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Il centrodestra comasco non vota, bocciato l’odg sui milioni dell’autosilo Sant’Anna. Orsenigo: “Schiaffo ai comaschi”

I consiglieri regionali comaschi di maggioranza non partecipano al voto e i loro colleghi, sempre del centrodestra, bocciano l’ordine del giorno presentato dall’esponente del Pd al Pirellone, Angelo Orsenigo, per rivedere l’accordo di programma sul nuovo ospedale Sant’Anna con l’obiettivo di non destinare più gli introiti dell’autosilo solo al Comune di San Fermo, dandoli anche all’Asst Lariana.

“Come si dice? Sbagliare è umano. Perseverare nel mantenere l’ingiusto accordo che gonfia le tasche del Comune di San Fermo con i soldi dei pazienti dell’Ospedale Sant’Anna, è diabolico, oltre ad essere inaccettabile e ingiusto: uno schiaffo ai comaschi – rimarca Orsenigo in una nota – La destra lombarda vota per tenere tutto così com’è. I consiglieri lariani di maggioranza non solo non sono riusciti a convincere i colleghi ma addirittura non hanno preso parte al voto mentre i rispettivi gruppi votavano compatti contro la richiesta di cambiare le cose”.

“Con il mio ordine del giorno ho chiesto di rivedere in primis l’accordo di programma sul parcheggio in modo che gli introiti della sosta venissero reinvestiti in sanità, per la collettività, per il bene dei cittadini, reindirizzandoli ad Asst Lariana. Secondo: ho chiesto che fino alla piena revisione dell’accordo l’azienda sanitaria venisse risarcita per gli incassi mancati in tutti questi anni. Terzo: ho chiesto di reinserire il vecchio Sant’Anna di via Napoleona nell’offerta assistenziale del capoluogo dopo un’adeguata opera di piena riqualificazione – spiega il consigliere regionale comasco del Pd – Tre proposte di merito che vengono poste da tempo dal territorio ma che la maggioranza ha deciso di affossare, nonostante la petizione che ho lanciato nel 2019 e che ha raccolto quasi seimila firme per chiedere al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, la revisione dell’accordo. È seguita la mozione che nel 2019 ho portato in Consiglio regionale per chiedere che gli introiti del parcheggio venissero reinvestiti nel miglioramento dell’Ospedale Sant’Anna. Nel 2020 è stato il turno della mozione bipartisan che il consiglio provinciale ha approvato quasi all’unanimità e che chiedeva la revisione dell’accordo”.
“Ma evidentemente – conclude Orsenigo – la destra, responsabile originario di questo accordo scellerato, preferisce tenere le cose come stanno e il capoluogo senza un polo ospedaliero pienamente attivo. Il tutto sulla pelle dei cittadini, dei malati, di chi ha bisogno. Il Comune di San Fermo, però, nel frattempo, ringrazia”.

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8 Commenti

  1. Poveri malati comaschi, costretti a versare 2,5 €/ora al comune di S. Fermo per usufruire di una (pessima) struttura sanitaria pubblica.

  2. Chissa’ cosa c’e’ dietro a questa faccenda, chi ha fatto gli accordi e perche’ si accorgono ora mentre era deciso cosi’ fin dall’ inizio, passare da un ospedale all’ aria aperta immerso nel verde a un bunker da claustrofobia……..spendendo molti piu’ soldi che ristrutturare il vecchio…..

    1. Non ci si accorge ora, lo si sa da un decennio: chi l’ha deciso sono gli stessi che ora siedono in consiglio regionale e che insistono nel voler ammettere di aver fatto una boiata colossale.

      Continuate pure a votarli se proprio ci tenete!

  3. Vergognosi! La destra di Fontana continua nella sua opera di demolizione della sanità pubblica. Ci fa rimpiangere l’ azzurro Formigoni….Vergognosi

  4. In virtù di quale principio giuridico (al netto della volontà convergente di tutti contraenti) si può metter in discussione un accordo legalmente sottoscritto fra le parti?
    Ha a saperlo…..

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