
      “Lecca” poi è un refuso involontario (immagino) ma adorabile…

  3. Be visti i disastri combinati dai giovani e dal “nuovo” a questo punto certamente meglio un vecchio democrisrtiano intelligente e capace….

  4. Luigi, si però se il nuovo è rappresentato da Di Maio, Toninelli e compagnia cantante……. arridatece Guzzetti…

  5. Il “nuovo” di che avanza!
    Largo ai giovani!
    Questa è la nuova Linea dei progressisti.
    CHE TRISTEZZA!

    1. Non sarà il “nuovo che avanza” ma sicuramente è il “vecchio che non si arrende”. E mai come ora c’è bisogno di gente che non voglia arrendersi alla mediocrità imperante nel panorama politico. Soprattutto, ahimè, nel nostro territorio.

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